Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

tratta di vinti e noi come vincitori abbiamo d,iritto di pretendere dal mondo economico un altro trattamento ; in ,secondo 1luogo perchè la introduzione della valuta aurea, ptesso tali popoli è avvenuta, quando la loro carta moneta era caduta ad un valore praticamente• nullo e quindi iJ provvedimento del governo, c·he introduceva la valuta aurea, non forzava affatto i,l meccanismo . . . economico, ma veniva a sanzionare,. con un decreto, uno stato di fatto, che era noto a tutto iii mondo. Ora, date le nostre condizioni di insieme, non si può arrivare alla convertibilità reale della l,ira in oro, ma non è neppure 01 p•portuna la sua svalutazione definitiva, perchè .i,l valore della ,lira non è caduto a tal punto da togliere le speranze neHa possibilità deHa s1 ua, sia pure lenta, ma graduale rivailutazione. Perciò non v'era ne-ssun'altra linea d,i condotta realmente possibi 1 le, se non quel,la assunta coraggio•samente dal Governo, che affronta la battaglia per la salvezza e la r.ivaiiutazione della lira. T aile condotta corrisponde non solo a criteri •sani di economia, di politica, di opportunità so~iale, ma anche a cr,iteri di giustizia. Poichè la svalutazione definitiva della lira sarebbe vantaggio,sa soltanto ad alcuni ceti di cittad,ini e ne danneggerebbe a·ltri. Non ,è i,I caso qui di diffonderci a d,imostrare questo analiticamente, documentando attraverso a qual meccanismo si realizzerebbe taJ danno e tal vantaggio. Ma, obbi,ettano a:J.cuni, anche la inflazione è stata utide ad alooni e dannosa ad altri. Non è questa una buona ragione. Non si deve invocare il precedente di un male neces,sar.io, per giu•stifìcame un altro evitabile. A favore poi della decisione del Governo militano anche del1le ragioni tPsicologiche, che hanno la massima importanza in materia tanto delicata e sulle quaili è inutile insistere, tanto sono ovvie, per chi sia abituato ad osservare i fatti politici e sooia-li. GIACOMO DONATI RASSEGNE CRONACA FINANZIARIA La battaglia per la lira, della quale il Capo del Governo aveva dichiarato di assumere il comando, è ent.rata ne'lla sua fase decisiva. Sarebbe stato un non senso abbandonare la lira dopo aver dichia-rato d.i battersi per esisa: e ~-ebrevi signi,ficative parole pronunciate ·da Mussolini a Pesaro sono state precise e hanno confermato il propoi- . sito. La discussione più o meno utile tra inflazioni,sti e deflazionisti si è chiusa con una netta vittoria della tesi più logica che è que·lla deflazionistica. La tesi dell' aumento della circolazione, la meno << scientifica », diremo così, deJle tesi che possono sostenersi a proposito della valuta è -stata definitivamente battuta: Noi sia,mo più che mai convint,i che, se si voleva veramente salvare la lira e affermare il valore, corrispondente alle reali condizioni dell'economia italiana, non si poteva fare altrimenti. I provvedimenti del Gov,erno sono stati qiuind·i salutati col plau·so generale e col senso di una rinnovata fiducia. I provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri del 30 agosto consistono nelle seguenti disposizioni delle quali è facile comprendere l'importanza : Col primo settembre p. v. il Tesoro, a va'lere sulle p,roprie disponibilità in va1 lute i>regiate, trasf erisce alla Banca d' Italia novanta milioni di dollari, e eiioè la totalità del ricavo del prestito Morgan contratto in A,m.erica·nel novem•hre I 925 e, contro tale consegna di valute auree, la Banca d'Italia annulla il 1 suo credito d.i due miliard,i e mezzo derivante da circolazione per conto del'lo Stato, passando dette valute auree ad aumentare le proprie riserve. In tal modo la circo•- lazione bancaria per conto del 1 lo Stato che ammontava a 6 miliardi, 729 m1 ilioni e 500.000 lire a·l 3I lug,lio I 926, si riduce a 4 •rni,liardi, 229 milioni e 500.000 l1ire e ile riserve auree del.la Banca d'Italia Biblioteca Gino Bi neo 47 si accrescono d,i circa 455 milioni d,i lire-oro e così complessivamente ascenderanno a 2.400 milioni lireoro. Nel bilancio del Ministero delle Finanze sarà stanziata una somma annuale di almeno cinquecento milioni di lire per diminuire g-radatamente la circolazione bancaria per conto dello Stato a cominciare dal1 'eseroizio in cçnso e fino al pagamento del residuo debito. La circolazione di biglietti di Stato che complessivamente si elevava a-I 31 luglio I 926 a due miliardi e cento -miJionidi lire sarà ridotta di lire quattrocento milioni, ammontare dei biglietti di 25 lire che saranno ritirati ·dalla oircolazione ed annullati .senza sostituzione. I .residui biglietti; in tagli da 5 e IO lire, saranno 1pure -ritirati dalla oircolazione ,e sostituiti a cominciare dal mese di ottobre 1926 con monete d' arg~nto, da 5 e da J O lire. Per quanto si riferisce a,d altro provvedimento deli·berato pure dal Consigl,io dei ·Ministri del 30 agosto, l'eliminazione nei pro-ssimi tre mesi della sezione autonoma del Consorzio valori e sistemazione della relati va circolazione, il Ministro delle Finanze, premesso che lo Stato a suo tempo ha creduto di intervenire nell'interesse della coHettività nel noto dissesto della Banca Italiana di Sconto ed ,in quelJo successivo del Banco di Roma, ha notato• che s,i può ormai, p~r il lungo tempo trascorso dopo tali dissesti, valutare le perdite inerenti a ta1 le . intervento. L'esposizione globale della sezione autonoma si eleva ora a lire tre miliardi 400 1nil1ioni, ·.di c~i lire un ,miliardo 400 milioni sono rappresentati ormai da attività liquide (in ~buoni del Tesoro ordinari e poliennali) e 250 ·milioni d.i crediti liquid1i a scadenze rateali, · cosicchiè residua un d,ebito di lire I miliardo 750 milioni di 1 lire che ha per contropa-rt,ite tutte le attività ancora da realizzare e che si ritiene siano realizzabili. Le accennate· riserve di lire un miliardo 400 mi-· I ioni sono state cost,ituite con l 'accantonamento dell' aliquota deila tassa di circolazione dovuta agli

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