I · Provvedimenti radicali. Scrivo queste r.ighe con l'animo ancora turbato. Ricordo il giovinetto alto, forte, dai bei capelli biondi, dall'occhio vivo e penetrante, che, quasi ogni mattina, soleva chiamare da1lla v1ia uno de' miei figliuoli per andare alla scuoda con lui : discorrevano lietamente, più che d,i lezioni, d.i sport ; rideva ali' uno e all 'alt.ro la vita. E rileggo la pagina triste, eh' è giunta ali mio bambino iermattina. Il bel giovin,etto biondo, dopo ,essere .rimasto molte ore a uno spettacolo di ci- . nematografo, quanrdo appena sullo schermo si era proiettata la figura di un pagliaccio, che uccideva ·a colpi di rivolte-Ila da creduta amante jnf edele, faceva scattare la piccola arma, aocuratamente avvollta in un fazzoletto per attutirne il rumor~. Era diciassettenne, studente di ginnasio, ricco, unico figliuolo. Apro il mio giornale : una donna di cinquant'anni, allla vigilia delle nozze con un sessantenne, si è tolta la vita : .è nella piccola città veneta il quarto suicidio in una settimana. Mi par di sentire l'eco di una str,idrula voce lontana, che, Jaggiù, n,ella città uniiv,ersitaria, si a!lza ogni , giorno sotto alla mia finestra: Il suicidio di due giovani amanti; lo stoico suicidio di stanotte : daille piccole case popolari escono donne e ragazzi e fanciulli e s' affolla~o intorno al giornalaio e leggono ad alta vo,ce e com·mentano. S'annunziasse pure Ja più lieta o la più grave vicenda d-ella Patria, non sarebbe ' COSI. E non so resistere a:ll'impulso d.i , unire ·la mia voce ad altre ben più autorevo1 li, di levarla da queste colonne che .sono aperte a chiunque· voglia discorrere •con sincerità di spirito di ogni più alto pro,blema di culltura e di vita. E grave problema è questo; poichè la diserBibli teca Gino ■ 1anco zione dalla vita, quando tutte le forz·e della Pal!ria devono tendere ali' opera gigante.se~ ~eHa ri~ostruzione, il disperd-ers1 d1 energie pr~- . ziose oggi, forse ,necessarie domani, il venir -meno del coragg,io, quando più oiccoire lottar,e e so1 ff-rire, è fatto profondamente triste. . . Poichè il male cresce ogni giorno, è urgente pensare al rimedio. Certo, a parer mio, il vero, il solo rimedio pienamente eflì1 cace verrà, quando l 'efficaoia di quel rinvigori,mento dei valori spirituali, a cui tende il Governo \Niazionale, si potrà sentire interamente, quando saranno cresciute le giovani generaziioni, alle quali ,fin dal'la scuola il maestro avrà .detto con la paro-la e con I'-esempio come la vita non è gioia, ma è dovere, com' eHa, conforme alla pro,fonda espressione manzoniana, << non. è già destinata ad essere un peso per molti e una festa •per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale .ognuno renderà conto ». Ma, fin che questa puova •educazione umana e cristiana non ·abbia dato ,i suoi frutti, fin che non sia cancellata in tutto l'azione funesta di un troppo lu~go ,periodo di gretto utilitarismo, di mortificazione di ogni più pura e disinteressata idealità, occorre che iSi provveda p·er altra via. . Fu g.ià osservato da più d'uno che la sanzione di a1 ltri tempi, che infliggeva una pena al su1icida, era ridevole e inadatta allo scopo, perchè · essa colpiva non chi avesse compiuto il delitto, ma ohi l'avesse solo te~tato, e i.nsomma puniva il suicida per .non esser riuscito nel suo ,intento fera1 le. Ma bene _possono essere efficaci altri due provvedi.menti, quando siano fermamente imposti e rigiidamente osservati .. Sia fatto divieto assoluto di qualsiasi onoranza funebre ai suicidi'. Può ben essere fra loro chi sia più infelice che reo, ,può ,essere che alcuno - ma forse in numero senza confronto minore che non si pensi - sia in tu!to irre~ponsa~i!e. M·a nell '01ra tragica è 1mpo,ss11b1le indugiar,si a distinguere I' u~ caso da:ll'altro : è perciò neoessar,10 che non sia am1 messa eccezione, mai. Potrà avvenire che in certe circo~ stanze la pietà .de,i famiiliari si studi di far apparire naturale una morte in realtà volontaria : un' indagine proi~onda in ~uesti casi _non è ~o,n~ veniente, ne necessaria, 1 po1che quello che ,importa non è punire i! suicida, il quale sfugge ad oign.1. sanzione umana, ma impedire ,il contagio. E questo dev'essere impedito anche per altra via. lo sono su questo punto più radicale che non sia forse alcun altro : vorrei che ai g,imnali fo,sse proi,bito assolutamente non solo di dare· qu,ei particdlari ampi e infiorati di una retorica da st·rapazzo, che sono fra gli incentivi più per-icolosi all ',imitazio-- ne, ma fin di dare la semplice notizia del suicidio. l,l parlarne è offendere e alcuna volta nel modo più atroce, i sentimenti p1iùdelicati del~ la famiglia nell'ora del dolore, è sopra tutto spargere un esempio, che ai deboli - e q'uanti sono deboli pur tra i forti nell'apparenza ! - può riu.scire funesto. Non si oppongano ,i dir.itti della cronaca: :la libertà della cronaca, come quella ,della stampa e della parola, è un feticcio, che il popolo italiano nella nuova sua vita deve risolutamente spezzare: non v'è libertà per gli spacciatori di droghe velenose. E ere-do,che po,che, nell'ora presente, siano più velenose di questa. G. B. PICOTTI L' educazione dei Balilla. Pare cihe in uno dei prossimi Consigli dei Ministri si vorrà provve,dere ali' educazione giovan,ile, e specialmente ali' educazione dei Ba-
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