4 LIBRO E MOSCHETTO vive, prima <li fame oggetto di studio; si sente, prima di elaborarla in forme sistematiche, va bene. E chi segna il passo è il Duce. Ma, pure, oltre questo senso immediato, questo ,impulsivo, indistinto senso, che ha guidato le nuove schiere, che ha animato ed anima I 'italiano nuovo, sorge, a tratti, il monito chiarificatore. In fondo tutta la teoria - e cioè la verità espressa in concetti rapidi, universali ·- mira a farsi più precisa e più rapida insieme; acquistando sapor d'imma- - .g.ine e colore vivo. Eccovi ali' enunciazione ultima : libro e moschetto). .Occorre sciuparla ne1 l commento ? · No. Piuttosto occorre med,itarci su, per non trarne · conclusioni iS1bagliate. l11 libro è ria.bilitato, ma nel senso ch,e non deve esser fine a se stesso; la cultura è riammessa nel bagag:lio del nuovo italiano, ma a patto che non Sia arida, non fredda, non cieca. In fondo possiamo qui, a tirar le somme, dar ragione alla pr,ima crociata anticulturale : è servita a spazzare il terreno dailla zavorra inutile, pesante, ingombrante. Ora si ricomincia. Fascisti, italiani: educatevi, istruitevi; nel vostrQ zaino, che sta accanto al moschetto, non dimenticate il libro ; nel vostro combattere, l'ora di sosta dedicatela aHa cuiltura dello spirito I S 'incomincia, oltre le tante battaglie, anche questa per la coltura ? Forse ! E dovrà essere battaglia nazionale. ~ a due condizioni : che · s'evitino e ,1'eccesso pedantesco, professorale, che non ha meta, che è astratto, vuoto, pesante, ingombrante ; e 1'altro eccesso, che consiste nella sup,erficial,ità, nella farragine, nell 'improvvi.sazio,ne, nel pueriJe. Sono due perico,li enormi. L'uno è .sreri,le e porta alla passività, alla frigidità, al puro nulla; 1'altro è confusionario, disgregatore, sviatore di ,idee e di, rea'ltà. I,l giusto è nel mezzo. Lavorare con tSer.ia coscienza, ,che sappia -de1 fine, che senta la re,sponsabilità del compito, che miri al raggiungimento di una meta, di uno scopo, di un ideale - questo occorre e si può. Del resto ciò risponde al1'.esiigenza ,dello spirito italiano, secondo tradizione e secondo la rinnovata educazione fasci sta. Il fascismo è vita conscia di sè, è attività •presente a se stessa, co·nsapevole~za fremente di passi~ne e di volòntà : conciliazione di apparenti irreduoibili contrari: il moto e la riflesS:ione, Ja ,lotta .e Ja ,per.severanza, I~aridire e la sapienza, Jo slancio e la ponderatezza, i,l genio e lo studio, l'azione e il pensiero. A questa stregua va in-- tesa la nuova cultura: vivace, ma senza superficialità, prof onda ,ma senza ingombri inutili ; audace ma senza acrobatism,i, meditata ma senza pedanteria. Insomma libro sì, ma riscaldato dalla canna del mosch.etto, che freme ancora pel colpo sparato; studio sì, ma animato dal soffio de1l 'azione, che non cessa. · · E •questi non son criteri valid,i per il solo fasci sta : ma per gl 'italiani tutti quanti. ·-o non è il f asciismo l'aspetto essenziale della presente storia d'lta.lia? · Perchè, infatti, si è soliti cadere ,in un cu.rioso· equivoco. Si pensa che, da un lato vi sia o v,i d.èbba "bliot ca·Gino Bia co essere la cosiddetta cultu-ra fasci sta in sen,so stret~o - quella che, .puta ca·so, rif ~ la storia d~I,le origini dell'Italia che s,i fa, che teorizza sul fascismo come dottrina ipol•itica, come fonte di edu.cazione morale, come esperimento reli~ioso e_ v~a via !eh~ sarebbe com,e dire qu,ello che s1 fa qui'. 1n quest articolo) :--- ; e <lall'altro una diversa sorte d1 cult,ura : acca,dem1ca, tronfia, paludata d,i nobili ed austeri panni, << serena » e cioè al di sopra di httte le contese, di tutte le ideo- ,logie, di tutte le correnti spiritua,li. Orbene la distinzione è inesatta. Ancorchè il fatto non sia nuovo, non è male riparlarne . Il ,concetto di cultiura è assa,i vasto. In fondo include tutte le manifestazioni dello spirito teor.izzante, e forse anch-e di più. lnolude indirizzi di pensiero e di scienza, di for·me teoriche e prat 1 iche. La storia potrebbe inte~Jetarsi, in molte delle Sllle realizzazioni .. come una derivazione della cultura, che ha reso possibile fatti ed idee. Sotto un certo aspetto lo stesso fascismo potrebbe essere considerato, dal punto di viista d,ella cultura. come ,la -reazione al materialismo storico, ad positivismo ancora dominante in certe sfere d-ella vita intellettuale ital,iana, alla cult,ura straniera, al fatalismo catastrofìr:o caratteristico di certi indiri1zi mentali e via via. Ma ciò in l,inea di pura esemplificazione. Sta di fatto che la cultura è qualche cosa di assai comolesso, che tras~ende, spesso, la stessa sfera intellettuale del suo mondo, per ,irraggiarsi in più vasto mondo. In una parola non esiste, nè può esistere una .cultura separata da-Ila stor,ia ; da.Jla quale è in parte prodotta; ma che essa, soprattutto, serve a produrre, a formare. a in<l,,izzare. La civiltà è. così, jn gran part_e prodott:> della cultura_: e la civiltà di un• epoca e d1 una · n~z1one è esur.essione della cultura di quel1 'epoca e di auella nazione. ~erchè parliamo della nuova battaglia, della nuova croo1ata ? Perchè la cultura è alla base della forrn1~- zione della civiltà fascista e cioè italiana nuova. Per certe battag!-1 e _I' a~a migliore è i,l libro, più che il mosche~to: 11 libro inteso come fecondatore d,i idee suscitato"e di volontà, apportatore di conoscenz; nuove, sublimazione dello spirito. Questa è, grosso "!odo, ~u,ltura_; c'he voglia1;10 attiva, fresca. ringiovanita, a~1le e o!oè fec~ndatr1ce e n,on appassitrice delle nascenti ei:ier~1edel_giovane mondo, che inizia la vita ; cultura, che_ ~ntendiamo nel senso più vasto, improntata allo sp1r1tq cre_atore, _che domina l'età presente, v?lta alla fecon~a~1one d1 altre età, di altri mond,i, d1 al --re generaz1on1. (C·i sarebhe da dire della cultura fascista in senso stretto, •che è una ·P~rticol~rità della più grande cultura=. ,ma, per a~r :11 _patria,_ne facciamo a meno: e specie per questi ult1m1 tempi !) La hattagl_ia ,per l'intelligenza italiana, fascista: ecco uaa crociata, che andrebbe handi.ta. sebb · . , .d . . , ene s1 ~o~sa. g~a c~s1 .erare ~a,nd1ta col d,iscorso di l\t1ussol11n1a1 giovani d1 Perrug.1a. CARLO CURCJO •
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