Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

,. 46 Ma~ neJl' ,insieme, si resta mo,lto paplessi su l 'uti,lità e opporrtunità di questo genere di lavo,ri. A ohi vuol parlare questo libro? Ed è questo il linguaggio oh1 e meglio si . ) conv.iene . l:l libro vuol parlare a pelìsone d.i certa cuJtura, perch,è abbondano citaz,iooi, rif e1 rimenti •storic1i, polemiche dottrinarie. L' Auto,re trae motivo, anzi pretesto, da ogni pur lieve accenno del discorso, per sco.... deJilare innanzi al ,lettore le questioni più rime,sco,late d1e'liadog,matica cristiano-cattod,ica. Non si negano •pregi di chiarezza, e una certa efficacia. di stiile, che d,eriva dall possesso sicuro d.el .materi1 ale iin uso corrente per .Ja sacra predicazione. Que1Jo ch,e non perisuade è che questo sia ,il metodo e 1i,lconcetto d,i un'apologetica che vogtlia, oggi, non ,soltanto arricchire la mente dei luoghi comu•ni_1deilladottrina cattolica;.. ma anc,he pro,m1Uoiverela per .. suasione del cuore e la f,ede relligiosa nell'animo di u~ uomo moderno. Nessuno 1pensa, qui, a sva- !utaie la dottrina •e i suoi luorghi comuni : que'l.la ha una ,sua ragione di verità eterna, questi sono so(fti e si sono foimiati attraverso un periodo di •cointro,verisieseco1lari, clhe nessuno deve ignorare . .Ivla ,iii tarlo che rode la nostria anima, oggi, è più sottiile di tutte queste, tailora pur sottilissi·me, disqui 1 sizioni della vecchia e oramai antiquata apologetica. La fi,loiso.f1,ac,he regge in qillçsto ,lilbro tutta la discu,ssione, è una fìlosoifia che ignor:a totalmente il senso nuovo che ·hanno per noi, oggi, i piroblemi de1M'anima : il prob,liemadella nosn:a vita, dei mondo, di Dio,. Sì che ,le questioni, come son qui poste ,e discusse, oi appai~· no, g•eneralmente, vuote e non coochiusive, da una parte e d.aill'al.tra. Che se, ,po•i, l'Autore non voleva imp,elagar.si in questo campo, sem:p.re pericodoso, oltre che som1namente ,difiìco1ltoso, di pro,blemi filosofico-re 1 ligiosi ne] senso moderno; eibbene, ,in ta'l caso, egli aveva aperta, ,innanzi, la via mae•sitra di un'apologetica religiosa r: el senso più umile, ma ·anche più· sublime: quello d,el sentimento e deil 'esperienza immediata del va,lore de'Ha Biblioteca'Gino Bi neo RASSEGNE f édre·. Berchè non ha mantenutcl la prome~.sa, e pr·eso il posto ,de1Ha pa,storeUa, ohe « guardava in alto, mentr,e• gl,i occhi le .ri,lucevano ,e pareva che non già i piedi la ,po~- t~.sero >> ? Noi abbiamo ta.nto ,bisogno, noi, special.mente, « pe11s0ne colte », di una pacola che, s,enza· off end,ere le ·noistreco1I1vi111ziotne~i retich,e, ci souota dal to~orre in cui g,iac-e iii notStro•sentimento rel1ig,ioso, e tocchi qu,el punto ,del nostro cuore .in cui ·so,lo ,può ancora ri,sonare la voce di Dio. *** D'argomento più ,strettamente 6lo,so1ìco ,è Il mio contributo alla -filosofianeoscolastica del P. AcoSTINO GEMELLI ( « Vita e Pensiero », Milano, 1926): eh ',è un gros-- so f aiscico1 lo,, di .interesise ~ndi,scutibille, peJtchè 1 l'Autore non vi fa soltanto la ,storia di se stesso, di come s'è educato menta1 Lm-ente,deii lavori a cu,i si è acciinto, del'le ii dee per le quéllli si è battuto e si batte ; ma vi presenta anche ,i caposaild,i del ,movi 1 menito neoscolastico in lta1,ia,e di queill 'indirizzo di cultura che vuoil da no1i affemnare e promuov,ere :l'Università cattolica del ?· Cuore . in ,Milano, della q~a,Je 1:l Gemell.1 è fondatore e rettore. Uomo, d:i grand~ attività, come rutti sanno,, mollto versato nello studio d,ella p,sicoilo,giaspe.rimenta1 le e de!- la bio,logia, ed an,ima dii aposito1o .intelligente. ,.Ma abbiamo parlato più volte, anche in questa Rivista, del punto idebole di que,sto mo,vimento neoscolastico italiano. Q'llel prunto esso lo ha in comune . ' 1n parte, col movimento neoscolastico euilopeo, ,in quanto propone un,a concil.iazione del pensiero scolastico tradizionale cdl pensiiero moderno in generale ; in parte Jo, ha in proprio•, in quanto cerca di chiarire 1I e ,proprie po,sizioni 1in rapporto al pen-siero idea'listico ita'liano. B'er la prima .parte, sembra che ii moi- · vimento neoscollastico riesca a un risultato soddisfacente, perchè prende d,el pensiero mod'emo quel} lato che riguarda .il .proigresso deilile teorie soientifìche, e ·mo,stranon i1nconci,liabili oramai p,iù i pre·supposti della fede, e anche quelli del dogma, con ,i presupposti delle scienze. E qui tutto va bene, perchè scienza e fede si muovono in campi tan1 to ben distinti, che, se un~ non vuo.I proprio ,pro,vocarla a bella posta, n•es•suna ,collisione è possi-• bile. Quale 1può mai essere quella. teo1Iia, o queHa 11isu·ltanza, delAa p,sicoJogia sp•erimentale, che possa credersi autorizzata a negare 1I' esistenza di ·un'an,ima spintuale, o la f.ede nel,Ia vita futu1 ra ? La ,scienza sperimentaile d,eve restare nel mondo dei fenomeni, e· no•n i,mpacciaMi in questioni d,i metafisica; sì che questi Neoscolastici po,ssono facilmente seguire ,i,I pro- · gres,so del penMero scientifico moderno, ,e .mantenere ,insieme i prin-· c.ipii fond1 amental 1 i della vecchia metafisica. lii guaio è dov•e la vecchia• meta-· fi1 sica s,i trova di fronte la metarfìsica nuo1 va, dello storicismo e idealiismo italiano. Una conoi~ia21ione, qrui, è· impossibile, perchè la questione non è tra una metafisica e la scienza spe .. rimentail.e, mia tra una metafisica e· una m·etafì1 sica oppo-sta. B,isogna decidersi: o ,di qua, o d, là. Invece, questi neoscollastici tentano co111 la fìlo,so,fìa moderno lo ste,sso accomo,damento come con ila scienza. E riescono a un accomodamento· meramente verbaile. Accettano, pare, alcune tesi .dello sto:.riicismo e de·l1'idea!lis·mo, ma trasfo,rmandone co,mplet,a1 mente i 1 l ,s,ignifìcato. Dice il GemeUì, p. es. : « Non si può oggi coiltivare la fi'lo,so,fiacome se vivessimo nel secoilo nono e nel secolo decimoterzo» (p. 11). E vanta iii « senso d,el'l,a·storicità » co,me una delle maggiori ,caratteristiche del m•ovimento neoscolastico italiano. Quando, ,poi, si va a vedere come intende questo stoiric,izzarsi deM,a filosofia, si tro,va oh' esso co,ni&iste , in un assorbimento che dia al nuovo lo stesso sii,gni.ficatodel vecchio ; e che, in conclusione, :la fìllosofìa, per questi neoscolastici, è a111cora queHa di Aristoti·le, scienza della natura intima delle cose, e delle cause P_rimedell'universo (p. 32 e seguenti). A1 ltro che senso deMa· sto- . . ' ' r1c1ta .... ,.,

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