clero di vivere in altrettaile modo, come già avevano predicato invece Arnaldo e i Valdesi. Poteva non accettare la chiesa ? e non accettando considerare v,irtualmente ere- ·tico uno che a 1 lei così pienamente si sottometteva ? .La chiesa vide tutta J' utilità del movimento francescano ohe era . . massimamente una pronta risposta agiti e,retici e ai nemici della proprietà 1 d,el olero. N1èdando con una « aspettazione ,benevola » l 'autoriiz- ·zazione a proseguire tal genere di vita, veniva a trovarsi ,in contr"addizione, salvaguardata com'era dai sopradetti gradi di perfezione, e quindi la conclusione fu favorevole a F ra,ncesco. Il quale non vide che l'accortezza politica della Curia vinceva il suo .sogno e ne sanoiva ]'insuccesso dello spirito integrale RECENSIONI ai fini pratici del ,potere temporale. Egli consideran,do la chiesa depositaria del potere spirituale, non s'occupò mai della chiesa come potere ,tempota'le, nè s'accorse peroiò come nel co11Sorstoirico(e quanto) fosse stata proprio la chiesa ad allontanarsi dalla virtù evangelica per ,le note necessità politiche. Così disinteressan,dosi Francesco, del.le lotte fra papato e •impero non potè capire i,l suo tempo. Per l'ideale deUa vita come divino palpito ddlla natura e per la povertà perse di v,ista il co,ntingente. Ma non fu nè tutto immanente e non del tutto t•rascend,ente, portando la lama di questo di,ssidio nel cuore dello spirito stesso. Disapprovando con la sua povertà assoluta, dodici secoli di vita deltla chiesa, ma sottomettendosi al,l' autorità del papa non ,poteva esprime-re dei f~ttivi ele- .. Biblioteca Gi o Bianco 55 menti di ricostru21ione di un mondo r.innovato radicalmente ; nimase perciò quasi unico e fu santo per l'imitazione della vita di Cristo. T,radito nelJe intenzioni anche dai suoi più fedel,i (frate Elia), dopo il ri .. maneggiamento della regola che tra•· sformò ,a suo gioioso sogno di liberazione, innalzamento e unione con Dio in una .i 1 hrida pratica di v.ita conventuale, dovette certo ~entire che non aveva vinto e prima d,i morire volle dettare il ,suo testamento per riaffermaire però ancora ii.I suo ideale. Il testamento in verità è la regola vera ; e quell'affermare nuovamente la pienezza e il rigore della vita evangelica in punto di morte, avrà suonato r.improv,ero (non era nella sua intenzione) a molti de.i Minori e ai 1 pr1m1 certo. e. o. CocHETII •
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