54 altra volta e1bbi occasione di segnalare. Per certi rispetti più interessante mi ,sembra Aevitema, un dra.n1~a scritto molti anni o,r sono e pu1 bbhcato per Ja .prima volta nel G iornale di politica e di lettera~ura.. Il Garsia rinno,va in esso 1i mito della creazione di Roma perso,nifìcata nella madre di ,Romolo e di Remo nati dal congiungi.mento con U~isse invertendo così l 'orig,ine di- , . vi,na del popolo dom!nato•re 11:1una o,rigine umana. ed. ero1~a che js1 ~r~ .. sta a ,più ampi sv1lupp1 drammatic1. Romolo rispecchia in- sè ~I caratter~ del ,padre, ,I' insta~ca,bi:le eroe 1 d1 ogni avventura e -d1 ogni conoscenza R,emo invece que·llo dolce e ' . mistico delila madre che è troiana di origine peochè figlia d'Enea. N1eMalotta .tra i due fratelli eh-e riaissumo•nole virtù ed i vizi d,i due popoli 1diversi è il dramma ohe si conclude neil fratricidio, battezzando n•el sangue l 'oììigine del.la citta sacra. E sopra al divampare dell 'o,dio e •della lotta giganteggia la r.fìgiura di Demoidoco, il cieco cantore, che neilla propria serena veggenza interpreta l'eternità d-ella po,esia. Il dramma non ,e fo,rse trop,po facilmente sceneggiabil.e per il suo co•mpdesso ,simbolismo che mal si adatterebbe alle inevitabili rifduzioni di una rappresentazione, ma considerato da un punto di vista . ' prettamente estetico e opera orga-- lllica di vasto respiro e di grande . a•rmon1a. Dei protagonisti da figura di Demodoco .ci a,ppare deliineata con particolare amore e suggestione. ALFONSO PUGLIESE: La fascista riforma della burocrazia (Genova, 1926). . Richiamiamo l'attenzione di quanti si ,preocct1pano del problema bu ... rocratico e -soprattutto di quelli che hanno la possibi-Iità di affrontarlo e di risolverlo su questo ahiaro opuscolo di Al,fonso Pugliese che con spirito pratica•mente e sinceramente fascista ci traccia le linee ,di una riforma modellata sulla semplicità Biblioteca Gino Bianco RECENSIONI e sulla sveltezza delle aziende pri .. vate. . . T1ale concetto, che ,peraltro sovverte la pesantezza della .n?stra maochina statale ed u.rta ~l1 inteter-essi f or.midabilri degli a:lti rap.prese-ntanti •burocratici' ci ,sembra corrispondere con _esattezza alle nec~s- .sità ,di una ri,forma che' .sen~1ta ollmai da tutti come problema imprescindibile della vita nazion~le, noo ·è stata peraltro a~cora d,eo1sa- ·mente affrontata proprio per la re .. si.stenza °!PP01sta d~ q'l!anti °:e!l~a burocrazia tro,vano I unica ragione della propria esistenza. Il ,ohe più non deve e~sere nell~ Nazione che vuol rinnovare le f0t11~ della propnia vita ed. accell-erare d · ritmo del ·suo potenziamento. · U. BISCOTTINI ALDO ANDREOLI : A.lmanacco regionale dell'Emilia. Torino, Paravia, J 926. Una delle più geniali innovaziioni portate da1l1la rafoTma fascista nel- !' insegna,menrto el,ementare e nella letteratura delle scuo,le primar,ie è certamente l'almanacco reg.io,nale. Si ,può ,dire che in esso è in nuce tutto lo svi:lruppo pratico della riforma, i,n quanto essa tende apipunto a partire da1 ll 'esperienza de1Ilo scolaro per ch,iarire e f onda1 re in lui tutte Je cognizioni elementari della vita. Stor~•a, Geog,rafia, Nozioni di scienza, Religione, Patria, MO'l'ale, tutto .secondo ,la dottrina del Gen - tile, che ispiiia questa geniaile riforma, d-eb·bono essere ,Ìnsegnate com-e sviluppo dell '1 e$_P,e11ienzastessa del fanciullo, affi111chèrappresentino un effettivo prorfìt,to spirituale, e possano .spi,eg 1 are ,la loro potenza nella formaziione intima de:l cittadino 1di do,mani . , ,Ma attuare questa innovazifJlne . non è facile. Prima di tutto c1i vuol"" le un,.an,ima -elevata, un nobilissimo, sentire di patiriotta e d 'uo,mo, po,i o,ccorre una dottrina ·pro,fonda e vasta, .insieme con la delicata intui ... z,io,nedel'lo spirito d'un ragazzo de1lle nostre scuole elementar,i. · Non esito a di,r,e che l' intuito dcli' in1po1tanza d,i questa novità della rifoirma I 'ho avu!o chiar!ssimo soil<tantovedendone 1n atto l ~pp1lica21ione, nell'Almanacco Regionale d,ell' Emilia, del p 1 rof. Aldo Andreoili, che fa parte d una c~!lezione diiietta dal prof·. Almag_1a ~ che è edito dal Paravi~. T u~1 gi1 aspettii della vita, quegl_1~spetti che n•el,l 'ins~gnamento 9u?t1? 1 1a·no orale e nei I,i,bri sono d1-st1nt1per mater.ie, e certo a,nch,e .così ·hanno la loro efficacia educativa a loro modo, qui sono . riuniti nella serena vi,sione d-el.I.avita concreta della re- , giooe ,in 1 cu,i vive il ragazzo. Nei,la regione, l'autore, ,ha saputo vede~e, com ,I' anima raffinata del d~tto e attraverso l 'inge:nua e fresca visuale d'un f.anci,ullo, tutto ciò che di ~otevole e idi fondamentale ha la vita d,ella grand,e Patria. In mo,do, che nelle immediate circostanze d-el,la sua •esperienza; e ne!l 'am~ito_ dell~ sue ,passeggiate, d~1 s1:101 g1 1u_ooh1 e d1 el1le •sue mernor;1e, 1I fanc1u·IJ0 sente vibrare la vita più vasta di tutte .le R,egio,ni sorelle e ne concepisc-e la vasta realtà. L 'Andreo,li si è isp,irato soprattutto a,Ue proprie più delicate memorie infa1 ntili · si è riportato a que1 l suo tempo lont'ano quando I• anima, ero1ica ne1 lla sua fragilità, aveva · avuto il coraggio d 'aff.ermare con-· tro la trita sentenza comune, che vali di p,iù « un ,dottore morto che un asino vivo >> •. Questa ispirazione calda e co,stante, semplice e omogenea, forma il preziosissimo elemento lirico del libro, l'elemento vital.e, ohe n,e co,stitui sce l 'efficacia, da:l ;pu1 nto di vista educat,ivo, e i1 pr•eg:io, dal punto di vista letterario. Attraverso la memoria viva della propria sensibilità ,infantile, l'autore ha riveduto la cara Regio ne dov'.è nato, e ha illuminato in se stesso, fanciullo, tutto ciò c'he la p•ropria esperienza di uomo e di dotto poteva chiarire nel campo di gudla sua antica ingenuità pensosa. Ci sono ,ce\rti capitoli, come «.La mostra dei pentolini rotti » · iJ Civico Museo di Bologna, in cui ! 'ar•• te detJ.l'Autore riesce a vincel'e in mo1 do insupera.b1ile la difficoltà enorme di riportare ali' i,mpressione del ragazzo un materia,le che se•mbrerebbe i.I più lontano da.Ua sua espe•
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