Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

LA xv BIENNALE VENEZIANA • Di alcuni pittori italiani La Giuria della XV Biennale Veneziana è stata di una tale clemenza nell'ammettere artisti d'ogni sorta e nature morte a sazietà, che non ci . . sappiamo spiegare . come mai possa essere sorta una protesta contro il suo eccessivo rigore. Se mai bispgnerebbe . protestare 1n senso . contrario. tacoste di tranquilla colorazione e ben definito, ma il vi:. cino, magnifico . . rosso manc1n1ano Due artisti emergono sopra tutti gli altri: Segan~ tini e Mancini. Del primo abbiamo una magnifica sala che LA RESURREZIONE DI LAZZARO ammazza il rosso pomidoraceo della coltre su cui, col solito sistema delle biacche e del bitume per le luci e le ombre egli pone una figura di donna. Nè la sua ragazzina dai violenti azzurri, e e l'altra dal biaccoso bianco, sono cose migliori, e soltanto una 1 delle sue nature morte, quella dal gallo e bisognerebbe esaminare a fondo, del secondo diremo che, il suo grande ritratto di signora in rosso è un autentico capolavoro e non pare, certo, opera di un uomo avanzato negli anni. Mancini è un f enomeno: non solamente non si esaurisce ma si rafforza sempre. Questa ·gioiosa figura di donna dall'abito , ' I dalle pesche, riesce a salvarsi, dalle facili critiche che non solo noi abbiamo mosse al Conti spronandolo ad avere meno fretta di arrivare. Aristide Sartorio, artista di finissimo gusto, continua nelle sue evocazioni delicate della maternità e dell' infanzia, dandoci tele di un bianco biaccoso, ma tuttavia pervase da cos ~delicato sentimento che rosso rabescato di oro, messa in un interno di sobria luminosità, vor ~ remmo dire che pare dipinta dal Velasquez. Essa raggiunge il massimo delle possibilità pittoriche che un grande artista persegua. Accanto vi troviamo altre nove tele di Mancini, fra cui un magnifico nudo fem· minile, una mezza figura muliebre che è tutta una spuma bianca tra fiori fragranti, e dei bellissimi crisantemi. Nella medesima sala Primo Conti espone sette quadri : certo, qualche progresso c 'e nel suo ritratto di T ren· · r.1r; ◄ PPE C.-\.. ESTRI - P.-\1.-...-\GGIO BIELLE E noi astraiamo volentieri, con lui, dalla verità del colore. Notevole sopratutte la piccola bimba dall'abitino J rosso che è una felice nota cromatica. Accanto al Sartorio ed al Mancini dovremmo mettere qualche altro artista romano, In verità ve ne sono pochi. Al Carlandi che ci offre una magnifica Villa Adriana di Tivoli, si accompagnano il Pazzini con l'evocazione sapiente del Gran Sasso d'Italia, il Ferretti con delle Armonie invernali, il Parisani con un sentito tramonto romano, il Bargellini con una buona tela Biblioteca Gino Bianco

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