Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

42 Ciò vuol d,ire insomma che tutte le cause che abbiamo .più sopra elencate non sono le determinanti principali ed assolute d,el disagio finanziario di .cui ci occupiamo. Noi crediamo per esempio - scrive l'Amicucci - che cause ben più imp0:rtanti del deprezzamento della lira, nonchè del franco belga e del franco franoese, siano al di fuori di noi e in certo senso indipe:n,d.enti dalla nostra situazione. Cominciamo col notare che · l'attuale periodo di crisi è cominciato con lo sciopero inglese. Questo sciopero - quello minerario e quello generale che ne seguì - sono costati all 'lnghil terra 35 o 36 miliardi di lire ; 2 J lo · sciop•ero minerario 15 lo sciopero generale. Si tratta .di una distruzione ,di 11icchezza imponente. Chi ha pagato questa distruzione di ricchezza ? Non certo l'Inghilterra la cui mo: neta è r,imasta al livello aureo che aveva raggiunto prima dello sciopero. Il deprezzamento delle valute latine non sarebbe anc·he. per caso un tentativo inglese di fare pagare alla Francia, al Belgio, ali' Italia i 36 miliardi dello sciopero ? Non affermiamo. Proponiamo una questione che altr,i potrà, con maggiore competenza di . noi approfondire e discutere. Allo sciopero inglese è succe~ duta la rivoluzione polacca di Pilsudski. La Polonia aveva già adottato con lo Z loty lo cc standard» o,ro. Si .dice che la adozione ,del cc gold standard » basterebbe a sanare la crisi. In ,Polonia non è bastata. ~. Zloty è precipitato come precipitava. prima i.I marco polacco. Il che vuol dire che nemmeno lo « standard >> o,ro è il miracoloso tocca-sana che si dice, ~ no_n lo accompagnino provved1ment1 che garantiscano la tranquillità ijnanziaria e politica d.el Paese. Quando si parlra d'introdurre la lira-oro, bisogna tener presente pure il caso polacco. Anche qui non facci amo che prospettare un elemento di discussione, senza pretender-e di d,ire nulla di definitivo. Quello ch,e è certo I Biblio eca. Gino Bianco RASSEGNE però è che la pressione americana per l'adozione della valuta aurea in Europa rimane pur sempre una d-elle cause preponderanti, e non addirittura .I' assoluta, della crisi che attraversiamo. · .Perchè mai l'America· insiste tanto decisa,mente per l 'introduzione ,d,ella valuta aurea in Italia, in F,ra.ncia, nel Belgio? :È evidente che l'America soffre di una pletora d'oro. Tutto l'oro del mondo si è 1ammucchiato in Ameriica, al punto di deprezzarsi esso stesso. Ali' A.m•erica questa enorme massa aurea non frutta. È chiaro invece che l'America vuole che ,il suo oro non sia un deposito passivo, ,ma un capitale circolante attivo. ,Per ciò ha bisogno d,i concludere con il suo oro una grande operazione bancaria. Che cosa manca alla stabilità della moneta latina ? Una adeguata riserva aure~. L'America può for!"" nirl.a, naturalmente, ricavandone un congruo interesse. Ecco un punto fondan1entale del problema. Le Nazioni che dovranno staJbilizzare la loro valuta avranno bisogno di un prestito oro. L' Am•eiiica, attraverso questo prestito oro, si libera della pl~tora di oro da cui è .afflitta e conclude un affare bancario vantaggioso. Un altro punto potrebbe essere quello che riguarda la produ2iione americana. Il costo di produzione ,delle merci in America ,è assai superiore a quello italiano, francesè e belga. La svalutazione delle monete latine ci mett,e in condizioni d,i non potere attingere abbondantemente al mercato americano. Il giorno in cui la lira e il franco foss,ero sostituiti dallo cc standard » oro, le merci americane troverebbero in Europa un m,ercato più facile e più sicuro .. Quanto abbiamo esposto non riguarda la convenienza o meno di adottare lo << standar » oro che l 'America vuole più o meno apertamente imporci. Il problema della lirar-oro è complesso e delicato ed è •esaminato dal Governo con tutta . calma e ponderatezza sia nei riguardi del trapasso di ricchezza c~-e ,i~e!itabilmente porta con sè'. s1a nei riguardi della stabilità della .. nuova valuta, ch•e nel caso polacco a,bbiamo visto essere subordinata a determinate condizioni. *** N,el Consiglio dei .Ministr,i del giorno 3 agosto il Ministro delle Finanze ha riferito sulla situazione monetaria internazionale e ha concluso confermando la fiducia della nostra l,ira che, pur avendo subìto i riflessi ,di altra crisi monetaria, ha avuto },imitata svalutazione, del resto .ingiust,ificata .alla luce del più severo esame tecnico ed economico, e per le seguenti constatazioni : I 0 ) largo avanzo del bilancio d,ello Sta~o ; 2°) sistemazione dei debiti di guerra ed assegnazione alla loro completa est1 inzione dell,e riparazioni tedesche ; 3°) ,d,iminuzione costante del debito pubblico anche interno con particolare riguardo al debito fluttuante e . nello assieme oggi inf erior-e ali' anteguerra in funzione del valore d,ella moneta ; 4°) -diminuzione costante e metodica della circolaz,ione ma.fgrado le variazioni della moneta ; 5 °) concentramento del diritto di emissione d-ei biglietti ·nella sola Banca d'Italia ; 6°) controllo della bilancia com·meroiale sfavore;ole per migliorarla, pure tenuto conto della compensazione del deficit nella bilanèia dei pagamenti per le rimesse degli emigranti e per le spese del turismo straniero, dei noli marittimi della cresciuta flotta mercantile e di altre entrate minori. In materia di circolazione bancaria il Ministro delle Finanze comunica che si stanno prendendo i ~rovvedimenti _rel~tivi per semplificarla ed ha r1fer1to che il bilancio I 925-1926 chiuso verso il 1 ~ luglio,. che è stato reso di pubblica rag1 1one, porta un avanzo di 1489 milioni. 1!1 fin_e. - fatto importantissimo - 11lVI1n1stroVolpi ha annunciato che, date le condizioni della Cassa, si è resa possibile la diminuzione di circa un miliardo e mezzo effettivo dì debito pubblico al 31 lu- .,.

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