Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

• • 2 UNIVERSITÀ FASCISTA segnata ironia. Foscolo non assume mai, verso: la · vita, nè 1: uno nè l'altro atteggiamento, ma la vive ·nella sua immediatezza, le aderisce con tutti i suoi \ I • sensi, le si compenetra senza limiti. E no~ diremo ·che le vite di Leopardi e di Manzoni fossero . più alte e più pure ; diremo soltanto · che la vita di Foscolo è stata, in confr~nto di quelle, più ricca e più. intensa, con più luci e più ombre, con più motivi e svolgimenti. e armonie le contrasti ; più, quasi 'diremmo, sinfonica. \ . E i temi fondamentali son due : l'amore e . • la patria, e si svolgono sopra uno sfondo d.i sentimentalità malinconica, che è carat~eristica della ispirazione fosco liana, e che nessun traspoFto amoroso od eroico, nessun slancio di passione o di , ' gioia, riesce .mai a · cancellare del tutto. Vibra . questa sentimentalità melanconica in toni diversi, più sonoramente e quasi compiacendosi di sè stessa nel poeta ancor giovane, più intima e quasi inconscia e senza enfasi alcuna nell'uomo ~maturo, . . che ançhe quando· soffre non ristà' a contemplar le . propri~ sofferenze ; ma vibra continuamente, e forma come un alone· di musicalità sovrumana intorno alle immagini che balzano dalla fantasia del poeta, e che mettono nel nostro cuore· una risonanza in- ~ finita e indefinita. Tutte le grandi creazioni della poesia, ~ vero, attr8:versano il nostrò spirito come ~eteore che _lasciano dietro di sè :un bagliore lu- , 'minoso, così come le grandi musiche continuano l1:1ngamente a risonarci néll' anima e vi destano . echi- lontanis~imi e misteriosi. Ma forse nessun poeta come Foscolo congiunge così intimamente la luminosità delle immagini ~on la· musicalità ,dei suoni, ·ma non· per quel c\le si riferisce al sènso e al suono di ogni singola parola o di ogni singolo verso, bensì per il movimento, il ritmo e il palpi-• . . · to di tutta l'ideazione poetica. Anzi ciò per cui si~m·o trasportati e commossi di più, · quando F o- -scol~ ca~ta, non· è il concetto poetico che egli esprime, ma il movimento, il. ritmo e il palpito appunto .che egli imprime al nostr9 spirito e che sconvolgono questo fino a profondità che noi stessi _ignori~mo. T uttociò che nello spirito_ di ogni uomo - sia pur spessa e dura la crosta di materialità che· lo copre ~ c'è di nativo e di puro, tutto ciò , che nello spirito di ogni -uomo c'è (e non importa se molti neppt1r se ne ~ccorgonò) di· aspirmone al sogno, tutto ciò è raggiunto, scoperto e portato per un istante alla luce della coscienza, dalle vibrazioni del carito foscoliano. , . I i bi.io . Ricordate come spunta e t~ema e poi ampli- • . fica. il suo ritmo, gonfiaQdosi come un'onda,· la. melodia ..del sonetto « in morte del fratelloGio-· • vanni » ? Un· dì, s'io non andrò sempre fuggendo .. · di gente in . gente, me · 11edraiseduto sulla lua · pietra, o /ratei mio, gemendo il' fi~r de' tuoi gentili anni caduto. . . . . Anche se non proseguiamo, la nostra anima è già piena d'un canto che sorge da profondità . ancor •più remote di quelle da cui il poeta ha tratt~ ·la sua imm~ginazìone pietosa. Non sono, ripetia- · mo, · il significato o -il suono di ogni parola e di ogni ~erso, che ci aprono le porte di uno sconfinato incantesimo ; ma è un senso quasi di trepida attesa per un futuro, per un dì futuro che · ci aspetta e che ignoriamo qual sia, un senso di ·in-· definibile nostalgia per qualche cosa che non ·sap- .piamq, per qualche cosa che non possediamo e forse non possederemo mai, un senso di a~arezza ~nei-- . piente per gli anni che cadono, per il tempo che·· fugge ineluttabile. Quando l'ultima eco dei. versi _è~ dileguata, bisogna fare ··uno sforzo per risalire dalla_ profondità della coscienza alla superficie, per riprender contatto con le idee e con i ·· sentimenti . soliti ; nè ·più n~ meno di quando l'ultima nota di I qualche grande musica è svanita, è uscita dal no-_- stro spirito, e nulla più possiamo opporre al bru- · tale reingresso delle sensazioni comuni. ' Ma vi è un'altra poesia ·foscoliana, il concetto « 3:lla sera », che è per me la più grande lirica. di questo;grandissimo poeta, dove la potenza risve-· - gliatrice ed evocatrice del canto arriva al più alto grado, perchè la mestizia per i . sogni sognati inva- ~ no, la pena per i sempre tornanti disinganni, la nostalgia per un futuro impossibile -. note della malinconia foscoliana - trovano per esprimersi parole eterne come eterni sono, nella vita dell' uo- • mo, il sogno, il disiqganno e il desiderio. Conside-. r:o questo sonet~o - la cui anima musicale è identica a quella dei piùl accorati e pure religiosa- · mente rassegnati « adagi » di Beeth~ven - come la rivel~zione più ·impressionante della sensibilità del poeta. E• nell'atmosfera lirica i~ cui questi quattordici versi si muovono, che bisogn~ traspor-- tare !ogni altra espressione poetica del· .Fosco lo, perchè tomi a risonare come risonò la prima volta.. nello spirito di lui creatore. . I I

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