• LA POLEMICA NEL FASCISMO Chi crede nel,le ragioni ·profonde di vitalità ohe il Fascismo possiede, ha tenuto in un conto assai relativo il cosidd,etto beghismo perchè è troppo evidente che chi vuol ,portare neLla vita dei Fasci una mentalità c1 he è in c~ntrasto con lo spi1 rito della dott•rina fascista può se 1 mai ritardare l' assolvimento di m compito che ovunque il partito cerca di assolvere, giammai logor,are un organismo così vasto il cui avvenire non dipende cert•o 1 dal Fascio •di Peretol.a o d,al segretario politico di Scaricala-- sino. ,Ma bene han fatto prima il Duce - che t·utti precede in ogni gesto e in 01gniintuizione - e poi la direzione del partito a stroncare codesto beghismo in un ·momento in cui ·esso assumeva forme morbose e poteva ,compromettere giovani valorosi che forse potranno- essere .utili al Fascismo in altri momenti. Con l'abolizione ,del sistema e1 lezionistico per i,l conferimento ,delle cariche, codesta minaccia ·non si vede co1 me possa sorgere ; a meno che gli -spiriti tu~bolenti, avvezzi a dar fastidio sempre, non ricorrano a nuovi e ,addirittura impensati mezzi per fa·r pesare la loro anima gretta di attacca·brighe sulla vita dei Fasci. Ad ogni modo oggi è stata restituita ,la quiete alle sezioni che possono ormai, ove lo sappiano, proporsi mete lontane e luminose, a raggiu•nge·re_.lequali nulla manca; e chi conosce quanto in·utile sciupìo di energie si è spesso fatto per la conquista di una carica, specie ne'lle provincie periferiche, molto lontane dal controllo cent-rale, ,non ,può non .ralilegrarsi di quest'arresto ,brusco, anche per,ohè forse, o·gg;i, era l'unico mezzo per richia,mare i recalcitranti a 1 un più vigile senso del limite e delle proprie ·responsabilità. Il b-eghismo non era altro che la degenerazione più .morbosa di quella lotta che s' ann~1dain ogni organismo : lotta di principi e di opposti metodi. Si dirà, c•he, data Ja natura eminentemente antidemocr.atica de,l .f asci,smo, •non è concepibile diversità di mezzi e di visioni là dove lo scopo d,a raggiungere da tutti è chiaramente determinato, e non è lecito a chicchessia atteggiarsi a riformatore. Si dirà ancora che il ·Fascismo è 1•u·nico partito politico che ha resistito potentemente alle cosid1 dette Bib i ca tendenze ·di destra e di sinistr.a, dalle qua·li non poterono li,ber.arsipartiti antichi e recenti, ,non solo perchè a capo c'è un moderatore geniale qual è il Duce, ma ,anche perchè, data ,la ,dottrina, non son concepibili tendenz.re anitagonistiche che presuppongono sia il disfacimento i,nterno d,el partito con conseguente tentativo di rabberciamenti, sia lo smarri- • mento di quei prin,cip1che stanno al centro di ogni concezione politica, la quale, nel suo lento rea1 lizzar5i non può avere che 1Unsolo modo di realizzarsi, pena la ·mo·rte. •Ma queste due osservazioni per quanto logiche, non sono così ,proiofnde da ,disarmare coloro che credono santa la lotta ,delle idee e ,perfettamente natu·rale la scissione intima e spirituale dell 'organismo in due termini che debbono creare quella sin- , tesi ,perenne che deve assicurare la vitta al partito. Il primo a sentire la ,lotta nel suo spirito è il Duce, ,che vien superandosi quotidian.amente e dà magnifico esempio a. tutti della perenne creazione della ~ua personalità e del suo pensiero. I super- .ficiali o gli astiosi che si fermano alla esteriorità scorgono contraddizioni ed atteggiamenti antitetici, l'uno con l'altro ; costoro non pon,gono m~nte alla f orm,a i,ntim.ame·ntedialettica deltla personalità dei Duce. Ogni dominatore, appunto ,perchè crea lui solo la realtà politica a cui gli altri dànno la ma-· teria più o meno dispost,a, se vuol mostrar~ i segni del suo ingeg.no creatore non 1 può preoccu·pa1 rsi di coteste stolte accuse. Guardata a distanza, l'opera di lui, si ,rivela· come u·n perenn~ supera·mento di se stessa, cioè come svolgimento di quei germi nuovi e ,cont•r,additto.ric:he sono ,proprio quelli che still!olano il pro·g·resso. Nessun pregi1 udiz,io quindi contro ,la polemica interna del partito. La :polemioa non è beghis·mo, il qua·le ha la pr1etesa di collocare la persona fisica al ,disopra delle idee e di coJLlaborare alla vita del ·partito non con un contributo ideologico ma co·n questo o quelil'i,ndividuo che quasi semp1 re non •rap-- presentano nulla, sca,m,biando ,dunque· ciò che è eterno e necessario con ciò che è contingente e .tr.anseunte. La polemica è la perenne ragio·ne della .. •
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