1 ' • , 2 UNIVERSIÌ A'. ·F A$CISTA . . \. • , . - dessimo sulla nostra via, forti e sicuri di questa certezza : che la nostra fede giustifica cli fronte a Dio l'anima nostra e le nostre opere la gi~stificano di fronte alla storia ? . , No ; la propaganda è per noi, la conquista . d'una migliore e pi~ chiara··coscienza di quello che siam~ e vogliamo essere, e vale a dare animo e disèiphna a tutti ·gli, italiani nella loro missione e · responsabilità, a liberarli da un turpe modo di vita che fu insieme intellettualistica e rettorica, utilitaria e ·anarc~ica, a vincere negli avversari queIla resistenza passiva e. maligna che il rancore e l'interesse di molti alimentano .e lo scetticismo _presuntuoso· di altri giustifica. Ed -è necessario che noi li lasciamo parlare questi av_versari. Perchè ci aiutano a migliorare, a _ purificare, a f ortificaré noi stessi, eliminando da noi ,il peticolo del male che in essi vive con visibile ostinato vigore. Quando non ci saranno più, il male sarà fra noi, non apparente, non eloquente, · nè provocante o.dio e disprezzo, e più difficile a vincersi, come è più difficile una vittori~ morale di una vittoria politic~. L'odio per tanta abbiezione e ·per tante vergogne, quante essi ramment~no a noi, facendo noi pronti forti e spietati, do- . vunque risorgano, a combatterle, anche in noi stessi, quest'odio è la migliore difesa e l'alimento del nostro vigore spirituale. I nostri nemici ci costringono senza tregua a farci consapevoli del nostro valore e del nostro dovere, e artefici severi e risoluti dell'opera storica necessaria. Lasciamo 1 · dunque che i nemici ci aiutino a lor modo e rispondiamo alle loro utili querele. « I fascisti sono gli oppressori della libertà e . della civiltà, ·sono disumani e violenti ; e se, all'inizio, . l'ardimento dei giovani si scagliò contro i facinorosi e i ribelli i~ difesa dello Stato, poi l'a.., vidità e la superbia, l'ebrezza del comando e della violenza lo fecero nemico e spregiatore della santità delle leggi ; quel primo impeto generoso. è già crudeltà e prepotenza .incosciente e senza pace. Nessuna idea giustifica il nuovo regime; e null'altro sono le progettate riforme che il sistema difensivo della barbarie vittoriosa e orgogliosa della sua stupida violenza. Ma la violenza nè può difendersi a lungo . dalla violenza, nè può difendersi dallo spirito della civiltà. La resistenza disperata dei fascisti aumenta il danno e anèhe la vergogna: non assicura la vittoria. Non sono essi già condannati dalla coscienza di tutti gli uomini, e fatti stranieri al consorzio civile ? >> ibl·iote'caGino anco Ebbene, noi fascisti siamo persuasi ·che il dottrinario sussiego ·di questi accusatori sia, per . . eccellenza, · la intellettualistica espressione, o ipocrita O inco~sapevole, di una pratica •di vita utilitaria, raffinata ed esperta, espertissima poi nel corrompere e nell'irridere allo spirito ero_ico e allo spirito religioso dell'uomo. · ·La fede ~hiama i credenti al sacrificio, e li fa, nella lotta, valorosi combattenti ed ·estimatori del valore nemico ; e nella storia, se viene l'ora della ·prova suprema, gli uomini forti e buoni muoiono combattepdo o cedono con dignità alla nuova v·ita che trionfa. Ma in questa ultima · lotta civile d'Italia, i vi~citori_ spregiano gli* sconfitti ; e gli sconfitti, avendo ceduto senza combattimento, e senza dignità,· giudicano e condannano i vincitori col sussiego grottesco di. un giudice della storia, o con la protervia della mala femmina che ingiuria per coprire la sua vergogna manifesta. ' .. Perchè avviene. questo ? Perchè gli sconfitti furono i codardi disertori del combattimento che decideva della loro dottrina e della pratica di vita da. essi vissuta ; e come noi spregiammo il loro aqimo, essi interpretano ed esaltano, disperati, la I oro dottrina ; perchè la vigliaccheria sembri civile e umana tolleranza, e la violenza, disumana batbarie. E come avrebber? combattuto questi avversari, se al combattimento li costrinse il vergognoso risultato di quella dottrina e di quella pratica ? La ragione per cui essi si fecero disertori è quella stessa che provocò la lotta. Essi non furono uomini veri, nè pensando, nè operando. La loro dottrina f.u un sistema di formule verbali, e l,a loro opera fu un sistema di gras~e utilità. E se i migliori fra gli avversari giurano ancora su questo sistema, maledicendo alla nostra vita vittoriosa, che più non vi obbedisce ; gli altri, che sono . molti, la espongono questa famosa dottrina, come i pretacci peccatori e ostinati nel peccato, le reliquie dei santi ; la espongono e la ostentano già motta alla loro stessa coscienza, per coprirsi e giustificarsi. E per accu~ar . noi di. eresia o di miscredenza o di barbarie, la chiamano la dottrina perfetta del genere umano, ispiratrice d~lla "rita perfettà. Guardiamoli dunque, bene in viso, i feticci esposti .alle moltitudini per nostra ignominia, senza ridere, e senza bestemmiare, ma per èomprendere. Sono la Libertà, la Maggioranza, la Umanità, e tutti. insieme sono la Civiltà ! Parliamo della libertà.
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