♦ Che un voto unanime degl'interessati non potrebbe che maggiormente incoraggiare l'autorità alla formazione dell'ente. · Dopo che l'assemblea degli. interessati ha e- ·messo il suo voto, e dopo l'adempimento delle altre formai ità (es. parere del Consiglio di Stato, parere- di altri consigli superiori, ecc.) viene stabilito dall'autorità designata dalla legge se il consor- .. zio debba o meno essere costituito. ,, Quest'autorità varia a secondo i casi. Può infatti essere richiesto un decr~to reale, come per la costituzione dei consorzi per opere di bonifica di · la. categoria, un decreto ministeriale, come per la costituzione dei consorzi per opere idrauliche, che • interessano i territori di più province, una delibe- . razione del .consiglio provinciale o comunale, come per la costituzione di consorzi per opere idrauliche che interessano il territorio· di una provincia o di un comune. Le deliberazioni però del consiglio provinciale o comunale dev'essere omologata dal1' autorità prefettizia : ciò che rappresenta la partecipazione dello Stato, a mezzo del proprio organo, ad un atto così importante, quale la creazione di un. ente giuridico pubblico. L'autorità che ordina la costituzione del consorzio decide pure le controversie e le dissidenze insorte, le quali possono riguardare vari oggetti, e cioè le modalità delle opere da eseguire, il territorio al quale si debbono estendere, l'inclusione o l'esclusione di alcuni proprietari, ecc. Il provvedimento emanato su tali controversie ha çarattere di • • • atto amm1n1strahvo. · Gli atti amministrativi di costituzione possono contenere alcune norme fondamentali riguardanti la vita del consorzio. Senonchè la ~atura giuridica speciale dell'ente che noi esaminiamo, e cioè la fusione dell'interesse privato dei consorziati coll'inter_esse pubblico, ha indotto il legislatore a lasciare ali' assemblea degli interessati la facoltà di regolare una gran parte dei rapporti dell'ente, come quelli relativi ai diritti e a~li obblighi degli associati ,rispetto al consorzio, quelli riguardanti la. nomina e la revoca dei rappresentanti e le attribuzioni di . essi, .quelli che concernono il modo con cui si procurano le risorse finanziarie, ecc. A ciò il consorzio può provvedere di volta in volta, mediante manifestazione in forma legittima della sua volontà, ma può anche raccogliere in un 1010 atto l'insieme delle disposizioni, che devono diaciplinarela sua attività futura. Queste norme, / ibl i e ino Bianco , per essere legittime, devono contenersi entro i limiti dei principii giuridici (legge e regolamenti) ed in tal caso vengono ad integrarli, .formando lo statuto del consorzio, che rappresenta appunto la sua legge interna. Il maggiore o minor margine lasciato alle disposizioni statutarie in rapporto a quelle contenute nelle leggi e nei regolamenti · generali, dà la mi- \ sura della estensione del principio di autonomia riconosciuta al consorzio. Ma appunto per la grande importanza, cui lo statuto assurge come complesso di norme che regolano la vita dell'ente, esso deve, di regola, essere formato col concorso degli stessi elementi prescritti per la f ormazio~e del consorzio, e quindi ' con una più o meno diretta partecipazione dello · Stato, come suprerno tutore dell'interesse pubblico. Può pertanto considerarsi come un principio generale quello, secondo il quale ~Ilo Stato spetta il diritto di approvare gli statuti e . di riformare le disposizioni votate dall'assemblea degli interessati. Gli statuti dei consorzi amministrativi hanno punti di contatto con quelli delle società e · delle associazioni private, ma hanno pure notevoli diffe- . renze. Tanto nell'un caso che nell'altro gli statuti sono manifestazione della volontà del gruppo organizzato e costituiscono quelle regole di diritto ·sociale, nelle quali la collettività apparisce come superiore ai suoi membri e come avente il ·diritto di comando su di loro in virtù della ·esistenza stessa del gruppo. Però, mentre nelle società e nelle associazioni private il potere statutario trova in un contratto preesistente la sua radice . ed il suo limite, nelle associazioni di diritto pubblico il potere statutario ha · la sua prima origine ed il suo limite nella legge e nei regolamenti che autorizzano la costituzione dell'ente. Gli statuti sono' la risultante di un atto com-· ple-sso nel quale partecipano, fondendosi, la volontà della maggioranza degli interessati e la volontà statuale, espressa o con un visto o con una omologazione o con una approvazione che s'imme-. desima colla prima, dandole la propria impronta. Siccome le disposizioni statutarie possono considerarsi emanate in virtù di un potere riconosciuto dalla legge, e poichè esse non diventano perfette che per mezzo · di un'azione della volontà dello Stato, ·nulla esclude che possano assurgere alla dignità di norme giuridic"•, Concetto questo .che • I
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