.. r UNIVERSITÀ FASCISTA \ .. poca ·momento se ne togli quella di scrivere le . « storie fiorentine ». La sua morte fu così annunziata ad un amico dal figlio Pietro : « Non posso far :di meno di piangere in dovervi dire come è morto il dì 22 di questo mese Nicolò nostro padrè di dolori di ventre, cagionati da un medicamento preso il dì 20. ·Lasciossi confessare le sua peccata da frate -Matteo che gli"ha tenuto compagnia fino a morte. Il padre nòstro ci ha lasciati in somma povertà come sapete.... 15 27. » ' Altri afferma che morì bestemmiando : blasphe• , mans evomuit improbum spiritum. Obbliato per · oltre due secoli risorse nella glori~ di · un. monumento in S. , Croce che porta la scritta pomposa : « Tanto nomini nullum par elo-, gium ». Pure il suo nome fu sempre un campo di battaglia. Il che basterebbe a significare che qualcosa di eternamente vivo deve pur splendere nella · sua opera e che l'odio e l'amore, che come due faci votive fedelmente gli sovrastano, sono generati .dalla diversa interpretazione di · quella che fu la sua teoria politica e la sua scienza storica. V edia~ole brevemente. L •ombra del medio evo non fu morte come a taluno è piaciuto affermare, per il popolo sovrano che aveva c'?nstituito le ·massime ùnità mondiali sotto la duplice insegna dei cesari e dei papi. In quell •ombra sfolgorano i lampi di una originalità che i barbari non· poterono aistruggere ma che anzi arricchirono di :vergini potenze, di leggende e di miti e maturarono i germi di nuove forme, giuridiche·, economiche, sociali che felicemente evolventesi dai comu~i alle signo- . . . . . . rie, a1 pr1nc1pat1,concorsero a creare _tanta parte di civiltà avenire. Ma sotto i principati la nostra · vita politica_ si arresta e si spegne. N-essuno d_i essi ha potuto farsi centro non pure unitario ma confederale per la legge meccanica che doveva sviluppare i caratten della futura fusione italica. - ., --- ,_ J.. I " - • • -• - ,., Al -col}trario, con la fondazione .dell'impero T ureo che respinge l'Italia d~l Bosforo all'Adriatico, -~o~~ gono in Europa· le grandi monarchie. Quasi per una suprema id~ale riyincita Colombo si lancia alla scoperta di un nuovo mondo e il rina~cimento · dispiega tutta la imcompaiabile varietà del genio italiano • che si fa cosmopolita in Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Il m~dio ·evo è, caduto. Ma che cosa davvero ha potuto sostituirsi ai grandi cieli di Dante e alla sua concezione teologico- . etica-? agli ordini feudali, comunali e cavallereschi ? ,,, Biblioteca Gino Bi CO al guelfismo-e al ghibellinismo che erano state le due idee centrali. di quell'età perigli~sa} ·In Firenze, l'idea repubblicana destinata. a perire come il primo tentativo dei· çiompi, fu piuttosto un prodotto della tradizione e della cultura anzichè espressione sentita e viva della . nuova borghesia arricchita nei commerci e nelle industrie e del popolo prostrato nell'ignoranza e nel servaggio. Se il concetto della libertà \di coscienza va penetrando e provoca in alto co~renti d'investigazione positiva della natura dell'uomo, in basso degenera in licenza. Come in ogni manifestazione del pensiero l'ideale e la forma da cui. nacquero insuperate ~r- . monie, così nella vita sotto le eleganze e il decoro esteriori si cela uno spirito · empio e beHardo, _vivido e gioioso, :indifferente e gaudente· che in qu~ll' arcadia letteraria· si affina e dissolve illustrando i suoi particolari aspetti della grandezza e della c~rruzione. T aie spirito m~ggiorniente si manifesta negli splendori delle corti, dove poeti, cortigiani e buffoni ostentano una varietà inesauribile· di creazioni imaginose, licenziose e idilliche. Regina del pensiero, l'Italia sembra disdegnare tutto quanto esula dal culto dell'arte ed affidare ad -essa unicamente la speranza della propria salvezza civile. L •orgoglio . di razza, il sentimento dèl diritto e quello di nazionalità sono scomparsi conte gli odi dei Buondelmonti e degli Uberti, dei Donati e dei Cerchi. I suoi. capitani, per quanto valorosi in campo, sono degli avventurieri, i soldati .dei mercenari,. -le vittorie effimere e irreparabili le sconfitte. L'atomismo regionale è policromo: Piemonte, Nizza e Savoia sotto· casa Savoia, vigile se~tinella fra i monti, destinata nei secoli. a farsi centro storico della unità italiana : la Lom- . . bardia, dopo "la fuga e l'inutile tentativo del Moro, si prepara a un vicereame fr_anceserapace e oltràggioso : il Veneto è ·sotto la repubblica di Venezia, dominatrice dalle lunghe scie verso f• oriente, ricca e cosmopolita : Genova, umiliatasi ai francesi prima, agli Sforza poi, in pred~ ·alle fazioni lotta~ti per la supremazia : Pisa sul limite di una morte senza gloria : Mantova sotto_il principato dei Goniaga e Ferràra sotto quello degli Estensi : Romagna, Ma~che, Umbria ,dominate~ fra convulsioni e miserie,. dalla ·chiesa: Roma da~ Pontefice ; Napoli e Sicilia dagli Aragona aspiranti ' a una corona italica. \ Queste le condizioni sul finire del quattro-. cento quando Carlo VIII, succeduto a LuigiXI,
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