Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

48 ma abituale in questa occasione, quando è ormai prof onda e matura in parecchi, ed avrà sfo,go i,n qualche ,tempo non lontano, l'irritaziione contro i•l ,di1 lagare d,eHa incompetenza, d,ella superfì,cialità. o add,ir~ttura della ,malafede, in campo di cri bica d'arte ; e meravigliarsi s-e gli sforzi nobiliissimi del Comitato modiglianese non saranno bastati a render giustizia ad un pittore ohe patì fino aHa morte iii ma,rtirio della in- ~ompr-ensione e de1ll'abbandono. Forse è fatale che quando l'arte tende ad eStprimere le più pro•fonde necessità di uno spiriito, sdegnando il facile linguaggio che a,lletta gli uomini volgari ; si generi intorno ad essa la solirudine che può dare ad un uomo le conso1lazio111più rare o ri ,più co1centi dolori. Nuila impedisce, comunque, l'urto .del:Ia commozione rumani~si,maohe il ricordo del dramma vissuto da uomini come il Lega procura ali' anima, arrestand? per un atti,mo ogni possi:bi1lità d1 pacata considerazione critica. Bisogna superare questo m01111entdoi rubbandono per riafferrare l 'equilibrio indispensabile ; ma chi è sordo _ai irichiami dello ,~irito, è negato a scoprire nelle opere areate ,i'l segno della grazia che nasce pur dal t<:'r.mentodi una vita tragicamente vissuta. *** ~ n~cessario considerare ,la par-- tec1pazione del Lega al movimento « macchiaiolo » _per determinare la sua posizione nella sto!ria della pittura italiiana : ,ma si vorre1 bbe ,traiscurare ogni :4imitazione Jorooolog.ica per i~lare nel tempo questa fi1 gura appassionata e tur-bata di creatore, tanto è istintiva e primordiale la vena delaa sua 1poesia. . -Gli appor,ti delle scoperte pittoriche c·he dovettero costar sangue agl,i artisti destinati a lottare contro le 1 morte forme deH' accademismo quarantottesco, son -troppo mmeroisi ed importanti nella ,pittura di Si1 lvestro Lega, ,perchè si po1 ssa, senza pecca,r d' ingiu,stizia, attribuire soltanto alla nativa incl•inaz.ÌOIIledelI' artista la invenzione di modi ~spreissivi che .in realtà egli ebbe 1n comune con alcuni altri pittori Biblio ec Gino ■ ,anca RASSEGNE d~l suo tempo. P,iù che la ormai famosa « macchia», rivalutazione di ,un puro elemento pittor.ico _ 1 perduto neHa f,redda caligine del « quadro sto,rico » e ne·l'la obi.ettiva prosaicità ,della pitture « di genere », e ritrovato con gran gio,ia dai componenti il gruppo fiorentino ; fu la ripresa ,di contatto col vero, ciò c1 he ,maggiorrmente servì alla formazione di alcune nuove e decise fisionomie artistiche. Negli intimi -colloqui con la narura, sempre ricca di aspetti ,inusitati e di accenti nuovi, Gio◄vanni Fattori trovò la magica potenza del suo ,stile pacato e solenne ; T.elem'aico Signorini la grazia dei suoi grafioi ,accivettati •e maliziosi; Silvestro ,Lega l'ardore e l'impeto del suo canto appassionato. · C'è un ,libero furore, una esaltazione ·svelata, una ,mordente violenza nelle ultime opere del pittoire modiglianese, ~che' contrastano drammaticamente con l'aspetto delle .sue opere ,prime : e dal contrasto nasce 1 'incanto patetico e sugge-s·civo deHa sua figura d':artista. Qui è fo!rse i'l caso ,d,i ricordare l'origine romagnola del pittore, e d,i ric'hiama.1eal p.ensiero i caratteri domin~nti .de!la ge~te di 1Romagna. lncl~~azion1 s~nti.menta'l·i alle più frag1~,1e sospirose espressiotni ro- ~antich~,. ·si_,mutano d'i1mprovviso 1n accesi e rivoltosi turibamenti che scoppiano nella violenza senza freni, neltl'animo dei figli di questa terra : eh' è fatta essa mede,sima di di grazia e di forza, di aridità e di f,econdità, d,i sobri.età e di ricohezza. Gente buona e-d onesta che piglia su~ serio ogni .iIIIIPresa'. mett~ ~dor,e 1n_ogni fede, e negli amori 1e .appassionata e gelosa. . Quando •unartista romagnolo non s1_perde nell~ leg~er,ezze spirituali d1 una poeis1a eh ·è spesso ,fiacca e snervata: e riesce a dominare ,i tu,muilti di una sensibilità troppo ardente ~ scop~rta, la sua figura ha 1 la maschia gentilezza ,e·la sua qpera ha la ,raffinata opulenza, che hanno 1~ figura .e l'opera -di un giovane p1ttore vivente : Giovanni ,Roma- ~noli, che mo.lti oggi in ltal1ia non ,riescono a comprendere e che fra pochi anni rutti usciranno a scopri.re per uno de1 i pi~ forti creato~i ital•iani. ,Ma spesso accade che l'umiliaz1ione quoti•diana dell'indigenza, il morso d,ella fame, la .tristezza della solitudine spirituale, riescono ad · ~mpedire la co:mpiuta e perfetta formazione di un artista : nascono allora figure· come quelle di ,Silvestro Lega, che riflettono il loro martirio in opere apparentemente accusabili di discontinuità e di incertezza di . . . 1sp1razi~ne. Non ,si può certo negare la impressione di varietà che si riporta da un esame affrettato delle opere del Lega, oh,e il Tinti ha suddivise in periodi ben ,determinati, obbedendo a un suo giusto criterio d.i ~ valutazione ,CJ1iiticaD. ai ritratti del peri o.do neo-classico, levigati, sfumati e .rifiniti con la cura che troppo spesso degenerò nella freddezza accademica degl,i imitatori di lngres, aHe figure ,palpitanti di vita che ,i,l Lega ,dipinse negli anni migliori ; dai paesaggi riposati e lineari 1che ambientano le scene di: ~ita campestre o famigliare ( « periodo pacato »), alle tavolette di paese dipinte con un ardore ed u1:1a~cioltezza m,eravigl,iosa; c'è un d,stacco fomia:le ohe non si spiega se non dopo aver ricercato la .profo~da co~tiooità della pittura legh:1ananei •momenti più terribili della vita dell'artista. I trapassi improvvisi, le accensioni subitanee del suo estro pittorico, le felici conqui~te di accenti nuovi e di ntmi riisultanti da nuovi accostamenti cromatici e tonali ; scaturirono per certo da,l travaglio della sua vita costretta a. soste forzate nei periodi di maggiore sfortuna. Le nature J>ac~fichee risparmiate dal dolore, d11flìorlmente pervengono a qualche altezza ispi!litua!le: ed ope~e come iii « Ilitratto del capom~sica ~ ragom·èni », « la signorina T1,tta ~~sa », « strada fra i poggi », « pagliai ali sole », « paesaggio romagnolo », e tante altre non si dipi~gono se non quando 'si tende ra;b~iosa~ente a superare a forza di gemo gl,1ostacoli che si incontrano· ad o~ni passo ·sul proprio oammino. S,1 po,trà isco':1tare_.una volta per sempre l audiacia d1 una siffatta

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