Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

perano ,i 200.000·inscritti (non facciamo confronti con le Società Italiane Cdloniali perchè proveremmo soltanto, guardando al numero degli inscritti, un'amarezza senza fine !) a ,cui sono inscritti i capi ed i governatori delle colonie d,i un tempo non oolo, .ma una larga massa di cittadini che, appartenendo alle classi dirigenti, .tengono desto in tutto l'Impero il sentimento e la coscienza coloniqile : giornali, riviste, pubbl1icazioni commentano gli avvenimenti salienti di carattere coloniale, mostrano 1' incapacità della F rancia - traendo argomento dai fatti della Siria - e dell' Inghilterra - e l'argomento lo dànno i moti dell'Egitto e dell'India - ad aumentare i loro posse,ssi coloniali ; sostengono che ancor.a è ddla Germania la sovranità degli antichi territori coloniali poiohè - ,e questa è anche la tesi della Deutsche Zeitung - colla istituzione del mandato la sovranità non è passata, giu11idicamente, a nessuno, rimanendo quindi alla Gennania che potrebbe, domani, riaver.la in integrum ; aggiungono che il popolo tedesco di 80 milioni di uomini non /PUÒ vivere senza colonie, ha necessità d,i sbocchi. Recentissime mostre co,loniali tenute in i,mportanti centri redesc·hi hanno fatto passare davanti agl,i occhi dei cittadini della Repubbl,ica Imperiale costumi, pro~ dotti, abitanti dei territori ceduti: la giornata coloniale che, ogni anno celebra e ricorda la potenza colonia-le ted,esca, cade il giorno 24 aprile, quasi volesse tener presente i'l telegramma che inviato nello stesso g1iorno dell'anno 1884 da Bismarck al Console tedesco di Capetown sta1bii~val'inizio de•lla formazione di possedimenti tede,scht d'oltremare con 'l'avvertire che i territori di Angra Pequena e quelli a nord deH'Orange erano sotto la tute.la dell'Impero : e ne1 lle annuali commemorazion1i ancora aleggia, negli spiriti teutonici, il desiderio e il sogno della « Mitte·l-Af.rika » ! La posizione dell'Italia quale può essere di fronte a queste pretese ? Quale _l'atteggiamento della politica italiana ? A·bbiamo altrove lamentato l'inRASSEGNE ·gordigia e la ,mancanza di amiciz,ia degli alleati .che hanno dato aHa nostra Patria, la quale tanto sacri- .ficio di uomin,i e di denari aveva · offerto .alla causa comune, soltanto ·l'irrisione di acco,rdi non applicati, e di briciole ,ben misere... (e re- ·centemente un giornalista francese, nella l llustration si chiedeva, con un ',impud,enza mirabile, perchè mai I' Italia non •era soddisfatta della ripartizione dei territori coloniali !) Ora, anche riconoscendo alla G1 ermania un diriM:o ad avere colonie, noi diciamo• c·he in un'eventuale rev,isione del Trattato di Versailles (revisione ailla quale noi crediamo di ·non e1 ssere lontani) l'ltal·ia ha un 1 diritto d.i priorità nella nuova assegnaziQne dei territori coloniali: l'Italia ha questo d1iritto nei confronti d,ella Gel'mania perchè - nonostante Ja teorica demoliberale che tutto wole sommergere in una uniforme nube di parità - ·,la no ... stra Patria è una Nazione vittoriosa; nei confronti poi della politica mondiale, ,hanno v,igore per lei le ragioni già p·iù volte da noi s0tstenute : l'Italia - _paese giovane e proteso verso il suo avvenire - è 1 priva di màterie ,prime, è priva di territori che possano accogliere la sua produzione industriale, ed anche, 01 1meno ·in parte, la sua corrente emi- . . . . grator1a : questi terr1tor1 sono necessari al nostro popolo : p·er questa necessità noi siamo certi ·che il Go,- verno Naziona'le tutelerà a Ginevra come nel mondo l'interesse d,ell' Italia : e se per compiacere alla Germania, la Società delle Na2iioni ha lasciato che la S1 pagna abbando~ nasse il suo posto·, domani non potrà per lo 5tesso motivo eone-edere alla Germania amministrazioni di territori coloniali, se prima non avrà dato 1 in -ciò completa sodd,isfazione al nostro Paese. Uco BAss1 .CRONACA FINANZIARIA La politica finanziaria de'l conte V oJpi, co~laboratore fedele e di primissimo, ordine dell 'on. MussoBiblioteca ino Bian o •lini, merita di essere attentamente ·considerata, sopratutto dopo l'tatto « storico n dei pro1 vvediimenti per la rivalutazione della lira, delibe- ·rati dal Consigl,io dei Mini,stri del 3 J agosto scorso. Merita tanto più di venire considerata nei suoi atti ·origi.nari e successivi per l'aderenza immediata che essa ha con la battaglia econo,m,ica che I' Italia sta combattendo - l'espressione guer- •resca non è davvero una esagerazione rclor.ica - con fervore fa- . sc1sta. Soltanto ,la nuova coscienza fascista degli Italiani può, in verità, vincere ogni ostacolo e aiutare a sopportare ogni inevita:bile sacriificio. Si è spenta in Italia la classica tenden:z:a a·Ha mo!lmorazione antigovem~tiva. Oggi gli Italiani sono l1egati al ·Governo·: e il Governo non d,imentica di essere l' espressione della volontà e dei bisogni del popolo italiano. Battaglia dura ed a•spra, dunque, questa de'll' econo1 mia italiana, la _quale·è appo1 ggiata però daU 'incontrovertib1ile dato di fatto de1 Ha snli,dità, e, d1 iremmo quasi, della floridezza finanziaria. Ad ogni uomo ,il suo tempo. AHo!I'quando il conte V o,lpi sa1 lì al Ministero deilile Fin,anze trovò c•he la politica - attuata dal SIUO predecessore D,e Stefani - non poi- · teva che essere .proseguita, salvo i particolari, ne·U 'interesse del bi,larncio delilo Stato. E ,il conte V 01lp 1 i pro,seguì la pol,itica di De Stef ani non solo conservando l'avanzo di bilancio, ,m,a conso,lidandolo e aumentandolo. Non sarà ,inopportuno rilevare Slll dati precisi quali s1iano Je condizioni del bilancio ,italiano, secoodo i risultati accertati e ,le previsioni. I risultati definitivi deH 'ese,roizio 1924-25 constatano che ila gestione dal I O lug1 lio J 924 ·al 30 giugno 1925 si. chiuse in avanzo, dopo un , lungo periodo di d,i,savarnzi doVlllti a·l,la gue·rra e alle vicende post-belliche. Le entra,te effetti ve ordinarie furono accertate in Q11il•ion1i 9.218, con fU1l aumento di milioni 1.059 rispetto alJ 'esercizio 1923-24 e di mii. 3.245 in confronto del 1922-

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