• DOCUMENTI DELLA STORIA DEL FASCISMO 61 • l'esercito cartaginese quattro giorni di •maxce forzate e tre notti in un rerreno che le ;paludi dell'Amo fendevano quasi .impraticabile, ma il risultato fu che Anni1bale venne a trovar~i alle spaMe di Flaminio che era sempre ,fermo ad Arezzo. ,. Il nemico alle spalle. Quando Fliaminio si accorse che aveva iii nemico aille spa1 lle dovette far fare dietro fronte al suo esercito, mentre Annibale simulava una ritirata. Ad Ull1 certo punto Annibale arrestò la sua ritirata e attese ponendosi su alture dOlJninanti, che l'esercito di Flaminio 1entrasse i·n una gola neUe v.ioinanze del Lago Trasim,eno dove ,l'eseroito di Flaminio fu battuto e lo stesso Console Flaminio, .il conquistatore della \! alle del Po, ucciso. Annibaile girò alla larga da ·Roma e attraverso l'Abruzzo e le Puglie, puntò su Taranto: egli aveva bisogno del mare per comunicare con Cartagine. Durante questa maroia al sud fu vessato da Qu!Ìinto F a,bio Massimo, iii ohe non gli :i.mpedì di fare una incursione n,eHa Campania, prima di tornare in Puglia. Qui sulle rive dell 'Of anto, I o ,incontrò il nuovo eseroito J"omano, gui~ato dai Consolii Paolo ,Emilio e Terenzio Varrrone. Battagl,ia di ·Canne: 90.000 roméllil.i:da 30 a 35.000 punici. Più dhe sconfitta, quella d-ei Romani fu una catastrofe: caddero uccisi 70 mila uomin,i, il console Paolo Emilio, due pro-consolii, due q.uestori, 2I tri 1 buni militari, 80 senatori. Si racco!lsero staia di anelli. Furono fatti ,inoltre I O mi1 la 1prig,ionie11i.I Cartaginesi non avevano perduto che 8 ,mila uominii. Come la battaglia della Trebbia aveva fatto .insorgere le popolazioni galliche deUa V a1 IJ.e del Po, la battaglia di Canne -spinse a 11ibellione gli Apuli, i BruZJi, i Sanmti, i Lucani, parte dei Campani. . La rivolta di Siracusa.· ·M:a più grave fra tutte era la 11ivolta di Siracusa, e la sua a,}. leanza con Cartagine. La Sicilia ■ tornava ad essere il teatro in cui si sarebbe decisa la guerra. I Cartaginesi riprendono Agrigento, .sped.iscono ;una flotta al soccorso di Siracusa, mentre molte popolazioni d,ell' lsoila si Iìibelilano al dominio di Roma. Quasi contemporaneamente Annibale prende Taranto. Se Anni,bale av,esse potuto serbare Siracusa, ~a guerra sarebbe stata decisa. Ma Roma, col console Marcello il'iesc·e ad •espugnare Siracusa, nel 2 J I riprende Capua, nel 2 J O cade Agrigento e tutta la Sicilia torna romana. N,el 209 i Romani tornano in possesso d,i T a- . ranto, mentre non avevano ,mai perduto il dominio ,del mare. La Mariina fu lo schermo migliore di Roma contro A'Iliniballe~ afferma La Bolina. La posizione di Annibale era ormai quella di un esercito .tagliiato completamente ,dalla, s,ua base, « assolutamente ,per al'ia ». Non poteva durare. ·Essendogli vietato il mare, un ,soccorso gli do,veva venir per terra e ciiò spiega la seconda calata dalle Alpi del frateHo Asdrubale. Fu questo· un a,ltro momento ciiitico nella storia di Roma. Si crearono due eserciti : uno gu1 idato da M1 arco Livio Salinatoire doveva fer,mare Asdrubale, l'altro guidato da Caio Claudio Nerone doveva fronteggiare Annibale. Sa- , linatore accampa a Si111igall.iam, entre Asdrubatle d,a Fano ,per Ila via Flaminia punta su \Roma. Nerone dal sud iintercettata una ·lettera di Asdrubale ad Annibale scr-ema dal suo esercito 7000 veliti e a marce forzate li ricongiunge con Salinatore che isi era ,impegnato sul Metauro. La fortuna tornava a prremiare la tenacia romana. « La battaglri,a deil Metauro è il preludio ,di quella di Zia.ima », ch1e annienta_ in manie,ra definiti va la potenza di C,artagiine. Condottiero d,ella 1battaglia di Zama fu Publio Cornelio S,cipione, il quale organ,izzò p•er portare la guerra in Africa, una flotta vO!lontaria; volontaria nelle navi e negli equipaggii : i perugini, ad esempio, gli offersero il legname per le navi. . La strepito~a vi~to,-,iadi Roma condusse alla pace di Tunisi nel .. 1.anco ... 20 I altle seguenti condizioni : « Restituzione di tutti i prigionieri e dispersi; consegna di tutte le navi rostrate meno dieci; di tutti gli elefanti domati con impegno di non domarne altri; impegno di non· far guerra in Africa nè fuori, senza il permesso di Roma; restituzione dei possedimenti a Massinissa e alleanza col medesimo; diecimila talenti in 50 anni (25 milioni di lire); consegna di I 00 ostaggi a Scipione; restituzione di tutte le navi onerarie catturate ai Romani; alleanza con Roma e protettorato di Roma, oltre a condizioni di minore portata. , Giunto in alto mare, carico di un bottino che di solo argento pesava 123 mila libbre, Scipione diede fuoco alle 500 navi avute da Cartagine. Con ·quel rogo s'inceneriva per sempre la potenza navale di Cartagine. .Cinquant' anni dopo, Cartagine .stessa su'biva uguale de- . st1no. Il Mediterraneo "lago romano,,. Dopo ,la caduta d,i Cartagine, diventato al Mediterraneo illn lago romano, la storia mi 1 litare marittima dii Roma non ha pagine di grande rilievo. lmpo1rtante è, tuttavia, la lotta 1intrapresa da· Gneo Pompeo per liberare i mari dalla pirateria che Li infestano. Con una campagna di tre ·mesi, ma con uno spiegamento di forze imponentissimo, Gneo Pompeo iiuscì a d,isp,erdere i pirati ,e a ren- · dere sicura la. navigazione. Ojeci anni dopo 1 la n1arina romana si avv,enturava con Giulio Cesare nel- ,}'Atlantico alla conquista della Gréllll Brettagna. N,el 31 a. C. ,ha luogo la grande 1 battaglia naval,e a1d Anzio che d,ecise 1 le sorti d1ell'lrnpero. Durante l'Impero la storia militare na~ale d,i Roma .non ebbe grandi gesta nava1I.i ! li nipote di Ttiber.io, Germanico, prepara una flotta, ma p,er •risalire i fiumi della Germania e batterà - come fece -:-- due e ,più volte i teutoni. Al ritorno gran 1 parte della flotta affondò durante una tempesta ne1 ll 'A~ tlantico . •
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