Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

dividualità da cui era partito per spiegare la società. << Il così detto uomo tutto d'un pezzo (pag. 26) è un~ pura eccezione ; la regola è che gli uomini sono psicologicamente composti di più pezzi. Per un Battisti che offre sè stesso consapevolmente al martirio, vi sono miglia,ia di individui in cui la rappresentazione deil 'annichilimento della personalità lotta contro il sentimento del dovere o I'idea:le delila patria. Fu ,per un analogo conflitto che Pietro negò per tre volte Gesù, prima d,i affrontare in un secondo tempo il sacrificio, è per questo conflitto che avvengono quei drammi interni che, nel personaggio della tragedia, destano un così trascinante interesse. Ma anche ne·lla vita comune avviene di cont1 inuo questo conflitto, e questa interferenza ; è la lotta del pensiero contro il sentimento, del sentimento contro Ja volontà, d,ella voce della coscienza individuale contro le imposizioni del partito, dell 'interesse contro il dovere. Quello stesso industriale che permetterà al propr1 io figlio di arruolarsi volontario e di andare a morire per la patria sui campi di battaglia, è quello stesso che, elevando il prezzo dei suoi prodotti, contri1 buirà ad aumentare~ le diffic~ltà che impediscono al suo paese di conseguire la vittoria. Gli è che l'individuo -è in 1 massima parte vissuto dal suo gruppo sociale, e che il suo gruppo possiede valori dell~ specie più diverse, anche i più contrastanti fra loro, i qual,i pertanto i,nterferiscono in lui. Soltanto colui nel quale queste interferenze s; riducono ad un minimo dà la sensazione dell'equilibrio psic1 hico ». In coscienza, non riesco in tutto questo a vedere i pezzi di cui parla i,l Carli. Sta bene : Battisti si offre al martiriio : .in altri individui la rappresentazione dell' annichilimento della personalità lotta contro jl sentimento del dovere o l'ideale della patria. Lotta: ma il· periodo della lotta è un fenomeno tutto interiore e psicologico, del quale il sooiolo:- go, se vuol tener presente la società, non si deve occupare. li sociologo deve tener presente questo soltanto: ohe in molti .individui, nei quali, I RASSEGNE presi ad uno ad uno, avrebbe prevalso la preoccupazione della propria integrità personale, messi insieme in quel complesso che si chiama esercito combattente, ,ha prevalso l'interesse della patria, in modo tale da spingerli al sacrificio. Il sociologo quindi dirà : « L'influsso deH 'esempio, una speciale atmosf era sentimentale e suggestiva riesce a far sì ohe un complesso di individui superi l'istinto della conservazione e si sacr,ifichi per un idea >>. ,Ma che co1 sa hanno mai a che fare i pezzi componenti l'individuo e.on un problema di questo genere ? L'individuo che supera con fatica il proprio istinto d,i conservazione, anche dopo aspra lotta, è tutto d'un pezzo : tutto d'un pezzo come I' eroe. E •poi chi dice c·he l'eroe non soffra amari tormenti interiori prima di raggiungere la sua . fermezza ? Anzi l'esperienza storica ci d,irebbe proprio il contrario, senza . menomare per questo 1 'eroe. I-o stesso Gesù neH'orto di Getsemani, pregò ii Padre ,di allontanare da lui il calice amaro, se era po,ssibile. Il considerare l'uomo a scompar- . . . . . t1ment,1stagni v1z1atutta una concezione sociologica e co•stringe a relegare fra gli anormali la maggioranza degli uomini e a considerare come equilibrati solo pochissimi, ne,i quali « le interferenze sociali si riducono ad un minimo ». ,E costoro non sarebbero per caso proprio gli insignificanti, i dotati di istinti, tendenze, attitudini fiacche e quasi indistinte, in una parola i po•veri di spirito? Il Carli arriva poi a determinare come intende la legge sociologica, la quale presuppone una direzione nei fatti sociali. « Se è vero {pag. 62) che di fatti sociali sia legittimo parlare e sia legittimo 1parlarne in quanto i rapporti realizzantisi in un g,ruppo•assumano determinate direzioni, è anche pensabile che questo comportamento non accada nel solo mom,ento che esaminiamo ; ma sia anche in connessione con analog·hi coJllportamenti di momenti anteriori. È anzi estremamente probabile che se i rapporti sociali hanno, nel momento che si considera, quella certa direBiblioteca Gin Bianco 31 zione, ciò accade perchè l'avevano anche in un momento precedente : potrà esserci qualch,e variante, ma ' . . non potra esserci una negazione assoluta, una opposizione diametrale, perchè allora avremmo un conseguente senza rapporti possibili con un antecedente. La direzione attuale di un certo insieme di rapporti è in relazione con .Jadirezione dello stesso insieme di rapporti nel momento precedente. Ammesso questo, è possibile risalire molto ,lontano nel tempo per ogni comportamento attuale dei rapporti e dei fatti sociali ». Il presupposto della legge sociologica sarebbe adunque, a quanto pare, il principio della continuità . . ' . storica, intesa pero 1nun senso troppo unilaterale, poichè l'autore, negando la possibilità delle o•pposizio- · ni diametrali, si preclude indubbiamente la comprensione delle rivoluzioni e delle reazioni, che pure tanta importanza hanno nella storia. ,Ma anche questo concetto della continuità nel tempo sembra che non possa assurgere a vera legge sociologica, poichè altro•ve l'autore dice : cc Noi crediamo (pag. 84) di poter sfuggire alla necessità della affannosa ricerca... deH 'elemento semplice co~tituente ,il fatto ri:petibile-tipo, come pure alla necessità di deformare il concetto di legge. La esperienza storica ci mostra che esiste, per la ricerca sociologica, una vasta materia di fatti di r;_petizione~ La rivoluzione francese è senza dubbio un avvenimento che, come tale, non si è mai ripetuto, nè si ripeterà più nella storia : ma essa ha qualchecosa comune con le rivoluzioni inglesi del 1688 e del 1649, con le rivoluzioni europee del 1830 e del 1848, con 1 la rivoluzione russa, in quanto è, come queste, una rivoluzione. La decadenza dell'Impero Romano è un avvenimento unico nella storia ; ma essa ha di comune con la decadenza della Grecia, con la decadenza della Spagna, questo, di essere un fenomeno di decadenza. Ora se noi . . . . r1esc1amo a scoprire rapport~ costanti in questa serie di fenomeni, al di là delle contingenze particolari pro~ prie a ciascuno di essi, potremo dire •

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