Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

• .. - • ,. \ . 4 UNIVERSITÀ FASCISTA rifugia nella repubblica cisalpina,. riprende a Milano il f erv~re politico, e non si lascia trasportare dall'imperversante retorica demo.cratica e francomane fino a dimenticare, come non pochi di quegli arrabbiati repubblicani di · nuovo conio· facevano, che la patria degli Italiani non era la Francia, ma r Italia. Fos~olo pronuncia nei clubs politici accesi discorsi su la n~cessità di liberare tutta l'Italia; di ·consacrarsi alla rigenerazione della patria comune, e scrive con patriottico entusiasmo nel « Monitore Italiano ». Quando questo giornale, a mezzo l'anno . 1798, cessa le sue pubblicazioni, Foscolo deve abbandonare Milano, e lo ritroviamo .poscia a Bo- , logna- con un piccolo impiego, e i primi capitoli del Jacopo Ortis pronti per essere stampati. La notizia che gli_ Austro-Russi, invasa di nuovo 1'1- . ta_lia, niugvo.no contro· Ferrara e Bologna, induce Foscolo a ·prendere volontariamente servizio nella Guardia Nazionale di Bologna, e comincia così la carriera militare del poeta, condotta avanti per molti anni; con interruzioni e varietà di vicende, ma con un fierissimo sentimento del dovere patriothco che così egli veniva compiendo. Scala per il primo le mura di Cento e viene ferito da una baionettata alla coscia. Segue poi il primo reggimento degli ussari cisalpini, forse combatte nella battaglia della Trebbia, 1si trova ' nno dopo a Genova, nell'esercito del generale Champ~onnet, e a questi indirizza il· famoso « Discorso sull'Italia », n~l quale sostiene che l'indipendenza del popolo italiano è nell'interesse stesso della repubblica · francese ; quell'indipendenza italiana, dà difendersi in quel momento contro le armate austriache, e per la quale Foscolo chiede di combattere ancora. Mandato da Genova a Nizza, con parte dell'esercito francese, ottiene di ritornare a Genova, dove I si combatte e -dove egli si segnala sopratutto nella · ripresa d~ un forte, « precipitandosi - come dice il rapporto del generale francese - sul nemico àlla testa di un ·plotone di fante ria » • ' Ma non posso seguir minutamente le vicende· militari di quest'uomo irrequieto, mutevole, incapace di trovar sosta in un luogo, inseguente di città in città il suo sogn~ e, qualche volta il suo capriccio. Quel che imporl~ è porre in rilievo gli elementi profondamente serii del suo spirito, cioè la vivacità e fierezza del ·senso patriot~ico che è in , lui un aspetto del senso morale, e l'idealismo che arde perennemente e cerca sempre, per dir così, nuova materia da bruciare, e brucia infatti, dive- ·Bi·b io ca Gin ■ • 1anco nuto soffio ardente di poesia, tutte le scorie che l'uomo Foscol~ va accumulando. Foscolo poeta , reagisce, abbiam detto, a quella che potrebbe. d~- ventare stanchezza mortale del cuore, al pess11D1smo che è rinuncia· della volontà ; gli rimane s9ltanto nell'anima, in luogo di questo e di quella, . la coscienza accorata e ~ rimpianto melanconico per quel ·« di più » di vita che avrebbe · altrimenti potuto godere e soffrire. Dunque la ispirazione del · Foscolo non è pessimismo, non è mai - se pur· qualche volta possa sembrar · tale nelle forme e- . . ' . . . spressive - disperazione ; e piuttosto nconosc1mento rassegnato e sempre più, col volgere degli. anni, spontaneo e quasi istint~vo del solco che nessuno può mai colmare fra l'ideale e la vita. Ma fra questo e quello, dato che si deva scegliere, non si può scegliere l'uno ad esclusione dell'altro.. · Jacopo Ortis, che sceglie l'ideale e rinuncia alla ,vita, non dà, non deve dar l'immagine del SUO" creat&re. Foscolo riconosce il dissidio e ne soffre, ma insegue l'ideale attraverso la vita. La dispera-. zione dell'Ortis ha certo inyaso, allorchè i primi . disinganni sull'amore e la gloria e la patria soffiarono come un vento freddo sul suo spirito incerto, il cuore di Foscolo ; ma non è nelle pagine declamatorie del famoso romanzo che riconosciamo il vero Foscolo ; è piuttosto nella sua aspirazione alla vita integralmente vissut~, scavata in profondità, per · cercar l'amore al di là degli amori, e la virtù al di là dei precetti morali, e la patria al di là delle formule politiche, e l'immortalità al di là delle religioni. Accanto alla passione patriottica e. alla sensibilità politica, è il tumulto degli amori, che riempie l'animo di questo singolarissimo uomo. Gli . amori del Foscolo hanno scandalizzato molta gente. Ma quasi nulla c'è in essi che valga a farceli- .giudicare come le esercitazioni voluttuose di un. cinico Don Giovanni. Foscolo ebbe molte e furi- - bonde passioni ; ma ne trasse assai più patimenti~ eh~ gioie. E leggiamo con pia~ere quel che scrisse il Pecchio, suò onesto biografo :. « Nessuno di. noi, e siamo testimoni a centinaia, non udì mai," nè': vide mai in Foscolo alcuna cosa licenziosa. La sua bocca era pura q1:1antoi suoi scritti. ;Le sue galanterie furono amori da cui non seppero difend~rsi neppure i poeti più austeri ~. Le passioni più v~ementi traversavano quel grande spirito - per usar le parole stesse del Foscolo - come meteor~ tempes~ose ; e la sua- filosofia - egli lo ha detto - era intollerantissima coi vizi, ma tollerantissima \

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