' • . . ' - i .. • -, BOt<DGNÀ 35 - . . . pizio e di tutt~.. Si esce dal ~are delle Indie per andare nella Cina, c'è una strozzatura, uno st.retto. A Malacca· si sono insediati prima, Portoghesi poi · Olandesi; gli inglesi sono venuti dopo e si sono insediati in un punto · ·solo, a Singapore. C 'e~a ·iJ· possesso olandese ma bastò la presenza in2lese perchè · esso si svalutasse da sè. Gli Olandesi sono abili ma • I , non è bastato, quel punto per l'Inghilterra è diventato la ·chiave come Gibilte~ra per il MediterraneÒ, e- oggi anche sta diventando una stazione navale di questo come Gibilterra, come Malta, una stazione navale come nessun'altra potenza ha in questi mari. Andiamo più in l~. Non vi sono possessi inglesi lungo le coste cinesi ma soltanto . delle pi~cole stazioni. Non ha il piede su-questo continente, in questo enorme alveare di uomini, ma essa si è impiantata in un isolotto -minuscolo a Hong-Kong. A due passi c'era la colonia portoghese arrivata in Cina due secoli fa; questa era la chia~e dell~ Cina meridionale ma è veµuta l'Inghilterra e si è insediata due passi a Macao e questa non conta più nulla: Tutta l' attività economica è concentrata a Hong-Kong, in questo· · territorio straordinariamente fertile, attivo e popolato. Questi sono dunque veri scali commerciali,- punt_i: strategici che formano una collana attraverso a tutti i mari; altrove per esempio, al canale americano e ·, dovunque possa sorgere una questione ha i suoi pu~ti di appoggio: punti sperduti attraverso i mari ina sempre in condizioni tali che rappresentano la· chiave di punti strategici o commerciali di prim'ordine. Poi vi sono ~e colonie di sfruttamento, che potrebbero servire, come non è possibile fare nelle piccole stazioni, .per concentrare gr~ndi masse di . popolazione. In quante di queste colonie africane, asiatiche ecc., in mezzo ai paesi tropicali, vi sarebbe posto per grandi masse di uomini, ma il clima non è favorevole, sono e rimangono colonie di sfruttamento puro ~ semplice. Ce ne sono tante nei tre continenti, nell'India, nell'Africa del sud, in America fino al Pacifico in cui vi sono popolazioni indigen~ e si sono contentati di sfruttare il territorio.; sono colonie· , di sfruttamento. ma anche queste contano per le derrate, per. i prodotti; per le materie prime che forniscono alla madre patria. _ Sommando tutte insieme queste dominazioni diverse, calcolando l'immensità di tutti questi teriitori, la c;iviltà altissima di certe parti che compensa l'in- . civiltà di _certe altre, ne viene fuori un quadro ·di · · doQUnazione colossale .politica ed economica. Pensiamo alle materieprime di cui l'Inghilterra _è_ padrona Biblioteca Gi di cui ha il monopolio. Abbiamo visto gli Stati · Uniti i quali sono i padroni dei più grandi tesor-i minerari del mondo, ma l'Inghilterra è I~ prima nella produzione dell'oro nel sud Africa, pei diamanti lo stesso, ed è prima o quasi pel ferro e nel carbone ; tutti quanti ·viviamo del ·carbone. inglese e se oggi vi è una grande crisi che ne paralizza in parte lo sfr~ttamento, si tratta di una crisi dell'ora che nulla loglie alla sua qualità di produttrice: sovrana del carbon fossile al quale attingono una folla di stati. Per lo stagno pure essa è padrona dei · più grandi giacimenti ; per· il petrolio dove non arrivano , gli Stati Uniti fornisce l'-lnghilterra. In tutti i punti dell'Europa, dell'Asia dell'Americà abbiamo·$emp~e · le ·solite compagnie inglesi e americane, i fratelli cugini in concorrenza; dappertutto si incontrano questi due ·concorrenti padroni d~ due sostanze che sono la -molla, lo sviluppo economie~ del ··mòndò nel campo -minerario.. Per il cotone l'Inghilterra non ha il primo· posto, chè lo cede agli Stati Uniti, ma l'India è la seconda produttrice del mondo. Il cau~ciù fin da prima della guerra era fornito dal Brasile che lo aveva nelle foreste tropicali, ma oggi il 90 °/ 0 è dato dalle colonie inglesi_: durante la guerra l'Inghilterra fece delle piantagioni artificiali in casa propria nella penisola di Malacca, e oggi il Brasile non vende più caucciù, ed è una materia prima anche questa che costituisce ·un gran dominio economico. Mettendo .insieme tutti ques~i fatti, si ha un•~rganizza~ione economica che è data dall'enorme possesso dell'India, dell 'Au itralia per il ·mercato della lana, del sud Africa e aegli altri domini: e ne viene ·fuori un quadro che ha potuto far dire che l'Inghilterra, quest'impero inglese dà rassetto a tutto quanto il pianeta, ed è un enorme po~enza di sfruttamento .. Questo è anche vero fino a un certo punto perchè col suo commercio domina tutte le terre, tutti i mari, ha la padronanza delle linee di navigazione,. dei cavi · sottomarini e in una forma straordinariamente variata il dominio di tutti i paesi. Ma bisogna anche pensare al dominio di civiltà che questo governo rappresenta. Che cosa sono queste civiltà nuove del Canadà, dell'Australia, del sud Africa, della Nuova Zelanda, che possono stare alla pari con quelle dei paesi europei ? Questo grandioso spettacolo della diffusione di civiltà innovatrice su tutti i continenti lo ha compiuto il governo britannico: Nelle colonie tropicali la ferrovia che attraverserà domani l'intero continente africano, in Egitto lo sbarramento di Assuan che ha regolato il corso I . . I \ . 1 • ,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==