eia mo1ltie valo•ro,si rap1preséntanti : dal Maine de Birar.n, che lo inaugura, al Bionde!, che lo conchiude. L'atteggiamento filosofico del Gra~ try è già, infatti, que1 Ho che assumeranno l '01 llé-Laprune e il B,londel : atteggiamento non più di avversione al mo,vimento deil pensiero moderno-, anzi di dichiarato favore. Costoro co•mpresero che ,la fede religiosa dev'essere frutto di persuasione interiore e di consap-evolezza intelligente: chè, soltanto così, è una fede degna deH 'uomo e di Dio. E però della Iìlc,sofia stessa si fecero uno strumento, di fede relig1io,sa: deUa filoso,fìa, s'intende, quale si offriva al lo-ro tempo, nel,l'àmbito della coiltura divulgata n-elle scuole laiche ; ond,e, naturalmente, i ,loro argomenti non si possono, ripetere oggi, poniamo, in con&onto con ila nostra filosofia. C,i vorrebbe un' ani~ ma religiosa come la loro, la qu.ale, riprendendo il loro atteggiamento fondamentale, dimostrasse di saper trarre un senso ,schiettamente religioso anche da,Ba nostra filosofia. Noi, invece, cerch,iarmo prevailentemente neHa nostra filoso,fia una risposta ad altri proiblemi di carattere storico, estetico, gnoseologico, mo.- ra1le. Poichè, in generale, siamo pochissimo relig,iosi. D'altra parte, bisogna c1 he anche · « gli altri », que1lli ,ch,e accusano quotidianamente ila nostra filosofia -di scarsezza ,di senso re'ligioso, anzi addir1ittura di irreligiosità, ricono.- scano che ,la loro fede è ben lontana dal,l 'es-ser come queUa, ad es., di un Gratry : la cui filosofia non è più quella scolastica, e ila cui apologetica è pervasa da un sentimento profondo della vita spirituale, oh' è tutt'altra cosa dall'aridità e forma1lità ,di coloro che 1identificano ]a religione con la dogmatica. *** L' argo,mento• invita il recensente a rompere il con,suetud,inario silen21iosu le co.;e proprie. D'altronde, è giusto che, chi tien ,dietro alle cose adtrui, ,non debba figurare mai come autore ? Di A. CARLINI, dunque, è uscito ,nella « Piccola Biblioteca Fi,loso,fica », da lui diretta, presso iii Laterza, il volumetto: .Ari- . RASSEGNE stotele: ll problema religioso, nel quale si dànno tradotti e commentati alcuni fra:rnmenti delle opere giovanili di Aristoti:l.e e il celebre libro Xli della lvletafìsica. I passi e le pagine pri,ncipali, in conchiusione, per lumeggiare, non soltanto il pensiero, ma anche il sentimento re1lig,ioso del grande di Stagira. Il quale è general 1 mente ritenuto meno religioso del suo maestro Platone ; ma a torto, come dimostrano i frammenti di quel ,periodo del pensiero aristotelico che fu dominato daill 'idea d'un fine 01ltremondano della vita e dal sentimento di devoz,ione verso la causa prima dell'ordine univer•sale. Più tardi, la riflessinoe critica venne sempre più elaborando la rappresentazione mitologica deUa div1inità e del suo rapporto con l 'anima •Umana, sino al punto di fornire ai seco1liventuri gli argomenti capitali per la dimo1 strazione dell '~sistenza di Dio, e di concepire il rapporto tra l 'uon10 e Dio come atto di vita del tutto interiore. L' esposizioine di questa tesi segue dopo, il testo aristotelico, quasi appendice ail:la fine del volumetto, ed è un rifacimento e ripensamento dello studio più amp,io apparso nel vOllumedi 5 critti filoso/i ci in onore di B. Varisco {Vallecohi, 1926). Riguarda, invecé, l'età ·moderna e il problema crit,ico della conoscenza il grosso vollume de1 l Trattato· su l'umana intelligenza, nel quale si dà tradotto per 'la pr.ima volta in italiano,, integralmente, il p,ri,mo 1 libro, Dell' Intelligenza, del Trattato su la natura umana d,i D. 1-IUME (« P. B. F.>> citata, del Laterza). Poche e sobrie note accompagnano il testo del fi,Ioso,of scozzese, che raggiunse in questa o,pera giovanile una pro.fondità di gran lunga ,sup•eriore a _quella de,He posteriori Ricerche su l'intelligenza umana, da cu•i partì, com'è noto, la critica Kantiana. In quest 'op,era giovanile, infatti, lo Hume po-- ne ,il problema de1 l1la conoscenza in tutto il suo rigore, ripigliandolo dal princi,pio primo di ogni esperienza conoscitiva: dall' atto stesso del percepire, colto nella sua ,istantanea attualità, e sufficiente, da ,solo, a da,r ragiolle di sè ibliotec Gin ·sianco • 51 e della propria esistenza. Ma, proprio perchè quest'atto non è sufficiente ad altro ohe a dar ragione d,i sè e d1ella propria esistenza, esso non può giustificare l'esistenza di un mondo di oggetti fuori di sè, n,è queHa di un ,soggetto come esistenza diversa da queHa dell'atto conoscitivo. Sì che si conchiude a uno scetticismo ràd,icaile in riguardo al mo•n.do oggettivo e al mondo sogg,ettivo, da cui partiva ,I' empiri 1smo dogmatico ,prekantiano. In realtà, l'atto conoscitivo, per quel carattere d'istantaneità in cui lo Hume fa consistere la ,sua attua1,ità, non dà, propriament•e, neppur . ragione di sè e della propria esit , , h' , . s enza : e CO,Sl' pere e COSI SI priesenta immediata.mente a11' autoèo- •scienza. Rifletterci su· è metterne in ,pericolo Ja spontaneità e trasf ormame il fluire lince,ssante in schemi e nozioni che ilo falsano. Bisogna viverlo, semplicemente. Ognuno corre col pensiero,, a questo punto, all'intuizionismo bergsoniano ; così come il ,principio attualistico fa pensare a una forte anticipazio,ne di oiò oh' è più caratteristico nell 'id,ealismo genti,Iiano. F atta ragione, s'intende, della di versità dei punti di vista in cui si . . muovo,no questi pensatori. Di oiò ,si discorre ampiamente ne'Uo ,studio, ·posto in fine rul volum1e, con il titolo: L'attualismo scettico di D. Hume, nel quale la dottrina del fìloso,fo scozzese è presentata nelle sue più $emplici linee, e ·messa in rapporto con il movimento del pensiero filosoifìco precedente e po,stelìÌ0 1 re. A. CARLINI ARTE Il Centenario di un grande artista e la prima Biennale Romagnola. In una ,piccoJa cittadina romagnola ebbe - cent'anni or sono - i natali un grande pittore italiano : Silvestro Lega. Il suo nome e la sua gloria fu mi·sconosciuta durante la sua vita ..
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