40 tutto che il coraggio e l'ardimento col quale il Fascismo, giunto al potere, ha affrontato i grav1iproblemi della vita nazionale, non è inferiore a1 l coraggio e ali' ardimento dimostrato da quelle schiere di giovani che abbatterono animosamente i -baluardi del sovversivismo ita1,iano. N.el campo della vita finanziaria, nel quale J.e improvvisaziQni non conc'ludono nulla e occorre l'opera vigile ed anticipatrice dell'uomo di governo, il Fascismo ha operato ciò che pareva imposSJibilesperare, cioè il pareggio del \bilancio. Le dichiarazioni dell 'on. Volpi, Ministro délle ,finanze, circa le condizioni della finanza statale meriitano di essere ,meditate per il loro ampio e preciso significato che supera, staremmo per dire, il valore delle cifre, le quali sono, de1 l resto, assai eloquenti : circa 8 J 2 -milioni di avanzo già accertato alla fine d:i maggio e la previsione quasi certa che il bilancio consuntivo de'll 'esercizio J 925-1926 si chiuda con un avanzo netto (eccedenza delle entrate effettive sulle spese e,ffettive) di oltre un ·m,iliardo. Che la solidità del pareggio sia raggiunta è, quindi, fuori discussione e la ,suadifesa è assicurata con la costituzione degli avanzi. Anche il debito pU:bblico ,è in notevole diminuzione. Tutto ciò si è ottenuto, nonostante che nel corso ,dell 'e.sercizio finanziario vi sia stato, per effetto dei provvedimenti ,legislativ1i adottati, un incremento delle spese fra i più alti in tempi non bellici. L' on. Volpi rit,iene, evidentemente, che sia vantaggioso per i I Paese di seguire una politica di sviluppo di tutte le spese produttive, particolarmente di quelle che riducono le importazioni e valgono ad aumentare le esportazioni. È, pertanto, il completamento dell 'ossatura del Paese che bisogna effettuare per metterlo in grado di trasformare e de proprie materie prime ed anche quelle prodotte in altr,i Paesi. Pur esercitando una pol1itica di severo controllo e di selezione delle spese, il Governo Nazionale, nella sua opera di ricostruzione. Biblioteca Gino Bianco RASSEGNE non può considerare la materia _delle •spese dal solo lato strettamente contabile ; ma deve a,bbinare questo lato del problema ail 'altro più importante, per gli effetti mediati ed immediati, del1l' incremento del bilancio economico della Nazione. L~ condizioni economiche e finanziarie d'Italia sono ottime. Non vi è alcun fatto concreto che possa far pensare diversamente. E, se la recente offensiiva straniera contro la nostra lira ha creato momenti di crisi pur non turbando la fiducia degli italiani nella Ooro valuta, possiamo essere sicuri che ·1'opera vigile del Governo Fascista contribuirà efficacemente a mantenere salda siffatta fiducia che iSi -basa sulla piena efficienza economica del1la Nazione. La crisi finanziaria che si delineò verso la fine di giugno e la prima quindicina di luglio dello scorso anno, con la sterlina che aveva raggiunto 151 ed· il dollaro 3 J, J O, creando alquante preoccupazioni nei vari strati della popolazione, andò rapidamente risolvendosi meroè la politica finanziaria pensata ed .attuata dal 11\Jlinistro Vdlpi, che ottenne risultati precisi ed incontrovertibili. Nel settembre 1925, ·infatti, la sterlina scese fra il 120 e 122 e ' . ' . ' cosi, su per g1u, s1 e mantenuta fino al 13 ·maggio 1926, resistendo al formidabile contraccolpo ,della caduta dell franco francese, nel novembre 1925, e di quello belga, nel marzo iScorso. Ciò fu dovuto ali' abile manovra svolta dal Ministro delle Finanze con onere ~imitatissi,mo per il Tesoro .italiano - meno di tre milioni di dollari - .sfatando esagerate od addirittura catastrofiche dicerie. Unitamente alla manovra della vailuta, il Governo F.ascista intensificava la sua politica di risanamento finanziario, pareggiando il bilancio o, meglio, trasformando l' ingente passivo ,in avanzo rilevante, arrestando e diminuendo la circolazione ed il debito pubblico, sistemando i debiti di guerra, riducendo i] « deficit » della bilancia commeroiale. "' ·Ma gli avvenimenti internazio~ali e, sopratutto, la lotta _econom1ca ohe si è combattuta e s1 combatte tuttora in Gran Brettagna, raggiun.- gendo il culmine durante lo sciopero generale dello scorso ,maggio, con le ripercussioni 1 finanziiarie che ne seguirono, non potevano non· influenzare il corso della nostra va1uta, avuto anche riguardo che di dette ripercussioni, come era naturale, la .speculazione estera largamente si avvalse. Il Tesoro non è intervenuto nel1'immane lotta, perchè avrebbe dovuto sopportare sacrifici ingenti e lo scopo non sarebbe stato raggiunto, data J 'ampiezza del movimento che era in atto e la potenza d,ei 1nezzi con cui era sostenuto. Fidando sul.le qualità intrinseche della, nostra valuta, il Te soro ha iasciato passare il ciclone senza allar.marsi ed ora svolge un'azione di controllo e, se occorre, d' intervento, in •modo da permettere il libero giuoco della ,domanda e dell 'offerta, eliminando Aa speculazione. Diventata una tangibile realtà il riassetto della finanza statale, il Gov·erno Fascista ha iniziato un' altra grande ,battagliia : quellla della ristaurazione economica dell' Italia che, al pari di quella ,finanziaria, è necessaria per la restaurazio- . ne monetar.1a. ,;- La riduzione delle importazioni, la obbligatoria riduZJione dei consumi, la maggiore valorizzazione della produzione nazionale, l 'intensi~ · fìcazione delle esportazioni metten- · do le industrie in condiZJioni di poter produrre e vender.e a minori costi sia con un aumento del lavoro operaio, sia con un aumento del rendimento tecnico, sono tutti problemi che il Governo Fascista sta ora affrontando e che risolverà, perch,è è ne.Il' interesse dii tutti di risolverli, pur costando sacrifici. , La Nazione che lavora, segue gli sforzi del Governo t·ascista e lo sostiene con la sua fiducia. La bufera, che ha imperversato poco più di un mese fa sulla nostra moneta, non ·ha scosso la fiducia dei rìsparmiator:i italiani e ,la costante richiesta da parte del pubblico di nuovi ,Buoni del Tesoro, nonostante .
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