Vita Nova - anno II - n. 11 - novembre 1926

• SOCIALISMO E RIPRESA RIVOLUZIONARIA Tornare al ,passato almeno con .I~ sguardo della mente siigniifìca,prendere lo slancio per l'avvenire. La storia in sè stessa è statica, fossi'le. M.a -riferita al .presente dà esperienze e ammaestramenti. lo pensavo, legg-endo rin questi giorni una acuta e diligente Storia critica del movimento socialista italiano, dovuta a 1 Roberto .Michels, alla ingloriosa fine dei partiti socialisti nostm, che perduta la ,loro funzione ,rivoluziona•rnaa furia di rima·ndare la rivoluzione, e passati al r.uo1lodi cosacchi de1 riformi1s·mo·borghese, ~n caduti pesantemente a terra, perdendo forze, moviimento, organizzazione, e irinunciando ,persino allia rappresentanza classista, assunta in ,campo ·nazionale dal sindacalismo fascista. Era nato ,m~1rtoil socialismo, o era im•possibile in clima ·politico e sociale italiano una sua qu•alsiasi vitalità? •L.acrisi socialista fu 1 lunga. Chi doveva distruggere il partito rosso, ,per conservarne e · realizzarne alcune capitali posizionisto·riche,Benito Mussolini, invano cercò nel Congresso antidemo- · cratico e a·nticiformista del '12 a Reggio E,miliia, e .in quello antim,assonico del '14 .ad Ancona di galvanizzare il gig.ante già pletmico di mi'lioni •di tessere, ma senza fed,e, senza u·n solo istinto di audacia. La settimana ,rossa seppellì il mito de.Il' insurrezione classista. li 1919 si in,caricò insieme di liquiclar,e l'esperimento di col labor.azione socialistoide, e il fìloanarchismo dei comunisti. l'l Fascismo mise i suggelli al partito, ,e dichiarò il suo fallimento. ·Oggi socialis·mo non ce n'è più, fuor che nei sogni di cinquanta borgh.esi spo1 destati dalla Cam,era o dai Ministeci, e incapaci com•e stile di rivolta .a concepii-,e altra cosa fuor che le r.eminiscenze confed,er.ali. *** Il dramma del socialismo è ·paradossalmente un dramma di .... nazionalismo. Dovunque, in Germania col 1Marx, ,con .I 'Eng,els, ed anch1e co'1 Las- . salle; in ·Russia col ni1 hilismo teorico o terrorista, alimentato da tutta una lett,eratura semi-ascetica ; in Fr·ancia con glii uomini .della Comune, e col Prou,dhon ; in lnghilterl'a con le varie tendenze auBi lioteca Gino B•ianc toctone fino ali' i1 deologia 'fa·bianista, il socialismo potè svilupparsi con criteri naz,ionali, rigidamente aderenti, cioè, alle con,dizioni, al temperam1ento, .al,la psicologia del ,paese. In ltali 1a, dove tocca al russo Michele 18akunin di organizzare le prime sezioni della primitiva Internazionale di Lo.ndra, si importa di colpo per una lotlta ch,e ,può tra~forma re il r,egime di tutto un ,po.polo il vocabolario e la di~ rezione ,di politici ed agitatori stranieri. Straniera la propa·gan,da, come i capi e i 1m•etodi. Il ,primo ~ocialismo fu rachitii~·o. Ra.ppresentò tuttavia nell '.asfìissiante campo, recinto ·dalle alte mur,a della ,mon.arch•iapa~rlamentare, nell'Italia cioè piccola, inetta e in.utile che Oriani solo ha saputo ritr.arre n,ella sua tronfia esistenza pacchiana e pacifì·oa di borghese risalita, un tentativo i,deale di rinnovamento e di rivoluzione. Ebbe le sue ,possibilità di sviluppo nell' ad,esione d,ei ceti più perm,eati di cultura e di istintivo sentimentalismo; della m•e-- dia ,borghesia, degli impieghi, ,delle scuole, della li,bera professione, uscita già dalla sua prima im1presaunitaria : dal Risorgimento •nazion,ale. L'idolo di questa borghesia patriota, Giuseppe Gari1baldi, si scopre al sole dell'avvenire, e fa del socialismo non fazioso, e n,emmeno classista, non sovversivo. ma umanitario, lattemiele, ,pietista, e quasi :patriottardo. 1La stes'Sa reazione governativ•a non è viol,enta. Si .fìnisoe .col considerare il socialismo come un diversivo politico nel quale in effetti possono s·montarsi .alcune sopravvalutazioni sociali, e i ,più stridenti conttrasti ,di cla~se. p' al tronde, i • · capi soci1alisti non facev,ano paura. C'era Cafìero, bella figura di g1 entiluo·mo stuidioso e di ex diplomatico, infatuato per la novità del mito socialista, particolarment,e ricco d'interesse per le sue ossetvazioni : al socialismo consacrò la sua i,ntera f ortun·a, m,antenendone in Italia l 'org,anizzazione almeno nei primi anni. E c'era Andrea Costa, classico rtipo di .demagogo ,enfatico e r,etorich•~ggiante, uscito di .balzo da u•n sonetto carmagnole~co di · · Card·ucci, del q,uale fu discepolo amato. C'erano, .poi, ·con qu,esti e -con gli altri :borg,hesi, molti stranieri calaiti in Italia a far professione di rivo·lu- .. l

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