Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

L' EMIGRAZIONE AGRICOLA DEGLI ITALIANI IN FRANCIA 27 continuano l'assistenza religiosa e civile tutta in ita-- liano recandosi a visitare le singole colonie, per quanto distanti e disperse. Si aggiunga 1 'Associa-- zione Combattenti Italiani di T alosa; la Società di Mutuo Soccorso fra Italiani a Nérac, il Patronato di Emigranti Italiani di T alosa ed altre, riunite spesso in Federazioni con raggio d'azione assai esteso. I consoli italiani sorvegliano, il Govemo nazionaJle sovvenziona, dei funzionari ispezionano e i nuclei si vanno rinforzando ,per l'incremento di artieri italiani a servizio dei loro compatriotti, come fabbri ferrai, legnaiuoli, muratori, .nonchè negozianti ad Agen, Nérac, Lectoure ecc.; mentre l'elemento colto è rappresentato da avvocati e sacerdoti italiani, per cui numerosi sono anche i giornali italiani che si leggono in queste regioni, ·massime il Corriere della Sera fra le persone colte e la Patria fra i contadini. In-fine l'Istituto Nazionale ,di Credito ha istal-- lato succursali ad A1 uch, Agen, Tolosa per acco-rdare anticipi ai coloni italiani e raccogliere i loro risparmi, che vengono spesso inviat~ in Italia. L'assimilazione quindi dell' italiano, teorica-- mente facile per somiglianza di carattere, di costu,mi, di abitudini agricole col colono francese del sud, a differenza delle altre nazionalità, è difficoltata ·da tutte queste nostre previdenze statali o sus-- sidiarie. Nel sud-iest, dove l'immigrazione non era organizzata, l'assimilazione prima della guerra av-- venivia· rapidamente, sopr,atutto per effetto della scuola pubblica, cosicchè nel 191 5 molti coloni si arruolavano nell'esercito francese, e anche oggi i loro .figli fanno il servizio militar,e in Francia, ciò che per alcuni scrittori, che se ne rallegrano, sarebbe segno di accettata nazionalirtà francese. Ma la naturalizzazione d' italiani molto numerosa prima della guerra (35 %), nel dopo guerra, coli' accresciuto spirito nazionale, spesso in contrasto con quello francese, per l'accresciuto numero e l'associarsi di nostri connazionali, è .andata anc:he qui ra-- pidamente diminuendo, ,tanto che al,I.e Bocche del Rodano, dove gli italiani rappresentano l' 86 % dell'elemento straniero, essi non dànno ora che il 1 O '% dei naturalizzati. Per nostra fortuna ancor ,più difficile riesce la cosa nel sud-ovest, dove gli italiani formano gruppi omogenei e da -poco trapiantati dalla madre patria, · verso la quale vanno t1 utti i rim·pianti e ,le nostalgie tenute accese da1 lle opere ed associazioni di assistenza italiana. Pur,troppo i tentativi fatti per creare delle scuole italiane private, nei centri di maggiori aggruppamenti d 'italiani, non sono riusci,ti, per difficoltà finanziarie e per la dispersione di questi nuclei di coloni; e il Governo francese si è sempre opposto finora alla ,creazione di corsi ag·gregati d' italiano nel,le scuole pubblic·he per i nostri connazionali. Si comprende quindi come i buo·ni francesi si preoccupino di questa immigrazione straniera, e specie del 1 l 'italiana, che del resto si riconosce pref eribile a q·ualunque altra da molti .punti di vista. lnf atti se non si ipossono negare i felici risultati di questa colonizzazione che ha ripopolato terre disa- - bitate, che ha già fatto rialzare di circa un migliaio di franchi il valore per ettaro 1delle terre coltivabili del sud--ovest, che apporta ad una Francia spopolata energie nuove, fattive~ intellig•enti; si vorrebbe che queste portassero non solo un contributo economico sociale, alla F-rancia agricola, ma a·nche un afflusso di· sangue e di anima alla causa francese. La resistenza dei nostri coloni alla natura,lizzazione, anzi, come disse M,ussolini, il costituirsi di centri di italianità coscienti e compatti per l' espansione morale ed economica de.Ila patria i,tailiana al-- I' estero rende inviso il moltiplicarsi di acquisti di terre da pa·rte nostra, t,enen,dosi nella formazione di questi gruppi, focolari possibili d 'irr-ed,entismo italiano. ·Così, da alcun tempo a questa parte, si grida, forse esagerando, contro l'attentato alla purità delin. razza francese, contro i risparmi ricavati dal lavoro di terre francesi che emigrano ali' estero, contro as-- sociazioni ed assistenza ,di stranieri sul suolo fran--- cese, contro una politica straniera in casa d'altri. Anch-e scrittori di grande equanimità, come il Manco, do,mandano al Governo francese che s'impedisca agli italiani di aggru.pparsi in centri chiusi e di associarsi fra loro ; giacchè al di sopra della legge dell'ospitalità, stanno le necessità d'or!dine nazìonale e sociale : la Francia vuole non solo· delle braccia da paesi sovrapopolati come il nostro ma anche soldati .per la difesa, che la sterilità dei suoi fig'li non Je può garantire. Si reclamano frattanto disposizioni chie proteggano le 1proprietà francesi con,tro l'accaparramento stranie-ro, e in questi giorni V•enne approvata una legge per impedire che gli immigrati, entrati con un contratto di lavoro, possano scioglierlo prima di un anno. E ciò per i,mpedire la concorrenza e il • •

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