ribell:ione ma i segni deUa lotta nobi'lissima restan fermi nell' opera citeata e son come solchi aperti, pronti ad accogliere il seme di nuo- . . . ve generazuon1. Qua:louno teme che 'la attuale esa1 ltazione dell' arte ottocentesca italiana abbia a -riportare la pittura mo,derna ad un cosiddetto « provi,ncialismo », « ,frammentario ed episodico » (termini ambigui e generator1i di equivoci): e non s'è accorto che pro,p,rio in queste o,perette è contenuto i'l •succod,ella tradizione pittorica italiana, e che soltanto da una ;ripresa dei problemi in esse accenna~i potrà -rinascere quella be'llezza che oggi è d,isperatamente cer ... -cata nelle nebbie di troppo vaghe filosofie. FTa queste pitbure del Lega ci sono dei « framm~nti >> che tolgono il ,pregio deUa novità a molte scoperte recentissime : ,si voglia notare, per ,esempio, i'l ,paesaggio « Casa colonica e pagliaii » e si ri1 cordino tutte le parole ,scritte a propoS1ito dell' « essenziale » e del « sintetico » in tema di pittura. li bello si è che in questo palmo di tavoletta, come ne << ·la chiesina di Crèspina » o ne « l'aia », 'lo stae sempl1ice -e .solenne degli af&e1 scatori trecentesch,i, i toni profondi, le .astratte colorazioni, il candQre delle fOmle, lo schematismo che supera l 'o!biettività fotogra1fica, tutto quello, jnsomma, che dovre1 bbe soddisfare le esigenze dei moderni più raffinati, è pr•esente e vivo e raggiunto per ·mezzo di virtù pla,stiche sempl,icemente native : con un anticipo che servirebbe a dimostrazioni divertenti e malinconiche al te•mpo stesso. Per fortuna l'arte del ~ga permette riscontri ben più importanti del confronto possibile fra essa e la moder.na produzione pittorica italiana. L'autentica cl,assicità de1 Ha pittura leghiana nasce dai nu,merosi elem•enti che essa ha in comune con le più profonde creazion,i del passato. Basterebbe il ritratto della << Sig. na Ti tta Eliisa n per riohia-. m1are a1 lla m•emoria le più compiute realizzazioni plastiche. Il di1segno, contenuto neHa zona che separa la RASSEGNE prec1s1one ,meccanica dall' eccesso deformatore, determina nei piani larghi e compatti del v,iso, !Pieno di ,carattere, uno dei più vivaci riitmi formali che sia possibile immaginare ; tanto da far .pensare ad un Greco meno esasperato e con-- torto : il colore ricco di smaglianze in impasti ,sapientissimi e in tocchi di una precisione da gran maestro, è disposto in vicenda d,i zone accese, di spazi riposanti e di cupori succosi, secondo una perfetta ar- . mon1a. ·Una piccola opera, modernissima, si diirebbe, avendo in mente quel che dovrebb' essere la nostra modernità, è il ,piccolo ritratto della « lgjnia Frediani » : ricco delle più be1 He conquiste crornatiohe della pittura atl 'aperto, racchiuse 1 in una superficie d1 i mater;ia soda e smaltata e brillante come 1una tavola quattrocentesca., Egualmente importanti son~ : la « Signora che cuce », « la f aimiglia Béltlldini a ,Poggio Piano », << contadina 1Sedutasopra un ciglio ». A noi sembra che si debban prendere ancora a soggetto di specu1 lazione critica questi saggi di pura pittura, e che si debba cercare con ogni mezzo di tener ferma l'importanza ,degli elementi pittoir1ici che soltanto pochissimi ,posson for5e gustare ; poichè ad onta di Ulll creduto superamento critico della « pittura pura » e di un pretSuntorit·rovamento del cosiddetto « linguaggio univ,ersale » oi sembra che si•enscarsi oggi in Italia ii. ,pittooi che rivelano nelle loro op1ere ·la padronanza di ciò che è nece1 ssario possedere appieno prima di volgere la mente a id,ee di grandiosità stilistica: vale a d,ire il gusto degl,i impasti, la sensibilità delle sf.umature e dei tocchi ; la ricchezza d,ei contrast,i cromati-ci, la giusta valutazione d·ei toni, la sapienza del disegno- o m·eglio la faicoltà d' .intuire con precisione i caratteri d0tminanti di una forma: · tutto qruel poco ,e quel tanto diffi,oile da ritrovare, che è indi,spensabile ad uno ch•e voglia operare di pittura. L'opera di Silvestro Lega è ricca , d'insegnamenti che potrebbero giovare a molta gente : ·ma ·soprattutto s·b i teca Gi o Bianco 49. essa pdtrebtbe. serv.ire a ri,mettere in valore quella onestà artistica che· sa resistere a tutti i colpi dell'avversa fortuna ed opporsi a tutti gli allettamenti dei facili compromessi, ohe purtroppo non può esser tenuta per la virtù più comune fra gli arti1 sti de'l nostro tempo. NINO BERTOCCHI ~-FOLKLORE~ Iniziando una rassegna d,i folklore abbiamo in mente di tenere dietro alle voci vive del popolo non soltanto in quei cihe esse esprimono come valore d'arte, ma anche in quel che documentano come puro fermentare dii vita. - Giacchè ·se siamo anche noi per-. f,ettamente convinti che, cadute le v•ecchie barriere della retoinica, inesorabilmente 1allontananti da ogni possibilità ariti·stioa ,le espressioni ohe non rispondano rigidamen 1 te alle formule di una gra1 mmatica convenzionai.e considerata come la perfetta teoria di un Jing,uaggio incapace di variare e di svolger~i, 'anche la poesia dialettale de}jba essere considerata fuori di ogni concettualis,mo e soltanto nel suo valore estetico, è alitriesìv•ero che il nostro inter.esse è nelle espressioni dell'anima popodare spesso soHecitaito anche da queglii elementi che seppure nOIIl . . . possono essere ser1amenite presi 1n considerazione per la 1 l01rounità ar- .. . . . ' t1s1'1catest1mo1I11ano,pero un travaglio di vita ed una concretezza umana profonda e sincera non priv•edi intere,sse per chi, o1tlre i fantaismi de·Ha pura belllezza, voglia considerar e cogliere tutta I' esistenza d,el •popolo. Qru.estoabbiamo valu,to precisare non perchè sia ,no1 stra intenz1 ione iJ distinguere nell'arte dialettale un gene.re inferiore di poesia, che non sia possibi 1 le vagli.are soil 1 tanto con criterio ,estetico, chè anzi e,sso sarà in noi vigile e presente, bensì per rispondere alla facile obiezione che alcuno avre,b,be Jogicamenite potuto muoverci per la pretesa d.i aver di-- st,into ciò che ,è indistinguibile e •
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