Vita Nova - anno II - n. 9 - settembre 1926

CON GLI STUDENTI ITALIANI NEL BELGIO 23 e di esteta, ha scritto su « Bruges-la-Morte ». Non come una città morta appare, ma .come un gaio ed animato centro di provincia. Un buon sole - la fortuna ci assiste fino ali' ultimo ! - ne allieta le vie e la vastissima Grand' Piace, che è assai affollata perchè oggi é sabato santo e giorno di mercato, ed intorno alle tende dei venditori si muove e si accalca la popolazione, allegra ed animata. Se non mancassero i caratteristici richiami, lunghi e modulati, dei nostri venditori, ci si potrebbe credere in Italia. Su un lato della p; azza s'erge, solitario gigante, il Beffroi, la torre d1 città, così stranamente simile a qualche campanile italiano per la forma ottagona e la terminazione orizzontale. Esso saluta· al di sopra delle case rosse e basse le moli dei campanili di Nostra Donna e di San Salvatore, che dànno la tipica fisionomia a Bruges e ne rammentano l'antica prosperità, per sempre inghiottita dalle sabbie tenaci della costa. Dalla torre di Nostra Donna, aerea di guglie altissime, si diffonde per l'aria un rombo greve ed ininterrotto di campane: è l'ora in cui la cristianità celebra la Resurrezione e le campane « ritornano <la Roma » secondo la leggenda. San Salvatore ascolta e tace: la torre ha una fantastica parvenza sovrumana, quale un gigantesco picco di montagna chiuso e superbamente solo nelle altezze, cristallizzato per virtu magica con ardue e compatte cuspidi e strette feritoie e lunghi e vertiginosi strapiombi. È l'anima del popolo che l' ha voluto così alto, per vine.ere la malìa della pianura senza fine e portare piu presso a Dio la preghiera ed il ringraziamento. E la terza torre? Il Beffroi, malgrado il suo aspetto aggronda_to, racchiude un 'anima d'artista, e dalle slanciate finestre lascia ad un tratto uscire nell'aria assolata un agile tintinnio di campanelle: il carillon di quarantanove .. ' . . . campane suona per quasi un ora, mentre noi restiamo immobili e trasognati nel suggestivo cortiletto delle Halles sottostanti ed ascoltiamo lo svolgersi di note melodie (quale l'andante della Patetica ed un Notturno di Chopin) riprodotte dall' inconsueto mezzo artistico con prodigiosa esattezza di suoni e di accentuazioni. E così l'anima di Bruges, l'incantata si ridesta inobliabile anche per noi. Senza meta e senza percezione del tempo giriamo per le stradette, sostiamo · nei quieti crocicchi e dai ponti .vediamo il fluire della corrente nei canali, o nelle chiese silenziose osserviamo quadri anneriti e sculture corrose. Non un angolo che non sia squisitamente pittorico, non un. particolare che non sia intonato all' insieme. Si trasalisce quando, come per rievocazione di sogno, per le vie di altri tempi passa furtiva qualche beghina nella sua nera veste, proveniente dal Béguinage, così singolare e pittoresco, ove nel silenzio si elaborano meravigliosi pizzi e ricami. E la rievocazione della città s' integra armonicamente quando su canotti ne compiamo il giro per i canali della cintà interna. Ma non risorge avanti noi alcuno aspetto di Venezia, no, chè l'anima delle due città è profondamente diversa, anche se affinità esteriori le congiungono a volte. Si va sotto ponti bassi e grevi, fra un lento e continuo trasmutare di prospettive, chiuse talora dalla lontana visione delle torri cittadine; si passa avanti a giardinetti pensili, a dàrsene des~rte e verdi d'alghe, a vecchie ed artistiche case, con le altane fiorite dalla giovan·e primavera ... E quando, nella raccolta sala del Museo dell' Ospedale di S. Giovanni, l'ultima luce del tramonto avviva mirabilmente le lacche e gli smalti trasparentissimi delle opere del Memling, sentiamo che la rievocazione di Bruges e del suo passato è ormai completa e ferma in noi, come avanti all'a:_ lacre canto dei motori ci era apparsa superba la visione del Belgio d'oggi e del domani. · EUGENIO DUPRÈ Un breve cenno di Cronaca. La gita, alla organizzazic,ne della quale ha atteso personalmente il Direttore Generale della Istruzione Media, gr. uff. L. Severi, si è iniziata a Milano il giorno 28 marzo e si è chiusa il 5 aprile con l'arrivo a Torino. Nelle diverse città gli studenti furono ricevuti da rappresentanze degli italiani locali; particolarmente degna di ricordo è I' accoglienza degli studenti di Liegi, con a capo il triumvirato del Fascio liegese, composto dai signori Battistella, Drago e Ferdinandi, il primo dei quali presiede . anéhe un attivo Circolo Universitario Italiano. Simili gite d'istruzione e di premio, a totale carico del Ministero della Istruzione, si ripeteranno spesso, sia all' ester~, sia in Italia. ·EPILESSIA. ------ ED ALTRE------ MA_LA_TTJE NERVOSE si guariscono radicalmente colle celebri Polveri e Tavolette dello Stabilimento ChimicoFarmaceutico del Oav. CLODOVEO CASSARINdiIBologna Bi neo • I • •

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