Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

, Ptiglio il volume qi GIACOBBE MANZONI: Lo Stato fascista ( 1924). È un progetto riordinativo deHo Stato italiano. Come è risolta la ' questione comunale ? Vi si pa11la con competenza e ,chiarezza di comunità elettorali che fanno capo al Comune. Non nego originalità e praticità alla ri.fo)rma: ma la baise è sempre quella : l 'ede- . zione. Si vive sempre nella concezione passata della delega dei poteri, della sovranità popola,re. N,el Po,deistà un principio oppo- . sto vige. Ma un princip,io ohe necessita di sviluppi nuovi : mi sembra ormai insupe-rabile i'l .biso•gnodi affermarlo in tutti gl,i istituti cojstituzionali ,· provvedendo, immediatamente, alla . sua attuazione. L'equivoco in cui ancora gran parte del nostro ordinamento statale si fonda deve essere abbattuto perchè, non divenga dannoso. GIANLUIGI MERCURI ECONOMIA POLITICA Noi abbiamo r,itenuto non conveniente il ritorno alila lira o,ro e ci siamo schierati per la valorizzazione graduale della lira. Abbiamo veduto co,n piacere che irl governo si ' . e messo nettamente e coragg,iosamente per questa strada e r-ecentemeitte a Pesaro il Presidente del Consiglio ha fatto ,delle dichia,razioni definitive, che tolgono le ultime speranze a quanti si erano fatti sosteni tori della svalutazione definitiva della lira carta, fissai.ndone il va,lore i,n oro. Ora dopo aver letto i-I lavoro di ATTILIO CABIATI: ll ritorno all'oro (1926- Mi1lano - Edizioni Corbaccio) siamo ancora e più cosoientemente dello stesso parere. Il lavoro -è veramente solido, largamente documentato, con riferiimenti alla situazione monetaria de.i maggiori stati e riichiami a,lle dottl'ine degli economisti più in voga. RASSEGNE . Ma se il volume è istruttivo neJ,la trattazione dei singoli punti della questione del ritorno ali' oro, non ci ha ,persuaso della bontà de11la tesi generale, per quanto si riferisce all' ltalia. Si tenga ben presente la l,imitaz.ione del nostro asserto, per quanto si riferisce all'Italia; limitazione imposta da,l fatto che un medesimo problema non può essere risolto cog.li stessi ed identici metocli i.I) paesi di versi, che si trovano in condizioni ,diverse. Un provved1imento che in un dato paese si è d,i,mo,stratoopportuno e convenien- ' . te puo essere 1noppor.tuno e non consigliabile in un altro paese, che s,itrova ,in cOIIld,izionpi olitiche, economiche e psicologiche profondamente d,iverse. Un provvedimento potrebbe in sede di teoria pura e · da un punto di vista rigidamente economico sembrare op:portuno ed invece non essere adottaibiJe :in pratica, in quella ·pratica sintetica, nella quale non si pongono e non si risolvono -problemi meramente economici, ma problemi c·he sono eco-. nomi ci, politici, sociali e, perchè no ? anche morali ad 'lln tempo ! Per queste rag.io-ni, la decisiio,ne de] governo di oppo-rsi assoluta·mente aiUa svalutazione definitiva della lira e di com·battere con tutte le forze per la sua rivalutazione graduale si presenta, nelle condizioni attuali, come decisione ott,ima, che tutti i cittadini debbono corroborare con tutte le loro forze, ciascuno nell 'am,bito della pro,pr,ia attività. Dicev,amo poc'anzi ohe la lettura del lavoro .del Calbiati oi ha rafforzato nel.la nostra opinione contraria al ritomo a•l1'ol ro, quantunqueil Cabiati, come appare dal titolo stesso del lavoro, sia uno strenuo, agguerrito e valo-roso sostenitore del ritorno integra1 le alla- circolazione aurea ,in tutti g.li stati· del mondo, ritorno che egli considera co1 me necessar.io, perchè ,si ,possa ri,sanare la circolazione mon,etaria, stabil,izoJ zare i cambi e procedere senza ,impaccio, alacremente, aUa ricostru- . . z,1one economica. Per il Cabiati il ritorno aU'oro deve essere non già .i,l punto dii arrivo, ma il pu.nto di partenza· per il .r:isanamento monetar,io ed econoBiblioteca Gino Bianco 45 mico. Seguiamolo un po' analiticamente nella sua dotta e vigorosa "' . trattazione. « Abbiamo così ideai.mente (in pratica la cosa è -più complessa) due·. tipi di circolazione: una, dh,e ,è l'ord,inaria, per gli scopi deltla vita economica dd paese; .I' altra, ]a quale rappresenta il prestito forzoso che 1 1 o Stato man mano emette per so·stenere le ord•inazioni e le spese eccezionali belliche » (pag.. 12, opeTa citata). 1,l secondo tipo di circolazione è quello eh-e conttibuisce di più ad a,lteraa-e i cam-bi e a dare instabilità a.Ila sìtuazione monetaria ed eco,no- . m,1ca. cc Finchè sussiste il libero scambio aureo, la moneta non si de- . . . . prezza tecnicamente 1n guisa notevole al disotto deJ punto dell'oro e quindi anche un forte indebitamento alll' estero nbn altera .pro- • fondaniente il cambio. Se invece il controUo aureo più ·non esi•ste, l'estero accetta la carta ,moneta del paese straniero come un qual,siasi titolo di debito non coperto ed il cui valore ,quindi 1dipende da1 Ma soli~ità deil ,paese emittente, te'Illllto colllto de1Ua massa degli· impegni pre,senti e previsti » 1(pag. 14). Di tale regime ·monetario con la emi~ione idi ,carta moneta si fa un vero e proprio prelevamento della ricc·hèzza. « Si può dunque ripetere per l'inflazione quanto gli economisti, dal Ricardo ~n •poi, hanno dimostrato stuidiàndo gli effetti d,el prestito o dell'imposta come mezzi per fro,nteggia-re le spese straordinarie : anche con l'emissione di carta moneta, l'incidenza di .questa Jarma di prelevamento della ricchezza col.- lettiva è immediata ed il peso dell'operazione viene subito e total- ' mente pagato da qualche categoria economica di cittadini (p. 18). Du,rante ,la guerra ,gli Stati belligeranti si diedero cura ohe gli industriali di guerria avessero le disponib1i,I.itàper acquistare le ma5se dì risparmio e trasf ormat1l 1 e nei ~apitali destinati ailla produzio•ne dei generi bellici. Perciò lo Stato aumentò i mezi;i a disposizione de1 compratori, aflìnchè acquistassero I • •

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