Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

' " 42 glio ha preso quattro decisioni tempestive, urgenti, ca1 pita,li: tre negative ed una positiva; ·sebbene tutte volte ad una realizzazione creatrice del.lo Stato fasci sta. Sono . state soppresse novantacinque sottoprefetture; è stata decisa la riduzione degili organici dei pubblici funzionari ; ,è stata disciplinata la materia deHe feste e dei festeggiamenti ; sono stati - fina1mente ! - concessi miglioramenti aUe pensioni ,dei maestri. Tranne quest'ultimo provvedimento, col quale ,s'è 'reso giustizia ad una benemerita e trascurata classe di educator,i, gli altri tre hanno un caratl:ere squisitamente fascista, s·piccatamente purificatore. Ognuno di essi, in altri tempi, sare.bbe ba~tato .per far scoppiare una rivoluzioncel,la. Come ? Si sopprimono tante sotto.prefetture? Si r,iducono -g.'limpiegati delilo Stato ? Si proibiscon le feste con discorsi, cortei e bandiere ? È eno,rme ! La sotroprefettura, creata dapprima come un organo di cootroUo e .di preparazio,ne elettorale, era diven'tata - e lo è ancora, dov'è r,imasta - una specie d,i gloria e di orgoglio paesano. Il sottoprefetto - inuti1le ,rappresentante dell 'au- " torità governativa - dava e dà la sensazione d'essere in una città, quando non e' è di meg,lio. Con che espressione di vanagloria si pronunzia in certe ,cittadine: qui c'è perfino il sottoprefetto ! Altro che ! Il vicario govemativo aumenta la dignità cle' provinciali. La bor,ia paesana è soddisfatta ! Il fascismo semplifica, -rende più snelli i rapporti statali, fa più agili gli ordinament,i politici, burocratici, amministrati vi. Conveniamone : c'è ancora molto da fare. C'è ancora moltissimo da semplificare. Nelile provincie s'ama la pompa, s'adora i! cerimoniale, si vive per la tronfia parata. C'è, ora, la proibizione dei festeggiamenti, d,elle cerimonie, delle inutili manif estaz,ioni · celebrati ve. Meno male ! Già il Partito aveva ammonito a smetterla con i cortei e i banchetti e le altre montature con musiche e gagliardetti : ora il Governo rincara la dose. Gli è che si vuol rendere ,più -sobria .la vita degl 'italiani iblioteca Gin • 1anco .. RASSEGNE moderni, si vuol purificare I' ambiente provinciale, per far convergere tutte ,le attività verso una feconda operosità produttrice. Le feste costano eccessivamente. In un bilancio d,i comune - grande o piccolo che sia - si son fin qui trovati sempre delle centinaia di migliaia di lire per festose parate ·celebrati ve, quando non si son trovate d-elle migliaia di lire per un' opera cittadina urgente. E si lamentan semp,re, poi, gli enti locali, d'essere iri disavanzo. Ancora ultimamente m'è apparsa sotto gli occhi una pubblicazione lussuosissima - tra le più r,icche, che abbia visto in questi ultimi tempi - che celebra i fasti di una ,cittadina, e I' o,pera del comune. Quanto sì sarà speso per que1Uapubblicazione ? O non si potevano devolvere, quelle ,migliaia e migliaia di ,}ire, in opere più utili ? È un esempio, questo, che non ·rientra nella legge: va bene. ·Ma è un sintomo. Oicco,rre esser •parchi, sobri, ·straordinariamente sem,plici. Lo Stato 1 dà l'esempio. In fondo, il provvedimento, che mira a r,idurre l'esercito degli impiegati, è ammonitore. La buroorazia si vuol rendere più agile, più spedita, 1 più c-elere, meno ,costosa e più utile. Problema angoscioso, questo della burocrazia ! Lo Stato dà stipendi ad oltre mezzo milione di cittadini : ·falange immensa di piccoli impiegat,i poveri, avviliti, sacrificati, nei qual,i la monotonia ,delJ.,umile lavoro ha spento tutte le fiamme e tutte -le iniziative ! Per il passato la corsa ali' im,piego era l'affanno ·delle classi piccolo-bo 1 rghesi ; era I' accaparram~nto elettorale sicuro. Il posto, posto! L',esercito s'è venuto ingrossando, così, ;iggravando l'erario, compl 1icando il meccanismo burocratico, avvilendo gl 'individui. Con gl 'impiegati io Stato ha cr~ato_ i suoi nemic~ : I~ psicologia dei p1cc~o-borghes1 •stipendiati al 27, 1 infatti, è terri.bi)mente acre e rodit11ice. ,Male porta male. Uno degli errori più grandi de.Il' Italia pref asci sta ,è stato proprio questo . av~r. cre?to, ~on un -esercito di pi eco li_ 1mp1e~at1, una c1 lasse di spostati e d1 poveri, che non hanno aspirato ad altro,, che ali' aumento di stipendio. Un bel 1g_iorno_lo_Stat~ s'è visto attorno, _con 1 volti d1sfatt1 dalila fame, questi timidi del·la vita, ch,e gli chiedevano pane e gl'inceppavano i movimenti. Occo 1 rre tagliar dalla radice ; stroncar da·lla base i,l ,male. Riduciamo gil'impiegati, chiudiamo ,le porte ai conçorsii, ai « posti » certi, agli accaparramenti a vita della fame con poco lavoro. La burocrazia va snellita, resa a tipo industria 1 le, sped,ita al massimo grado, da un lato ; dall 'altro ,bisogna che ,i giovani, usciti da1lle souole medie e dalle univer,sità, sentano la -gioia e ,i,lsacrificio della iniziativa, creando nuove forme d1 i .. attività, ,lasciando l'ubbia della « siste·mazione », per cercare nella fresca forza ,del,l'età e della educazione nuova iJ pungolo a fare, da loro, cose nuove, .utili ,insieme al pae-se e ad essi stessi. Il provvedimento per gl'impiegati è salutare: tra i più tipici fascisti. Serve a spronare ,le nuove generazioni, conti'lilbuisce alla formazione del nuovo carattere ; quello, che d,eve, nella volontà ad osare ed a perseverare, costruire la nuova forza naziona,le. *** Osare, , volere, perseverare ; audacemente, fermamente, sistematicamente : ecco gli aspetti del carattere del,l'ita1liano •nuovo. L'Italia ha sa,lutato Umberto Nobile, il costruttore, guidatore ed an,i1 matore del « Norge » - violatore del segreto polare - con un entusiasmo, che trascende i 1limiti dell'ammirazione e della riconoscenza : 1ha sal,utato un campione della gener,azione, ohe viene ; del.l'Italia fascista, che vuol figli, i qua,l,i accoppino al,Ia scienza l'ardire, aH'intuito lo studio, aHa volontà la fiamma della ,passione e de.li' amore. -Mussolini, presentando I' Eroe polare al popolo de,11' Urbe delirante, l'ha detto : ecco qui i,l simbo'lo d-el nuovo italiano ! Il fasoismo si conol,ude così : creatore, ol,tre tutti gl 'istituti. e le forme spiritual,i e credenze politiche, d,ell'uomo vero, dell'italiano puro. CARLO CURCIO

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