I A BENITO MUSSOLINI Siamo ancora sotto I' impressione dell' atroce attentato alla vita del nostro Duce, avvenuto nella nostra Bologna, che noi ci eravamo abituati a considerare il propugnacolo sicuro del Fascismo. La bella, la gloriosa, la fascistissima Bologna che aveva accol,.., • to con un entusiasmo irrefrenabile e con un tripudio di gioia e di canto il grande nostro Condottiero, orgoglio della nostra razza possente, si è ad un tratto, per opera d'un • • • tristo giovinetto, raumiliata, ed ha sentito il suo viso sfiorato dall' ala tristissima e dal ghigno beffardo della turpe genia che irride al nostro amore ed è intenta a dilacerare il corpo augusto della nazione. Duce, o Duce, il . nostro dolore è immenso, e nessuna tua parola ·generosa, confortatrice varrà a lenirlo. Perchè noi nel gesto insensato d'uno sciagurato che cercò insidiare alla tua vita così sacra ali' Italia, abbiamo scorto Biblioteca Gino Bianco 4 tutte le nostre debolezze e i nostri errori; noi abbiamo sentito in esso che l'amore che ci ha spinto verso di Te e che è così ardente e così fremente, non ha ancora raggiunto le altezze, di cui Tu sei
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