Vita Nova - anno II - n. 10 - ottobre 1926

.. LA BADIA. DI IvlO·NTECASSINO Volgeva l'anno 529 di C. quando l'umile Frate di ----------____,____,..,.--------~---:-:-----~,, Fermar li piedi e tenneroil cuor saldo -, nei quali l'amore e la pietà poterono più che l'orrore delle sciagure : ed ecco l'umile P etro-- nace (sècolo VI I I) risollevare, dopo lo scempio di Zotone, la face dell' Ordine e assopire in quel placido ardore gli odii di Rachis e le ambizioni di Carlomanno; Aligerno (949-986), forte e sapiente, aveva da • poco restaurate le rovine bagnate dai selvaggi semiti del sangue dei monaci, Norcia, travagliato reduce dalla soli-- tudine di Subiaco, ascendeva il monte che a Lui donava assieme ali' offerta del proprio figliuolo Placido la mu-- ni ficenza e la de-- vozione di un T er-- tullo, patrizio Cas-- s in ate. Il monte sperone ottundo de le Mainarde, si aderge grave e sol enne dal piano fertile del Liri ; su di esso la Badia, che quasi sembra sorregger e della sua sagoma quattrocenVEDUTA DELLA BADIA e già nei semplici tesca I' azzurrissima volta, tra il pupullare di viridi chiome protende l '·erta fronte al bacio del sole, che l'affascina del suo ardente palpito. Sulle rovine dei templi apollinei Benedetto elevava i primi edifici: due semplici chiesuole e una torre per dimora; modesta base veramente al grandioso edificio, che solo poteva essere gigantea opera di secoli, pur tra gli stupri delle armi e l 'ire della natura. Ben aveva letto il Padre Veggente gli spasimi del futuro che avrebbero agitato i suoi Figli e la sua Casa, che trovandosi per na-- t u r al e posizione quasi alle porte del Lazio ebbe specie nel Medio Evo tina importante funzio-- ne nelle relazioni . .. . tra papato e pr1nc1p1 meridionali, mentre . . . . per 1 suoi v1stos1 . tesori era spesso a- ... chiostri i monaci riadornavano dei bei fiori di minio i sacri libri, quando la dissolutezza di Mansone il solitario colle rendeva profano della rumorosa gioia del mondo. Nuova alba intanto sorgeva auspice del secolo d'oro cassinese; attorno a Desiderio (1058) i nomi sommi del te1npo (Alfano, Amato,\Guaiferio, Alberigo, ecc.) inghirlandavano di gloria il famoso archi ... cenobio ; il Tempio risorgeva fastoso delle stele di Bisanzio; Grimoaldo diacono ringentiliva i minii e ' i disegni; dalla soli- - ' I > - .. . ' . I ·I .'.. l ·. -.. iiiii~aiiiiiir.ii tudine claustrale la scrittura longobardo-cassi nes e, si spandeva nel mondo unica affermazione di civiltà nelle tenebre medioevali. Dall' XI secolo la gloriosa tradizione di Montecas- . . . sino muove 1 suoi primi luminosissimi passi, per affermarsi . ' . ancora p1u pienavida preda alle soldatesche e agli avventurieri. Tuttavia sempre vi furono dei Figli - che dentroai chiostri - CORTILE CENTRALE (disegno del Bramante) mente - sia pure oltre le tristi vicende delle armi di Guglielmo il Malo Biblioteca Gino Bianco ..

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