Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

,. Bibli \ ..... SERGIO JESSENIN ESULE DI CRI_STO I .,t I:>opo Pusckiirt la Russia .come presa da un ..insànahile sterilità non aveva più dato per oltre un secdlo un a1ltropoeta così tipicamente ,significativo. Le cause ? lo vorrei che il lettore •Considerando atte,ntamente ili senti,mento relig.ioso dei russi si indu1 cess•e alla conclusione ,ohe ,se un poeta notevole doveva sorgere, ,il terr,eno più adatto al suo sviluppo sarebbe stato quello proveniente dall'antitesi fra il sentimento r-eligio,so e id raziona:l,ismo puro. Ricorderò a buon proposito la vallutazione dell'essenza religiosa russa come a cuor sereno e fatalisticamente ila mostrava Do1 sto~ev,ski nell'Idiota: « Il sentimento religioso inelJa sua essenza non può essere incrinato da nessun ragionamento da nessun errore da nessun deditto 1da nessun atei,smo ; vi è qua:lche cosa che ,resta e resterà ..eternamente ali' infuori di tutto questo, ,qualche cosa che non ragg,iungeranno mai gli argomenti degli atei ». In questo giudizio .si trova intera e 1implici,ta .la chiarificazione ,della crisi spirituale di Sergio lessenin. Con la -rivoluzione fermenta dalile due forze antagoniste (sentimento religioso e ateismo distruttore) l 'esaltazione eroica di un poeta fino allora elegiaco. L'ondata rivoluzionaria strari,pa travolge rov.ina: giù le icone; fuori .il Cristo dalle chiese ; via i popi ; non più Dio. lii Dio della santa Ru,ssia è stato sempre un alleato dello czar dispotico: aib·basso Dio. Il Dio vero è la l'livoluZJione. Ma poichè la Russia è messianica, già parecchi ;poeti, dopo le prime cieche furie, si fliavvicinano .a/Ila fede cercando sostegno, aH'anima _turbata dal l'angoscia, in Cristo. ·Uno, ,Bje!yj, ripete nel poemetto « Cristo è risorto » la fede nel r,innovo deil mistero ,diV1ino: ·« E verrà la buona noveHa Cristo è . ' ri,sorto. Fu, è, iSarà». Un altro, Blok, ohiudeva i,l poemetto dei « Dodici » col nome di Cristo. Sono dodici della -guardia rossa ohe i borghe'Si pliamano assassini 1 perc'hè . distruggono ,le icone, saccheggiano, UC?d~no. M~ .B·Iok li ,vede ,com~ ,i dodici apostoli gu1,dati da Cristo verso I ete~na verità. Vanno e: cc con una coroncina di rose bianche, j.nnanzi a tutto è Gesù C11isto». , . . . . . . ' ' -Ma per l1 esseninJe cose (non do:vevano andare co,sì. Intanto egli con una gran foga romantica se l'era presa subito con .le creatur,e .di Dio. Sentitelo: « Se ,il sole cospirerà coi nostri nemici contro noi 1 lo infil2;eremo sulila punta d-elle baionettie : se .è la luna che si allea aMe fo;rze nere l'abbatteremo a colpi di pietra... Noi disperderemo tutte le nuvole, calpesteremo tutti ,i ca·mmini. » e ancora: « Il mio tempo è g,iunto,' non mi fa paura i1 I sibilo della .frusta. Il corpo, i,l corpo di C-ri,sto sputo dalla bocca. Non voglio ricevere la salvezza dalle sue sofferenze e dalla .sua croce. lo ho appreso un' alec Gino Bianco · I . . tra scienza. P.erfino .a Dio .strapperò i peli deHa barba coi morsi dei miei denti. L'afferrerò ail,lacriiniera •bianca e gli di,rò con la vo,ce del vortice : lo ti farò .un altro Signore aflìnchè tu maturi il mio prato di ,parole ! » e seguitava su questo tono anche quando l'ondata rivoluzionaria d1 iminuì d'intensità per fermarsi in un lago app'ar1entem1ente plaoido. Apparentemente perelhè i.I sentim-ento religioso, la religiosità russa che pur nel~ l'Idiota aveva .condotto Dostoievski a concludere: « La cosa fondaimenta:le ,è c·he in nessun luogo si nota questo (cioè la resistenza de1 l sentimento re1lig1 ioso ail 1 I' ateismo) meglio che nel cuore delUa .Russia ! » dopo aver 11iconquistato i poeti riaffiorava nel petto della generazione dei .mugik coer,entemente a1 l1latradiziona:lità della razza e in cont 1 rasto passivo con la rivoluzione. Ma se l'adattarnf:nto alla contradd,izione .poteva risultare faoile (e _lo fu) ,p,eir la ,semplicità d'una massa amorfa di milioni d'uomini ben felici di rico,llocare ile icone al lato ai ritratti dei rivoluzionair,i per vivere più tranquilli di prima perchè .conv,inti d'essere liberi, non .così era •per Sergio lessenin cui i.I disagio di taJ,e atmosfera rifletteva nel .suo animo bagliori di tormento ogni dì più grandi. Egli che aveva distrutto cominciava confusamente a sentire la ,sua inoapacità ricostruttiva. Più sensibile, os~re1~~i,re ,molto più sincero, di Blok e Bjelyj troppo quieti~h fo11sema comunque decisi a salvarsi, brancoJava :b1-sognosodi fede cercando un Dio a cui c~•edere dopo c;he non credeva più nella rivoluzione diventata per lui palude irrespirabile con la negazione della qualità •essenziale p•er i poe,ti, l'individualità. No,n c'è cosa più terribile del.l'insaziata sete delcla fede. Volere intensamente credere e non trovare la. via. ,Sotto questo aspetto lessen,in può considerarsi un poeta cc mailedetto » ma con differente significato da quello che .comunemente •S' attribuisce ai poeti francesi d,eH'ottocento da Baudelaire a Rimbaud. *** . I I . Era nato il 1 _ott~~re I ~95 nel go.vernatQrato di· Riasan da contadini. L 1nf anzi a ~ l'adolescenza l'aveva tr~sc~rse nei .ca~pi immer1so nell'atmosfera aillucinata d! c~i asc~lrta e s~ n,~tre di leggende favolose, racconti di miracoli, preg1ud1zi ·e ·superstizioni. Un vivere che gen,era e. sviluppa :misticismo e sensual,ità. A d•iecianno,ve an~1 fa ·la sua_enlf:,rataali' ~niversi,tà di Pietroburgo. l~rovv1·sava c~nh da te1 mpo e neHa città era già in d1sc~eta ~ama di poeta. La proteZJione di un altissimo funz1onar10 dello. stato lo .portò alla corte aello Czar. !)ovev~ leggere_ 1 suoi poemi. Canti 1 be1 lli, ma tristi: inco!1-sc_iamenteinterpretavano il calmo dolore atavico dell an,ima russa amma•lata d1 i attesa, esprimevano ta •

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