r Stampa italiana. I.n un trafiletto su Critica Fascista d;r 1 ° novembre Giu,seppe Bottai tratta della provenienza al F asctis,mo . e scrive: ' « Parliamoci chiaro. La guestione delle « prov,enienze » è, in verità, ,la questione d' una « .provenienza» ; di quella «provenienza», della cc proveniepza » nazionalista. Onde, si 1ha questo assurdo : dhe mentre tutte, diconsi, tutte, le «provenienze » d.ai punti ,più lontani si confondono ormai, ed è bene, nel1' organizzazione comune, ·si fa eccezione proprio per quella sola che . ' storicamente non puo ne,ppure essere co1n 1 siderata una cc pro1 venienz~ ». Bisogna aveire il coraggio di dir-lo: il N,aziornalismo precede il F as-cismo e i suoi uomini sono venu,ti nella no•stra organizzazione, non già scon,fessando ,e rinnegando una f ed e, ma rico;nfermandola. Se pure fosse logico e .serio sceverare oggi di ,nuovo il Fascismo neH~ sue varie provenienze, .il Nazionailismo non ·potrébbe non essere coinside- . rato del tutto cons1 ustan2.1iato,sia ,per la precursione, sia, e più ancora, perohè esso agì -sempre e agisce come un principio attivo nella grande opera ,in corso .. È pur po1 ssibile dire : questo fasci sta era comunista ; ma è ridicolo dire : ·questo fascista era nazio111aJListpae,rchè sMebbe co•- me a dire : questo fasci sta era fascista pri,ma di esserlo. · « Tentare, oggi, di riportare il contrasto su queste vecchie disltinzioni inservibili, m,entre urgono pro,.. blemi di più organici consolidamen·bi e di profonde trasfor•mazioni, nell Partito e ·nel ·Regime, è assurdo e indegno, ». Abbiamo riportato senza com- . ' . . . menti, p1ero non possiamo es1·merci dal dir,e che se è vero che una pol em,,, ..a ~ulle provenienze è assurda, Biblioteca Ginò Bianco vera altrejttanto non ci pare la identificà2ione asso,luta fra Nazionalismo e Fascismo. *** Il problema d'una scelta diei dirigenti il P.artito se in ogni tempo ha rappresentato una difficoltà, oggi, cadendo .la scelta dall'alto, è assai . ' p1u grave. Il camerata Carmelo Sgroi se lo pone in Critica Fascista ( 1 ° novembre). Egil,i dice : la generazione dei giio,vani è quella da cui noi attendiamo ,in un -prossimo domani i dirigenti. ,Ma essa deve essere educata: quali istituzioni sono capaci di fom1ir.letale educazione ? « Purtroppo po,co i Fasci fanno per le nuov,e gen,elaz:ioni ; poco, la scuola. Eppure la scuola e i Fasci sono le due palestr,e nelle quali i f1uturi fascisti debbono addestrarsi. « I Fasci infatti non sempre sono retti da aini,me~perte al soffio caldo e•d entusiasta della g,ioventù, e spesso si logorano nella meschina a:ttività ·mUillici,palistica,più spesso ancora nella snervante difesa delle posizioni :contro l'assalto dei ritaldatari, eh.e, aiutati da questo o quel manegg,ione della politica provinciale, tentano la scalata a.I pote•re. ·« N,è la scuola, fino a CJhe gli insegnanti non sentiranno la grandezza morale del momentQ storico ·che attraversiamo, fino a che-sopratutto, a capo degli istituti stanno, i vecchi presidi che trascinano pesa:ntemen.ite,con sfiducia c.he muove a .pi.età, aa Joro anima massonica, , tro;p1povistosamente adorna di dist_intivi fiammanti, 1 potrà far di più d1 quel ohe 1 ha fatto in questi u•lti.mi anni, durante i quali ha reso solenne:m1en1tpeiù seri gli studi· e più difficile J 'accesso a,i meno ,degni ». L'articolista si prospetta la possibilità di formazioni scolastiche allo scopo, ma ne iinnega, giustamente, l 'util i1:à. ,Coov,incente .infine ci .pare là dove pro,spetta i,l pericolo c:he la d.esignazione avvenga per opera dei prefetti. Scrive lo Sgroi : « La invadenza dei rappresentanti a,lti e bass1 i del.la burocrazia potrebbe deviare il co!Iso fatale d-el Fascismo. li q:uale, oggi, ha tutto da perdere da codesta invadenza per ,id fatto semplicissimo che la burocrazia attuale, educata e formatasi in altri momenti storici, non può essere considera,ta come parte essenZJiale de,l Regime. La sua fedeltà de-riva ·più da paura C'he da convinzione. Di fronte a funzionari . di a1lto animo e d,i prof on·da fe-de, a1b·biamo il funzionario stanco, sfiduciato, avv,ezzo alla meschina politica de~ compro1 messi. Si parla, ad es. , di certi prefetti C'he, beati loro, vanno scoprendo anime di fascis·ti in ta-li ohe, raschiati appena superficialmente, rivelano tut-ta la ,loro grettezza di acidi politicanti, incapaci di vivere, neanC'h•eper un solo momento, 1 'an,sia del rinnovamento ». Il pro1 hlema rimane in tutta la . sua importanza. *** Su D'Annunzio, ultimamente, F r~,cesco :fìlora ha pubblicato uno s!-~dio attorno il quale si è rivolto I interesse unanime della critica italiana. Augusto Garsia ne parla nel G ioTJlaledi Poli tica e di Letteratura la beLla rivista diretta dal1 'ami~o ~iscottini, elogiando il Fio ..· ra. Riohiarnandosi a1l criterio ind,icatore assunto dal :Flo:ra secondo i1 l quale essendo la lussuria !a ·nota predo,mina-nte in D' Annunzio è n~l~• ana:lisi di questa il principio cr1t1co del1l'opera di lui, scrive: « D:a questo ind,irizzo puramente
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