Vita Nova - anno II - n. 11 - novembre 1926

' I . t r t • ~ ' I UNIVERSITÀ_FASCIS;TA ""· I rappresentanza indiana nelle pi:incipali assemblee . devono fondersi, ciò può avvenire tutt'al più _con 'del paese ; inso~ma un- principio di partecipa- altri elementi bianchi di fuori, 1 con gente di colore zione ·degli· indiani al goyer~o c'era. Da questo o con sangue misto no; l'elemento bianco dunqÙe principio che cosa si sviluppa? . ·si va incontro ·. da una parte, l'elemento indiano dall'altra. Nelle a ·un sistema di governo che possa collsiderarsi .' istituzioni locali da due secoli si vede questo_ fatto, autonomo O a continuare a· vivere sotto tutela? gli inglesi accanto agli indiani ma s.enz'ombra di · Quando si potrà .arrivare ad essere considerati . l , fusione ; qualunque grande città ha la sua porzione di indigeni e la sua porziane di inglesi. G)i· iii- . degni ~di governarsi da sè ?. 1 Questo, nòn è ùn programma · di rivoltosi, glesi si sono fabbricati dei · magnifici quartieri movorfebbe per l~ men9 arrivare a costit~ire ·una co- . derni, altrettanto hanno fatto da secoli e fanno oggi · lonia che si regga da se sotto lo stesso governo e supremo padrone, l'Inghilterra, come colonia so- ) . rella non ostante i principi morali e la religio_ne diversa. Ma il programma ·però va più in là. Noi voglianio quest'accordo coii l'Inghilterra, -poi, se _la costituzione in. Dominion sotto il supremo regno dell 'I~gp~lterra si rivelerà pr~ticamente insufficiente, allora passeremo all'indipendenza completa. Quindi , . . dOmani questò programma d'a.~tononiia. e d'accordo.· •ch'è dei più moderati., _può essere anch'es~o un . . prograJDm~·di ribellion_e.,La · situazi~ne oggi è in • • • questi term1n1 , . -< , • e•~ una propaganda di liberazione . definitiva cominciata co~ la predicazione della n~n co~pe- .razione : non ribellarsi ma tenersi in disparte dagli . . · inglesi. Da parte loro· consumino i loro prodotti, . I I essi dicono, noi consumiamo i nostri. Non vogliam~ .: dare più uil soldo per c_otone, per stoffe, per ve- " stiti veriuti' d'Europa, ·adoperiamo quello che è prodotto nelle fabbriche nostre, serviamoci ·della . ' . . roba nostra. ·.Questo è un boic~ttaggio facile da . . attuare. E per gli altri prodotti che non abbiamo · non li coniperiamo dall'Inghilterra m~ dalle ·altre nazioni, il nostro denaro lo spendiamo a ·vantaggio delle industrie nostre e degli altri paesi ma non a I , vantaggio dell '-Inghilterra. . Però violenza non· si deve fare ma bisogna a1rivare ·a questo distacco·. · . · · Ora questo è µn processo che può poritare più o·meno lentamente ~ un distacco, ed è in ogni modo ·difficile oggi fare delle_ previsioni per il futuro. Gli 'inglesi continuano a vivere in questo paese sen~'ombra di fusione coi suoi-abitanti ; se devono in · una colonia formare amalgama, se · no. ne gli indiani con •non minor ricchezza : case, yillini ., principeschi con parchi e splendide ville, circoli sportivi sop~a tutt9 in numero enorme, arredamenti sfarzosissimi, automobili ; ma si vede sempre qual'è . nettamente separata e distinta la città inglese, perchè . non è possibile confondere l'una coll'altr~. La situa- ' zione rimane quindi in queati termini. Si aggiunge poi qualche cosa che ha riflesso . . . anche fuori dell'India. Gli indiani, malgrado la carestia, si sono moltiplicati · tanto che se in certe parti la popolazione è rada in altre invece è eccessivamente numerosa e quindi deve emigrare .. I , i 1 Naturalmente gli · ind~an~si sono diretti fra altro in ·quelle colo1.1ieinglesi dove potevano trovare un çlima simile a quello· della loro patria e molti di essi, anche per l'attrattiva delle miniere,- sono emigrati nel Sud Africa. I sud africani però hannQ fermato l'immigrazione : noi non vogliamo questi elenrenti che si moltiplicano come la gramigna . e fanno ribassare le mercedi ai nostri operai. Gli indiani .dal canto ·loro rispondono : noi durant'e la guerra era~amo fratelli. vostri, abbiamo concorso 1 alla vittoria, voi ci ritenete degni fino a un certo punto di governarci da noi, di avere i nostri rappresentanti nel governo indian~ ; ci considerate cit~ tadini britannici, e allora perchè non possiamo emigrare nelle colonie britanniche? Noi di Bombay e di Calcutta abbiamo diritto come voi ·e come . qualunque altro cittadino di .Londra. Siamo cittadini dell'impero britannico e quindi voi fate una violazione al diritto f o·ndamentale che hanno tutti quanti i cittadini dell'impero. Così la questione· è· . ' agitata non solo ·nelle Indie ma anche fuori e mol-

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