I I LA CANTORIA DI GIOVANNI NELLA PRIMAZIALE PISANA 31 sostegno. La discussione veniva in tal modo riaccesa, e resa quindi pacifica dai documenti e dagli argomenti prodotti dal Puntoni che fra il 1901 e il 1904, pubblicò altri studi per i quali fu chiamato dal Municipio a far parte della Deputazione dell' Opera della Primaziale, ricostituitasi nel 1921 sotto la presidenza dell'Operaio Comm. Fascetti. Il Puntoni, nella seduta del 17 febbraio 1922, riproponeva un ordine del giorno che, approvato, e presentato al Sindaco, fu il principio della fine di tante vicende. Infatti, il 25 ottobre 1923 fu posta nel Duomo la prima pietra davanti l'altare di S. Guido, data l' impossibilità di ricostruire il Pergamo nel luogo . or1g1nar10. l\.1a, essendo tuttora in contestazione la forma dei sostegni, nei Cantieri dell' Opera, si fece una prova allo scopo di trarne conclusioni estetiche e armoniche d'insieme. Questi lavori furono guidati di persona da Peleo Bacci. Dopo un anno, compiuta· la prova ricostruttiva, le due commissioni decisero fede assoluta alla descrizione piu prossima ali' epoca del disfacimento ; ossia a quella lasciata dal Roncioni, sancita all'una- . . \ n1m1ta. Il Pergamo, dalla forma - come abbiamo già detto - ottagona, s' innalza da una base marmorea, Gli studi per le cornici : i.E CORNICI DI T. SARROCCHI circolare, nella cui gola scavata corre la inscrizione che comincia « circuit hic amnes ... ))_ Da questa base s' innalzano gli undici sostegni: due colonne (donate dal Governo Nazionale di Benito l\t1ussolini) l'una di granito rosso, l'altra di granito grigio, provenienti dall' Opificio delle pietre dure di Firenze; hanno basi quadrate e capitelli eseguiti con i calchi del pulpito dello stesso Giovanni, a Pistoia. A sinistra e a destra, altre due colonne originali: una di porfido e una broccatello, poggianti sul dorso di due leoni (marzocchi) ruggenti che tengono fra le zampe anteriori, l'uno una cerbiatta, l'altro un pie ... colo cavallo. Queste colonne posseggono magnifici capitelli . . l\ destra si est olle la statua di S. Michele fra le cui ali sorge il carciofo che sorregge il capitello. La statua riposa sopra un plinto sul quale sono scolpite deliziose foglie di acanto (ricomposte pazientemente dal Pagliaghi sul motivo stesso della base del sostegno centrale); a sua volta il plinto poggia sopra una colonnetta a sezione quadrata, ornata da sei fioroni inci'si nel marmo. Di fronte, si leva l' Ercole tra i leoni, con la clava nella mano sinistra; e, nella destra e ai piedi, dei leoni ; ha sulle spalle la pelle di un leone da lui ucciso, mentre il carciofo è formato da un altro leoncino. La base di questo gruppo, differisce da quella GLI SPECCHI DEGLI ELETTI E DEI REPROBI E IL CRISTO GIUDICE del S. Michele, soltanto nei motivi ornamentali. Biblioteca Gino Bianco
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