• 26 ANTONIO R. TONIOLO In seguito a q·u-estoflusso di affittuari e mezzadri, vennero dei capitalisti italiani ad acquistare a poco prezzo terre fertili ma abban·donate, che affittarono poi o rivenderono in lotti a famiglie italiane; inoltre piccoli proprietari del Trentino, del Veneto e del Piemonte, ch,e non trovavano da ingrandire i loro possessi nell'Alta Italia sovrapopolaita, vendettero quanto avevano in patria e vennero ad acquistare terre nel sud-ovest· della Francia, dove con 30 o 40. 000 lire. - va,lore dei 4 o 5 ettari venduti, - comprarono da 40 a 50 ettari, su cui insediare le loro nu,merose famiglie. Ciò portò -su 1 bito ad un aumento del valore delle terre da 800 a 1 000 franchi all'ettaro ; ma le speculazioni che n·e derivarono,' le difficoltà ,poste dal Gov•erno italiano a che gli ag.ricoltori francesi scegliessero loro nominativamente ,gli elementi agricoli più attivi e sani, depauperando le nostre caimpagne e facendo u.na selezione tutta a nostro danno, le restrizioni relative alle condizioni ,di affittanza, contratto e perdita di cittadinanza, da noi imposta, ha fatto rallentare -in questi ulti,mi tempi la richiesta di mano d'opera italiana; richiesta che cerca idi rivolgersi ora verso gli spagn·uoli e i franco-canaidiani. Gli scrittori francesi sembrano per il mom·ento lieti di questa stasi e qell 'afflusso di altre nazionalità sul suolo francese, preoccupaiti come sono del farmarsi di gr~ppi troppo importanti d' italiani ; pur riconoscen·do che nessun altro popolo ha le virtù del colonizzatore agricolo quanto l'italiano. ·Gli elementi ,di questa nuova colonizzazione provengono quasi esclusivamente dal Veneto, Trentino, Lombardia, Piemontè, .Emilia e Toscana. Attivi, robusti, int-e·ligenti essi si adattano molto presto all'ambiente; religiosi e ,morali, si nutrono frugalmente di erbaggi, non abu,sano nè di carne, nè di vino, al confronto dei coloni francesi, belgi e syizz,eri, •per cui ben presto ·possono raggranellare le loro economie ·ch•espediscono in patria. Lavoratori in•defessi conoscono molto bene le culture del mezzogiorno della ,f.rancia e fanno rinascere in ·Guascogna 1 la sericultura già abbandonata ·da secoli. È quindi una attività ,di ,primo •ordine, che noi abbiamo impor,tato in regioni completamente abban,donate, e gli scrittori francesi ne riconoscono, bontà loro, tutto il valore economi•co e sociale solo preoccupati dell'avvenire nazionale di queste terre francesi. lnf atti ,mentre .I' elemento italiano venuto fin da'}... Biblioteca Gino • 1anco , · l'anteguerra nel sud-est ~ella _F r~ncia si è -larg~- mente fuso colla popolazione 1n,d1gena, per somiglianza di carattere, di costumi e an~he di l~ngua; in Guascogna, r italiano, -~a :poco am_vato, SI mantiene estraneo fra popolaz1om che egh no~ conos<:e e col'le quali i contatti s~no ~co f.~eque?.t1e brevi, per la scarsità degli ab1tant1 stessi e 1 1sola~ento _dei poderi in cui si trova. ,Per questo, pur r1conosc·endo che per merito dei coloni italiani il grano . ricomincia a biondeggiare, dove non erano rimaste che delle ,b.rughiere, e ohe non vi è .possibilità di urti di concorrenza economica su terre completaJJ1ente vuote di agricoltori, tuttavia il nazionalismo francese è ferito per questa cc invasione del suolo sacro » ; e non mancano le recriminazioni, i sospetti, ,., le gelosie, che contri1 buiscono .a tenere per ora a distanza i nuovi elementi immigrati dai ·pochi indigeni ri,masti ;. ciò che favorisce più che mai il sorgere e m.antenersi di nuclei compatti e isolati di naziònalità ita,liana. Nel sud-est, come dicemmo, purtroppo tale fe ... nomeno non si manif.esèa invece in larga scala. Coloni arrivati già da molti decenni, individual•mente; antichi operai agricoli, che conosèevano già la lingua francese si <lasciarono francesizzare del tutto, dispersi come si trovano fra una popolazione indigena nu-merosissima. Nel dopo guerra il sentimento nazionale italiano -si è risvegliato anche qui e si hanno tentativi di associazioni italiane per mantenere ,vivi i contatti f1a connàzionali che pure, in alcuni di•partimenti, rappresentano ben il 31 % della popolazione totale, come nelle Alpi Marittime, o il 17 %, come nelle ,Bocche del rRodano. Tuttavia la concorrenza economica, assai viva su queste terre a folta popolazione, li fa sospettosi .anche verso i loro compatriotti ,di cui n1on desid 1 erano di solito l 'ìncremento. Ben diverso è il caso nelle provincie del sudov,est dove estesi domini contigui furono acquistati tutti da italiani, arrivati con famiglie nu·merosissime dagli stessi paesi, che vivono in intimità entro nuclei c.hìusi fra loro conservando lingua, costu·mi e ~ratiche :e>Iigiose della madre patria. Gli scritt~n fran_ces1non esitano a dichiarare questa formazione _di nuclei _italiani, un vero pericolo per ~la F :anc1_a; tanto più che qui sono sostenuti da opere d1 assistenza nostre. Fra queste massime l'Opera Bonomelli di assistenzaagli Italiani Emigrati che conta 20 segretariati in Francia, i cui cappellani
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