- CON GLI STUDENTI ITALIANI NEL BELGIO Credo che pochi in Italia abbiano compresa tutta la importanza di una felice iniziativa del Governo Nazionale che ha avuta attuazione durante le feste pasquali. Un folto gruppo di alun1:1i delle nostre scuole medie superiori, circa settanta di numero, scelti con equità fra i migliori da tutte le regioni d' Italia, ha compi~to in quel periodo, a spese del Ministero della Istruzione, un f viaggio di premio in Belgio. Viaggi d' istruzione ali' estero si sono sempre fatti, ma si trattava di studenti universitari e di determinate Facoltà, e la specializzazione già iniziata faceva sì che il viaggio assumesse un carattere prevalentemente tecnico. A differenza di questo, che ha • I avuto uno scopo p1u ampio ed un indirizzo piu generièo, quale è stato di dare un buon orientamento culturale a giovani non avviati ancora ad una meta determinata di studi. L' Itali a è forse la prima f'Jazione europea che abbia presa tale geniale iniziativa. Ed è ragione di non poco vanto. I nostri giovani, perfetta- . . . • mente equ1pagg1at1 a cura ,. . • . . . ' l'autodenigrazione ! Il nostro v1agg10 1~s?m!'1a. ,e stato veramente una efficace propaganda d1 1tal~an1ì:i. Non può aver interesse la cronaca del ~1~gg10 attraverso la Svizzera nè de~la fermata a Par1g1 n~I ritorno. Sarebbe una serie di luoghi comuni sui laghi - in quel giorno color ardesia -. sulle vette bianchissime e rabbuffate a tratti da turbini, sulla linda e bella Basilea con le minute .. case lavate... a grande pioggia, su Parigi, come sempre di grandiosità trionfale. Per la quasi totalità dei giovani la geografia, che fino allora era parsa . una scienza astrusa e sondel Ministero, sono sfilati in ordine per le vie delle città belghe, destando ciovunque un benevolo ·senso di curiosità. ItaBRUXELLES LA GRANO' PLACE nifera che si identificava con eterni repertori di nomi ed interminabili elenchi di cifre, si è rivelata di colpo una realtà viva e tangibile. Già la traversata ferroviaria del Belgio ha mostrato loro q.uan to profondamente può differire un paesaggio dall'altro. Il Brabante, un succedersi di ondulazioni, senza alture e senza pianure, il tipico aspetto delle regioni ove attraverso i millenni I' incessante lavoro dell'erosione ha quasi del tutto fatto scomparire le antichissime montagne ; la Fiandra, del tutto diversa, la grande monotona pialiani? E chi ne aveva mai ·visti tanti insieme? E in viaggio d'istruzione? Ottimamente. << E in Olanda non vengono? » chiedono due signori olandesi ad Anversa, dopo essersi vivamente congratulati col capo della spedizione per il magnifico contegno dei giovani. Chi scrive ebbe occasione di sentire in Bruges le espressioni di ammirazione di · belgi e di inglesi. Eravamo italiani ed una nuova fier~zza ci brillava negli occhi: passati i tempi dell'avvilimento e delBibl·oteca Gino Bianc·o nura tante volte amn1irata nei capolavori pittorici dei paesisti fiamminghi, con i lunghi filari d'alberi e le gloriose cavalcate di nubi sull'orizzonte di vastità marina. Ed in Bruxelles hanno visto uno dei piu completi tipi di grande e moderna metropoli - in Liegi una città che è alla testa dei centri industriali d'Europa - in Anversa uno dei pil1 ?randi _porti europei - in Bruges l'aspetto del Belgio me41oevale perpetuato quasi per forza di incanto. Quattro città in una settimana: una sintesi
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