Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

di vita hanno visto delle ferite gravissime nel corpo della Patr,ia, dei d,issensi che sembravano incolmabili, delle faziosità e dei movimenti autonomi che potevano mettere in serio pericolo il capolavoro del Risorgimento : ,I' unità italiana. Dal ·profondo della stirpe, senza insegnamenti esotici, nè tradizioni di partito millenarie, il popolo. italiano ha trovato le vie della sua salvezza e domani troverà le v,ie della sua potenza. 1 F eri te aperte, oggi, non ne esistono ; c'è solo lo spasimo di inquadrare dopo la nostra mentalità politica le nostre forz-e produttive. Poi, la salvezza nel divenire è assicurata tenendo fede ai ·principi altrettanto ,immortali del dovere, della disciplina, del lavoro e delle gerarchie. Lo Stato italiano si rafforza e, per la pri,ma vo'lta, dopo il 1870, si rafforza col consenso delle moltitudini. La Chiesa, che pure ebbe la responsabilità del dominio temporale, sa per conoscenza storica com.e per rafforzare lo Stato siano 'talvolta necessari argomenti persuasivi più che le .parole. Oggi che il ,Fascismo ha sanato le ferite, ha rafforzato lo Stato, ·quasi sembra logico chiudere la . ·questione roméllna. ·Pio Bondioli che si compiace della fine ingloriosa del liberalismo, diventa •ingiusto e quasi ingeneroso, ,quando ritiene questa fine dovuta ali' abilità dei cattolici e ali' atteggiamento astioso del libera·lismo contro la Chiesa. No ! Il li1beralismo c'hiude la sua partita perchè è finito il suo oiclo. D'altra parte l'atteggiamento da esso preso di fronte alla questione romana, in • NOI E GLI ALTRI mezzo a vicende politiche complesse e ritornanti, è stata forse uno dei suoi più lineari, più concreti e più dignitosi. Che, se vogliamo essere giusti, i cattolici nella vita nazionale, organizzati come partito hanno rappresentato parecchie f ormule equivoche, non certamente atte a chiarire -Ia situazione politica italiana. Dalla vecchia formula « nè eletti, nè el,ettori » si passò ad una pericolosa prova della democrazia crist,iana. Vi fu un compromesso di .bassa maniera col Patto GentiIoni ed infine un Partito popolare che ancor oggi ·si destreggia tra le sue affermazioni a destra di aver salvato nel 1919 l'Italia e la lvlonarchia e l'altra affermazione a sinistra di non aver pregiudiziali con nessun partito socialista pur. di combattere il Fascismo e 1 1 'ordine nuovo in Italia. La C·hiesa, col suo riserbo e col suo agnosticismo, non ha certamente aiutato a chiarire la situaz,ione italiana. Se oggi la nostra vita politica d-i popolo fiero di tradizioni millenarie, 'ha la sua linea definitiva di nobiltà e di insegnamento, questo è merito della razza più ohe della scuola. L'Italia ha finalmente i suoi fanatici. Noi conosciamo parecch,i atti di prodigalità compiuti dalla Chiesa . . . . verso naz1on1 pr1mogen1te o cattolicissime ecc. L'Italia non è meno cattdlica, ed i suoi figli, -per la loro fatica e per ·la loro devozione - • saremmo per dire per la loro povertà - non dovrebbero essere meno prediletti. Tuttavia, basta uno stormire di fronda o un qualsiasi congresso di uomini malinconioi (tutti coloro che han.no delle i.dee • iblioteca Gino 1anco 59 fisse sono d,ei malinconici) perchè -siano avanzate delle riserve e delle proteste di carattere religioso. È di cattivo gusto affermare che il F aicismo ha va'lorizzato il senso della spiritualità ed ha giovato alla Chiesa cattolica. Se ciò è vero ' . . - come e vero, - non s1 porta 1n discussione e tanto meno ~i accantona nell'attivo. Il F aiscismo non conosce I' opportunismo, La rinascita religiosa era un bisogno insopprimibile del popolo ,ita.Iiano. Il Fasoismo ha contri1 buito a questa rinascita ed ha fatto il suo dovere. Ha interpretato lo spirito della Nazione i111quieta.Oggi sta a.Ila Chiesa, che pure ha delle facoltà immense, a dare i segni tangibili d,i benevolenza alla Nazione che V1 ive la sua ora piena di ardore e di passione. A·bolire le Guarentigie ? No! Questa legge non la crediamo un monumento di sapienza, tuttavia è ba·luardo, un termine che non si può spostare senza garanzie preli- . . m1nar1. 111 Paese è già paci,ficato. La pacificazione invece fra i due poteri di Roma ha un lato formale ed uno sostanziale, entrambi di grande por- . tata. Come ,ita1 liani dobbiamo augurarci che il concordato avvenga e come cattolici dobbiamo •pregare il buon Dio ch,e illumini di alta sapienza coloro che dovrebbero compiere il g,esto « di importanza storica mond1ia1le ». Queste parole che sono ispirate evidente-mente dal Duce diradano parecchi equivoci dei molti avversarii del F aisc.ismo e anche delila nostra Rivista. RusT1cus

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==