Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

• 62 DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO -------------- Caduto l'Impero~•· : L'lmp,eratore Claudio, costrusse il Porto di Ostia; sta,bilì una specie di premio di assicurazione per ,i mercanti di ,grano e concesse agevolazioni agli armatori.· · Durante i,l regno di Flavio Vespasiano una flotta romana avrebbe fatto .il periplo dell' lnghi·lterra. Traiano costruì il Porto di Ciwtavecohia e migliorò quello di Ancona. Durante un viaggio si spinse attraverso il Mar Ro,sso ,sino ali' Oceano Indiano. Settimio Seve!l"o vinse una grande ibattagl.ia navale contro i Bizantini. C-laud~o Il sconfisse in mare .i Goti che erano dal Mar d'Azof scesi ne:ll'Egeo. Con la caduta deH 'Impero ogni . . ' . . att1v1ta mairunara s1 spegne. Non è qui il caso di scendere a dettagli .sulle qualità e tipi della niarina romana. Coiloro che vogliono sapere notizie sul tonnellaggio, sulla durata dei viaggi ; sulle compagnie d,i navigazione ; sul mo1 do di olY-ientamento; sulla qualità e quantità d,ei traffici in navi e passeggeri ecc. hanno facile modo di app.agare la 1 loro curuosità. È certo che ~orna si nutriva in gran parte con quanto 1e veniva d'oltre mare. Ma' quanti aibitant,i faceva Roma ' ibli teca Gino Bi neo ali' eipo•cadell' ln1pero ? _I pa,re~ varia.no: sì va da un m1n1mo d1 560 mila abitanti, s,econdo Lamalle, ad un massimo di 4 milrioni iSecomdo Li,psins. P-er determinarla ,i crit~ri sono diversi. Chi fa il caloolo ~'Il base al cOlllsumodel gra1I10; chi in base al numero delle case; chi ali' area della città. lo penso c1 he prendendo a base an~e ·l~ capacit~ .degli acquedotti e I ampiezza d~1 circhi, !b,isogna a1 I.meno quadruplicare ·la cifra minim,a di Lamalle. Sono, poirtato ad accettare la cifr~ ·massima del Lip,s,ius quando si parli dell'agglomerazione urbana di Ro,.. ma: la sola Ostia contava 80.000 a1 bitanti. Comunque Roma fu 1il centro mbano più popolato del mo1ndoantico. Al,essandria no,n arrivò mai ail mezzo mi'lione di anime ,ed Antioohia toccò l,e 200 mila. N,ei primi tempi, .iprodotti dell ~Etruria e della Ca-m:paniÌa bastarono a.Ila Capitale ma ,poi, fu col commercio mairitt,imo che .Roma provvide ai suoi rifom,imenti. P;rima Pozzuoli poi Ostia. Da Ostia le navi .risalivano il Tevere fino. alla città, dove v,enivaino scaricate sulla riva sinistra fra il Pa·latino e I' Ave1I1tino. Il co1 nsumo dei cer-eali era grande, specie dopo che Caio Gracco aveva introdotto le « frumeintatioille-sn come ,ahi dicesse il p.rezzo po!litico del pane per 300 ~ilà nullatenenti, che Giulio c:e.. sare ridusse a 150 mila e che successivamente d.iventati 200 m1i 1 la ebbero una certa quantità di grano gratuitamente del tutto. È i1 I caso di ripetere per I ',ennesima volta « nihil su'b sol,e, novi ». Riassumendo, la storia ma11ittima d,i Roma antioa .può dividersi in tre epoche : la prima nella quale Roma subisce la talassocrazia altrui, siracusana, gr,eca, etrusca, cartag.in,ese. La seconda nel~-a quale lotta e ~-annulla 1a superstite supremazia cartaginese ; la terzJa va da1 l 147 a. C. a tre secoli dopo Cristo, .. durante la quale Ro,ma ebbe al dominio ,i 1 ncontrastato del Mediterraneo. S.i può dunque aff ennaire dl.e Roma fu pot·ente anche sul mare e che questa potenza fu i·l risultato di I unghi sacrifici, di una i.ncrollabiile tenacia, di una tetragona .vo-· lontà. Queste virtù valevano .ieri, varranno domani e sempre. GIUSEPPE SAITTA Direttore responsabile Bologna - Stabilimenti Poligrafici Riuniti

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