LA BADIA DI MONTECASSINO 13 e dei successivi pretendenti al trono di Napoli ed il gravame e la iattura degli Abati-Vescovi (Raimondo, Guido, Richerio 1327-1370) e dei Commendatori (Scarampa, Caraf a, Giovanni dei Medici 1454-1513)· - nei secoli della rinascenza umanistica, per le cure dei suoi grandi Abati: il Fon tana, lo Squarcialupi, il Sangrino. Fulgido è dunque l'esempio di questa Abbazia, la cui travagliata esistenza esattamente si inquadra ' negli avvenimenti italici dei tempi passati, che varie volte depredata, abbattuta, deserta, sempre trovò la forza di risorgere aprendo volentieri nei suoi periodi di pace le sue porte ai sorrisi della sapienza e dell'arte. *** ' L'attuale disposizione dell' immenso edificio non deve differire molto da quella dei tempi del Sangrino che curò gran parte delle fabbriche. L'edificio nell' insieme arieggia il puro rinascimento, anche se non mancano tracce pur troppo rare di arte antece ... dente (ad esempio, una graziosissima finestra romano ... italica dell' Xl secolo) e vasti motivi di età posteriore (specie nella basilica, ad opera del Fansaga, 1640). Le purissime e austere linee bramantee delle grandiosi corti la cui imponente fuga vi colpisce fin dall'ingresso, ben si armonizzano con la solenne pace del luogo. " Pax " "Silentium " " Ora et labora '', i motti cui s'informa la Regola del Grande Fondatore, ricorrono dappertutto, or racchiusi tra le solenni linee delle massiccie sovraporte, or spazianti libere per le vaste pareti affrescate, nelle ime Stanze del Padre. Sulla vasta e grandiosa scalea del XVI secolo il Chiostro dei Benefattori risplende delle massose marmoree effigie regali, piene di forza e di bontà, ·che tutto intorno sorgono ad attestarci la gloriosa tradizione dello storico Cenobio. Tuttavia mal si accordano alla svelta e riposata linea della breve cisterna centrale quegli archi non troppo agili per le svelte colonne che li sorreggono. Entrando nella sontuosissima Basilica un mistico ardore che vien forse dagli accesi marmi policromi sembra astrarci per un attimo dal mondo; si è ora presi dalla sereni s si ma pace che spira dalle figure del Giordano e del Soli mene; or ci si arresta con l 'ani ma angosciata presso le plastiche figure del Medici e del Fieramosca, dal Sangallo e dal Merliano posate con estrema sensibilità su l' urne epigrafate ; . . or c1 s1 arresta atTOMBA DI S. BE.TEDEITO E CATTEDRALE DELL'ORGANO Coro, davanti al capolavoro del Coliccio o, nella preziosa Sacrestia, davanti alla bell 'opera di Mastro Zucca. E se scendendo nella Cripta, non hanno più eco nell'aanima le fredde e geometriche fìgure della scuola di Beu ... ron siccome forse una volta gli affreschi di Marco Pino da Siena (1557) e le volte sopraccariche di oro sembrano appiombarvi e stordirvi, tuttavia davanti alle tombe dei Santi le ginocchia non possono non piegarsi e la mente non può non esular in mistica estasi ol - tre i confini dell 'umana meditazione. ton1t1, nel superbo CRIPTA DI S. BE. ~EDETTO A. VITTO Bibliote a G·no Bia ca •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==