di rigore, iniziative, provvedimenti li~itativi. Apparentemente compie, nei riguardi dei oittadini, opera negativa. D'altro lato, nei cittadini si risveglia il senso d-el dovere, la coscienza della patria, la vo,lontà di soffrire ed offr,ire. I due atti, in fondo, sono un atto solo; ·si completano e si aiutano vicendevolm,ente. La legge non è senza volontà di accettarla; e non è la legge, che crea la volontà de' singoli, ma, quasi, questa che crea quella. Quanto dire ·che in quest'ora anrCOll'a- in quest'ora più che mai - si esperimenta la saldezza del re- . gime, la v,igile e spontanea adesione del paese ad uria forma politica, c-he, partita da una rivoluzione, ha realizzato un perfetto Stato. *** . Stato e individuo, nel f ascis1no, hanno assunto una relazione nuova, che caratterizza la potenza realistica della rivoluzione creatr,ice, che s'è compiuta. Di contro alla rivoluzione liberale e democratica, che ha proclamato, nel secolo XVIII, i diritti dell'uomo, reagendo all'assolutismo monarc1 hico 6 feudale, la rivoluzione fasci sta ha po•sto •saldamente sul terreno concreto dei rapporti sociali i doveri dei cittadini di fronte ai diritti dello Stato ; pur dando ai primi tanti diritt,i ed al secondo tanti doveri, da non tornare addietro di due secoli. Tutt'altro, anzi: il fa- • I scismo ha posto le basi alla nuova costruzione politica, che sarà ,il tipo ideaJle degli Stati futuri. La storia cammina. Le vecchie formule sono superate. Il discorso, ormai, può perfino sembrare vecchio, dopo che se .n'è detto già, .fin qui, abbastanza: ma vale la pena di r•ipig1liarlo. È l'ora ·propizia, perchè alle prove torna utile rifarsi a!Mateoria. Lo Stato fascista è lo . Stato nuovo, lo Stato diremmo, qua- : .si, del futuro. Mussolini, eh' è, oltre tutto, anche un teorico (fra tutti, il miglior teorico del fascismo), con . . . uno sp1r1to acre e tempestivo, recentemente ha voluto chiarir questo concetto agli american•i democratici, in una occasione degna : il 4 agosto, ricorrendo l'anniversario della ,proclamazione dei diritti dell'uomo; i ibliotec Gin Bi RASSEGNE giornali americani han pubblicato una sua intervista ch,iarificatrice e ··f ondamentatle. Lo Stato fasci sta è lo Stato moderno. ,Qui parliamo in linea del tutto teorica, trala-sciando le numero•se esem·plificazioni, che ci verre,bbe di notare in questo momento ·di travaglio, ,in cui si dibattono gli Stati moderni, •rosi dal tarlo deHa democrazia. Il fascismo ha posto sostanzialmente -le basi de1 lla nuova costruzione politica, che prende il posto di quella che, do,po la rivoluzione francese, è stata solidificata negl 'istituti politici del secolo sco,rso. Il mondo moderno ha creato, ,insieme a molteplici esigenze, una immen•sa mo1·edi rapporti economici che hanno ,sos,tanz.,iailmentesco,s,so la com•pagine del vecchio stato liberale. Lo Stato libera.le diceva ai cittadini : fate quel che vo·letè ; io andrò dove vorrete. Nel più sfrenato agnosticismo, in fondo-, esso finiva per diventare sociaJista o repubblicano o - magari - assoJutista : minando la sua esistenza ogni giomo. Questo è stato po1 ssibile fino a quando la rinno,vata coscienza di classe non s'è scossa. A vaste organizzazioni cla,ssiste costituite, cihe • può opporre lo Stato liberale ? La polizia ? È assurdo ! I nemici sono stati covati nel grembo stesso del vecchio Stato : e s'è verificato ogn1i giorno il parricidio. Ora, deHe due una : ·o rinunziare a.Ile 01 rganìzzazioni di difesa economica - che 1 il liberalismo, premuto dalle masse oppresse, ha allevate - ; o lasciarsi vincere da esse. Quest' è il dilemma de1HoStato ,libe.rale : d.ile-mma angoscioso, che lo rende virtualmente finito. La concezione fasoista, invece, supera ed annulla il dilem,ma. Mussolini, nell' intervista aUa stampa americana, ha ca1atterizzato, in due f.rasi la pregiudizia,le e da ,menta1lità delle due forme politiche. « Libertà o morte n, -ha detto il Capo, era una bella frase ; ma « cooperazione o miseria » è una frase molto più giusta. Si tratta, in fondo, di difendere l'esistenza del mondo mode,rno, la vita de' singoli. A,l posto de,IJa lotta, che era ineluttabile, tra e 41 Stato e individuo,, il fascismo ha sostituito la collaborazione, la cooperazione efficace, entro lo Stato, in confini, cioè, vagliabili e precisi. Lo Stato si corrobora ,dell 'assistenza de' suoi affiliati ; permette lo sviluppo del,le singoile Jibertà, traendone maggiore forza. In Italia s'è realizzato appieno jl sistema. La teoria diventa pratica ogni giorno di più. Inaugurando• il Ministero delile. COl"porazioni, che rappresenta la prima reale, e~ettiva innovazione nel,lo Stato deHe forze produttive del paese organizzate, Mussolini ha tenuto, ancora una volta a metter la teoria accanto ali' esperienza v,iva. IJ Ministero• è I' o,rgano dello Stato, che controlila le organizzazioni di categorie, le disciplina, ·le vigila. Lo Stato s'è impadronito, così, del movimento organizzativo, che è la più grande conquista delle classi lavoratrici dei tempi moderni, ma eh' è pure stato i,l .più grande fomite di disordini e di lotte. Abituati, ormai, come siamo, ad assistere ogni giorno a grand.i avvenimenti politici e so1 ciali, non abbiam notato nessuno, forse, che co,n l'inaugurazione del dicastero delle Coq>orazioni si concludeva, tutto un cidlo di lotte, di rivendicazioni, di aspirazioni fallaci. Da quel giorno -lo Stato ha esteso il suo contro1llo su tutte le categorie, le ha avocate ailila,sua oora, .le ha . chiamate a collaborare nel:la diuturna fatica ; da quel giorno· lo ·Stato italiano 1 ha definitivamente seppellito lo Stato liberale, ,in u,na organizza~ione libera e fo,rte. Iniziando la nuo,va grande esperienza, che .sarà lume al mondo e alla storia. *** « I nostri successi sono positivi: noi alf.rontiamo e risolv,iamo quoti- · dianamente i p,roblemi, senza lasciarli per il domani >). Così ,ha detto ancora Musso1 lini nell'intervista aU'UnitedPress. Anche qui la p,ratica recente •corrobora I' enuncia- . z1one. . S'è accennato a.Ila sessione del Consiglio dei M,inistri. Ebbene, oltre ai provvedimenti per la battaglia dell'economia nazionale, il ConsiI I ' •
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