38 DANTE MANETTI che ora sono poderosi. E orto e giardino coi fiori pi_ù delicat,i. - Morendo raccomandò alla consorte che erigesse una fontana per alimentare un laghetto nel_mezzo del prato; lo aveva vagheggiato da tempo, ma 11male non gli consentiva di reailizzare il suo pro,gett~. ~ Morì sereno, quasi felice. - Alla mogl,~e piangente r.ivolg·eva parole ~i •~onforto: << ~on p1~nge,re, Maria, non piangere - 1ns1steva__,_ v~d1 che I? sono tranquillo e dirò •pure lieto; muoio f ehce ; voglio che tu ne sia convinta )). E poichè le sue ,parole non producevano l'effetto desiderato, mormorava: « Dio 1 buono, in che m0Q.o te ne potrò render certa? Sappi .che ~opar-di nel Consalvo dice che due cose ·belle ha Ili mondo: }\more e Morte ; a1 ll 'una il ciel mi guida sul fiore dell 'eth ; neill'altra assai fortunato mi tengo ». IV. Aveva tradotto le Georgiche e l'Epitalamio, ma non pensava di dare alle ,stampe .per il pu,b'blico. - Solo aveva incaricata la moglie di pubblicare quella traduzione dopo la sua ·morte con la seguènte avvertenza scritta di suo pugno il giorno prima di spegnersi : « Il traduttore fu impedito dalla morte di correggerlo ». Ma il pubblico aveva già gustato un saggio: ed era stato .per d'appunto. il Carduc':i a commett_er:e... I' ~ndiscrezione, come ricordava Giuseppe Albi.n1. Amico del Nardozzi, il Maremmano si recava ogni tanto nella villa detta « I Palazzi » ed •era a conoscenza del lavoro e lo voUe leggere. Il suo giudizio l'espresse accompagnando quel sagg,io della !Iaduzio~e a!la « Dome~ic~ del Fracassa » così : cc Il signor Antonio N ardozz1 m1 mandò a leggere e, diceva e~li, da co~egger~ n~ll~ prove di stampa una sua vers1~ne metrica. dei P!1m1 due l,ibri delle Georgiche, ed 10 senza ch1edergJ1ene licenza, .dò un saggio d 1 ei suoi versi alla cc Domenica del Fracassa ». cc Il Nardozzi è degli uomini di caldo ingegno, di squisita coltura, di onesto e mod~sto ani~o,. ~e rimangono ancora a!la. Rom~gn~, non ,1ns~va~1':lut1, che ~h~ ne dicano certi. giornali, ne dalle ab1tud1n1 poco soc1al1 dei sooialisti nè dalle smoderatezze dei moderati. - E deHa scuola vecchia R?magnola conserva le tradi- . . b le quali cong·iunge e conte,mpera alle no- z1on1 uone, . . 1. Shak "t' b ne - Traduce ,da V1rg1 10 e espe~re, e v1 a uo . · · h i saggi dell~ su~ ~raduzioni stampa m po~ _ecopi~ pe~ ' ,1 1 amici • e come non ,ha amb1z1one d1 cat se e per g , ' d. d. · od tedre ,e di Gazzette, non fa il han 1 1~ore 1 scienze_ arte nuova, così traduce, a parer mio, bene, particolarmente da Virgilio. cc Le Georgiche, invece di spaventare con 1~ perfezioni loro, attrassero ognora ed attraggono t~ttay1~ a~la prova i traduttorii !t~lian~: segno del buo~ g1ud1z10 •~- sieme e della facilità d1le~tantesc~ <:he _c1 so~o ~red1tarie. Questo secolo ne d1-~ ':ers1on1 ~• ogni g~1sa _e forma : in esametri del Grassi : 1n t,erz&r,1!11adel B10,nd1, in ottava rima del Combi : le due ultime se non la serena quiete e la pl~stica mo!lezza e la, varietà int_eriore .musicale e colorita e pass1onata dall esametro v1rgi,l,iano, ritraggono molto delle .virtù c_he i .~t~ del ~ Rinascimento lasciarono aderenti a quei belliss1m1 metri. In endecasillabi sciolti fu lodata da non pochi la ve,rsione dell 'Arici, ma l'oro d,i Virgilio isbiadisce e accieca nel meccanico classicismo di quel perpetuo raccozzatore sia del Parini e del .Monti, sia del Foscolo e de.I Manzoni - che pur scrisse le fonti, - di quel buon Arioi che più di una volta non intende o mostra di non intendere il suo autore. -Piacque a molti più quella dello Strocchi, ma il /acetum che le Camene della villa arrisero a Virgilio secondo il detto dell,' amico suo, irrigidisce •e par quasi ,stecchito nell'autorità dma e ambiziosa del dantismo; i,l qu·ale pur fu traduttore mirabile di Callimaco: più bello, mi sia lecito d,i~re, nelJ,e terzine del romagnolo ch,e negli esametri alessandrini. e< Il Nardozzi crebbe dell'ammirazione del Monti e dello Strocchi e poi anche del Foscolo, dal quale apprese, parmi, quel,la flessuosità m,elodica e sfumata onde più fantastica 1 e affettuosa spira la immagine. Ma la sincerità della elocuzione deve a Dante e ali' Ariosto, e aH'anima sua buona il sentimento profondo delJa poesia virg,iliana >>. Un giudizio d,efinitivo, ques~o, che mi esime da qualsiasi elogio di quella forte tempra di romagnolo e di italiano. DANTE MANETTI Desiderando acquista,:e ARTICOLI PER REGALO di novità e buon gusto, in argento, argentone ecc. per qualsiasi occasione e A PREZZI CONVENIENTISSllvll, recandosi nel negozio: • Biblio eca Gin LA CA.SA ELEGANTE Via Ugo Bassi. 21 - BOLOGNA. si è sicuri di rùnanere soddisfattissimi e la Ditta potrà contare su di un nuovo cliente. ' Bianco
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