Vita Nova - anno II - n. 12 - dicembre 1926

8.0LOGNA 7 ' Il Mondaini sostiene che il mandato C è una vera e propria annession~ larvata. Si· dimentica a.· aoatro avviso c~e l'organi~zazione dei territori sotto tutela nc,n è lasciata ad ·arbitrio dello Stato man- · datario ed inoltre che la funzione di questi è sempre attivata dalla Società che non avendo la sovranità sui popoli tutelati non è assolutamente in grado di operare e tanto meno di trasferire alcuna annessione. Vi è ·notevole differenza tra la facoltà concessa al mandatario di estendere le proprie leggi come a parte integrante del proprio territorio e il pote!e di annessione che escluderebbe la eccezione : salvo le garanzie per le popolazioni Indigene Non è esatta quindi la conclusione alla quale arriva il Bilescki il quale dice che in questi mandati è tolta l'indipen ... denza teoretica del territorio di mandato di fronte allo Stato. mandatario. Del resto sembra che lo stesso ·Bilescki più oltre nel suo articolo si contraddica • quàndo dice che è d'importanza il tener presente come massima che il man'datario avendo facoltà di pretese così ampie non acquista di diritto il terri ... torio del mandato come parte del.suo territorio: ciò vuol dire che non diventa sovrano. Anzi per di più si~nifica solo come egli stesso afferma la facoltà d'amministrazione con limite molto allargato che è separata dal supremo potere dello Stato. Altri scrittori tra i quali il Mori hanno ·ritenuto, trattarsi nel mandato C di una forma larvata di colonie. Certo si è che, per le ragioni anzidette, addottando il con~etto prevalente di Colonia questa 'non trova posto là dove non costituisce un:'appendice del Territorio Statale. Ma se, sottilizzando come piace al Mori, si dà alla Colonia la figura giuridica - • , B1bliote • I e / che corrisponde al mandato C non comprendo per ·quale ragione non si del;>ba ritenerla, piuttosto che · una forma larvata di Colonia, una forma chiara e non dubbia di mandato. Molte altre questioni· rimarrebbero da risolvere,· ma il tempo ·non mi consente di procedere oltre, · ·nè io voglio·abusare più a lungo della vostra bontà. Non di meno spero di avere chiarito . nelle linee generali gli scopi e l'essenza dell'importante argomento. l Noi deploriamo· che Francia e lnghilter;a uscite ·vittoriose, per merito nostro,d all'ultimo immane conflitto, si siano impinguate di mandati coloniali, mentre l'Italia che più degli altri Stati vincitori aveva combattuto e sofferto veniva da tal lato veramente maltrattata. Questo fu ·certo uno degli . errori più gravi del Congresso, tanto più perc~è in aperto contrasto con i principi e le direttive che esso aveva posto a base dei suoi lavori..Ma io ho ferma fiducia che l'Jtalia avrà presto un Mandato. . Lo avrà perchè, in merito di chi ci governa, la potenza di oggi è di gran lunga superiore a quella di ieri e s'impone ormai al mondo intero ; lo avrà perchè i torti di un ingiusto passato debbono essere sanati' con adeguata riparazione, lo avrà perchè se dato al vinto non potrà non venire assegnato .prima al vincitore. E noi adempieremo il mandato nobilissimamente, perchè la civiltà è la più adatta ad avviare le genti minori verso lo sviluppo e il benessere morale e civile, perchè l'Italia soltanto possiede in grado sommo quella luce che proviene dal Diritto Romano e aal Cattolicesimo che a guisa di faro gigantesco illumina ai popoli la via della vera giustizia e della civiltà. .,,,,. , ., 'I . .

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