Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

1 . . BOLOGNA 3 Forse perch~ della f atal quiete tu sei l'imago, a me sì cara vieni, o sera ;> E quando ti corteggian Ìiete le nubi esti11e e i zefiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tene-bre e lunghe all'universo meni, sempre scendi invocata, e le segrete l1ie del mio cot soa11ementetieni. i, agar mi fai co' miei pensier sull'~rme che vanno al nulla eterno ; e intanto fugge questo reo· tempo, e 11an con lui le torme delle cure,· onde meco egli si strugge; e mentre i o guardo la tua pace, dorme • quello spirto gu_erriereh'entro mi rugge. Il .scendere d'ella sera evoca a_l poeta il finir · ~<!ellavita, eppure essa sempre scende invocafa a . chiudere i lieti e sereni tramonti d'estate o le nevose giornate d'inverno con lunghe tenebre, come la morte e il .nulla eterno chiuderanno il tempo pieno di .sciagure.... S'oblia il poeta nella pace dell'oscurità veniente ; qualcosa finisce, che non tornerà · più mai, e dorme, inutile, quelio spirto guerrier eh'entro gli rugge, quella volontà cocente . di vita, quell'inquietudine implacata per la vita che gli fugge davanti senza poter conquistarla. : Desideri, sogni, disinganni, senso dell'infinita vanità di questi e di quelli, sono le note fondamentali dell'ispirazione fosco liana, sono le note che risonano più lungamente allorchè ogni altro motivo si è spento, 1 e che riecheggiano con più pungente mestizia ·ncll 'anima di noi tutti poveri uomini, se almeno una volta l'incanto della poesia.fa scomparire • • dai nostri sguardi le cure della vita comune. Solo -che il Foscolo, che era un poeta, non s'arren.de, a differenza di noi poveri uomini che lnon siamo , 1 poeti, e non s'acconcia allo sfiorir delle illusioni, ma strenuamente - le difende, e se ne crea infaticabilmente di nuove; quello spirto guerrier ch'entro gli rugge, quella volontà feroce di conquistare la vita,· ·tutta la vita, svaniscono stanchi solo negli =-ultimi anni della sua esistenza, quando l'animo al ·fine gli si spezza sotto 1 'intensità delle esperienze ·vitali compiute. Nella sera della sua vita, . fori era -di inqui~te ten.ehre, i versi· del famoso sonetto esprimono veramente tutto il loro senso sconsolato. ; .allora veramente e definitivamente i pensieri del ~poeta dovettero rJagare sull'orme che 11annoal .nulla eter~o, me~tre il reo· tempo fuggh,a per· :,1empre e .con lui i mali e le : pene onde il poeta ) • I Gino • I n O struggevasi, e per sempre stava per addormentarsi il suo spirito guerriero. Ma fino a quel ~momento il poeta ha combattuto, ha reagito contro la stanchezza spirituale, ha spesso perduto la battaglia, ma altrettanto -spesso ha avuto la rivincita: l'arte, ·l'amore, la passione patriottica, sono state le sue armi, le · sue difese, le sue· conquiste, la sua vita. · Tra luci ed ombre, tra armonie e contrasti, tfa voli e cadute, il suo prepotente spirito segna un inconfondibile solco nel campo delle passioni e dei sentimenti. E se s~rge il dubbio o lo sconforto di sognare invano o di patire inutilmente, essi colorano di malinconia la più profonda intimità della sua vita e danno, così, alla sua arte, ai suoi amori, alle sue passioni, f'impronta di una più pura ~ sofferta umanità. · La gloria, la virtù; la patria sono gli ideali della gioventù del Foscolo. Quando, ·a· diciotto · anni, nel 1796, egli assiste al crollo _del vecchio e putrido. mondo politico su cui passa la bufera rivoluzionaria calata dalla Francia, la sua anima ' si infiamma- d'entusiasmo, e gli ideali cui Dante, Petrarca, Alfieri, e Plutarco, Tacito e Machiavelli avevano dato una formula poetica o retorica, appariscono a lui realtà vive e attua,li nelle vicende delle nuove repubbliche che sorgono al fragore· delle armi di Bon~part~. L'idea di patria non si scongiungerà mai più, nel suo spirito, da quella del popolo rigenerato mediante l'indipendenza verso lo straniero e l'esercizio delle virtù civili. Ma ' in quella prima esperienza la disillusione del giovane Foscolo è terribile. I nuovi repubblicani non sono degli eroi nè dei Catoni, nè dei Bruti, ma dei~ vili e dei demagoghi, che piegan_ la testa sotto , l'altrui tradimento. ·y enezia, che doveva rigenerarsi nella libertà, vien tradita dalJ'invocato liberatore, Bonaparte, e ceduta ali' Austria. Fosco lo lascia la città della sua prima giovinezza, fremente di passione patriottica delusa, di passione amorosa per la donna che deve abbandonare, sradicato dalla famiglia dispersa: « figlio infelice · e disperato a- • • mante - e senza · patna, a tuth aspro e a se ste·sso... » Vi è in lui, ·senza dubbio, dell'esaltazione artificiale~ del bisogno. d'atteggiarsi a vittima degli uomini e .del fato, ma insieme urge in lui la volontà della creazione artistica, perseguita attraverso esperienze sempre più intense, e non s'abbandona siflattamcnte allo sconforto e alla contemplazione della propria· infelicità, da estraniarsi del tutto dal_l'incalzar. travaglioso degli ayvenimenti. Si , '

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