Vita Nova - anno II - n. 11 - novembre 1926

• PERICOLI DELLA SCUOLA. ITALIANA ,,. Una rispostS: alla " Civiltà Cattolica ,, È curioso a leggersi il comm,ento lungo che negli _ultimi quaderni del periodico gesuitico si è pu1bblicato intorno ai nuovi program·mi delle souole medie. Documento dei giravi pericoli eh-e la scuola e la cultura italiana correr,ebbero se si continuasse a indulgere a certi criteri di arrendevolezza, che reentemente piacque .adottale verso questi zelatori di una artificiale e impossibile ttasf orm,azione reìigiosa della souola italiana. C·hi scrirve non è sospetto ·di pregiudizi antireligiosi, e ,può vantarsi di ,aver fatto qualche cosa per la restaiurazione ,del sentimento religioso e in parti-- colare .d,ell~1insegn,am,entode'l catechismo in Italia. Egli però aveva un concetto ben determinato, che giustificava quel che era ·da fare •e fu fatto:. ma ne d,efiniv,a ,pure i ,limiti; e liasciava alla scuola, nei gradi superiori, la li,b,ertà di respiro che le è assolutamente indispensabile. Qu 1esto concetto, pur i troppo, non s'è tenuto fermo ; e basta leggere qu1esto scritto ,della Civiltà Cattolica per ved,ere per qu1 al,e china pericolosa ci si vorrebbe spingere. Laddove ,bisogna, nell'interesse ,dell,a scuola e nel]~iinteresse d,ello Stato - che son ,poi tutt' ooo, - f ermarsi riso•lutamente ed energica·men.te su questa via, e chiu,d,ere gli orecchi a certe lodi ,e a certe lusinghe, e ricordarsi bene che se si continua a procedere innanzi al'la spensier,ata verrà 1prima o poi una reaZlione, che farà ·perdere ,a un tratto quello c·he s'è guadagnato in ·decenni e deoenni di aspre fatiche e di lotte contro le vecchie ideolo·gie. Le qua,li per altro non sono spente, b,encihè giacciano ora celate sotto le ,ceneri che noi calpestiamo. _ E questo sia detto ag,li stessi cattolici ragionevoli e ;discreti. Tra i quali mi rinicresce di non poter annover,a;re .Io scrittore della Civiltà Cattolica, che pur riconoscendo i meriti della così detta r:iforma Gentile, si sente in obbligo di affermare ad alta voce e con grande solenni,tà che essa « h.a nondimeno 1 introdotto, con ,i nuovi ,progra·mmi, un pericolosissimo focolare di confusione .n,elle idee ed ha a•pe.rtetante vie ali 'errore e alla miscredenza qua,nti Biblioteca Gino Bianco sono gli autori erronei e antireligiosi o anticattolici, p,roposti dai programmi da legg,ere e studiar,e nel loro t•esto proprio ». E gli .pare debito strettissimo di coscienza que'llo 1 di << ,ad,ditare a tutti i :padTi di f1amigl,i,a,e a tutti i cattolici ,i •n 1 uovi ·programmi, segnatamente quellii di ,filosoifiae pedagogia, co,me il più insi1dioso nemico e il più grave pericolo alla fede ,ed ai costumi della ,gioventù » (qua,d. 17 luglio 1926, p. 125). Giudizio al q.uale non c'è nul,la da opporre qu.an,do si legg,e nell,a Civiltà Cattolica ; giacchè ognun s,a il sig•nifi,oato che gli scrittori di essa attri1 buiscono alla parola « costumi », e come realmente .per gli scrittori ,della m,edesima sia una insidia, .anzi tutto un sistema d' insi1 die ogni libro che, secon1 do loro, si deve giudicare senza legger,e : giudicare per quel che se n,e sente dire da alt•ri, senzia cedere alla t•entazione ,di v,edere coi propri occhi in ,che modo qu,el c1 he se ne dice rispon,da a veri.tà. Quantunque si ,possa ,pur chied,ere se questo scrittore ohe lascia cor·rere .parole così severe, abbia u·n'i,dea di quel che fosse nel1 le postre scuo,le 1 ·iinsegna·mento del'la filosoifia e della pedagogia prima d,elLa insidiosa riforma ; e dei li.b1ridi te5to che si mettevano nelle mani dei giovani ; degli spropositi che .si vendevano a 1minutoe si diffondev.ano nei cervel1li; della deva•stazione che con quel sist,ema si faceva non pur d,ell,e m~ti, ·ma degli animi, sotto pretesto di un.a p·seudofilosofia che er,a la quintessenz~ ·de.Il' indifferentismo, ,dello scetticismo, del materialis·mo e della rpiù mortiifi1oantee intollera.bile p,edanteria. E se noo è ,possibile che lo stesso scrittorie·gesuita ignori o a1bbia dimenticato· questo passato -recentissi1 mo, sarà pur ·lecito doman,dargli se cr,ede su'l seriio e .s,e sente di poter,e con c·ristiana coscienza asserire, •che la su,dd,etta rifor,ma ,abbia introdotto q 1uel tal fo:eoliare e aperte tutte quelle vie c1 he egli ,dice, a.Il',errore. ,Del resto, tutto ciò ngu.ar-derà il m,etodo e la probi1tà po.lem1 ica dei ,padri gesuiti ; ma non interessa gran che quanti si preoccupano dell'educazione dello spirito u,mano e ,dei buon.i stu1di, ancor ..

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