Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

lantuomini a qualunque classe o par-- tito appartengano. Ma l'Ispettorato Centrale delle Scuole •Medie non ha voluto seguire per nulla questo criterio, ed ha ottenuto quelilo che ha ottenuto : parecchi insegnanti s•pecialmente universitari profondamente disgustati dei metodi arbitrari del- !' Ispettorato, inteso a favorire le cariatidi del massonismo bolscevizzante o liberaleggiante, hanno declinato l'incarico• di far parte della Co,mmissioni giudicatrici per glj esami di Stato, con quanto danno per la Scuola Italiana ognuno -può facilmente immaginare. E fra questi insegnanti si trovano parecchi che sono fascisti e so·stenitori ad oltranza delJa riforma Gentile e c1 he non chiedono •privilegi, ma chiedono al- : meno che siano trattati alla pari con gli altri. A quando la Iliforma della 1burocrazia ? G. SAITTA CULTURA FASCISTA GABRIELE o' ANNUNZIO:· ll libro ascetico· della Giovane ltalia. 1 Milano, « L'Olivetana », 1926. M,i piace talora pensare che i giovani specialmente 1 leggano questi miei mo,destissimi appunti e che essi, cui o,gni cura ed ogni amore nostro per il futuro del ,fascismo e della Patria debbono esse,re rivolt1i, vi attingano pungente desiderio di più profondamente e vastamente sapere. Però, tallora, indotto da questo pensiero, io lascio la critica per semp.licemente descrivere i mie,i libri, so,lo notando in essi quanto meglio vi sia di spiritu~le ed educativo, immaginando che i letto1i, i giovani ·lettori, si compiacciano fare ciò che io a .bella posta trascuro. Co,sì dinnanzi a questo ,libro del d'Annunzio. Vano e inutile mi parrebbe ripetere l'indagine sUllla sua . arte e sulla sua mo,rale: vano ridire come tutti fanno l 'el~io del suo eroismo guerriero e I• audacia santissima del suo cuore italiano : vano RASSEGNE ramm,emorare Ja s~a gesta stupenda che ,in noi è viva e sarà viva nei secoli : ma non vano chiedere : è questo li1bro degno d'essere l 'ascetico messaggio deld' Italia novis·sima ? Quali virtù e quale sapienza e saggezza donerà alle anime degli · itali ani del domani ? Se essi si edu-. cheranno alla sua verità, lbene o male ne sarà alla Patria ? Questo mi sembra non vano ma utile dhiedere. Perchè ciò che vale per un Gi,bro rivolto alla Patria è la sua potenza educativa. Rispondo di sì. Perchè la coscien~a della Patria vi è profondamente umana e ope- . rante : non .è nè esaltazione retorica nè vanità ideologica, ma presente co,nsapevolezza della sua esistenza e del suo valore etico-storico. È atto della propria vita spirituale, realizzazione della pro.pria quotidiana opera. .Perchè la morale dell'eroismo vi si è purificata da ogni immaginazione intellettuale per essere il vibrante co•mandamento scatu,rito ·dalil'esempio di una meravigliosa guerra. Perch,è l'incitamento alla bellez-· za non è più il perfetto goduto sogno dell'est.eta, ma l'urgente e insuperabile bisogno dell'anima umana a foggi,are la propr,ia creazione se pur umi,J.enelle forme divine del bello. P'er tutto questo rispondo di sì : •e .per tutto questo c11edo che il libro debba essere per gli uomini della g,iovan,e Italia. un messaggio al1la doro vita che attende aurore di gloria. PAOLO 0RANO: Lode al mio tempo. Bologna, Editrice Apolilo. Faccio atto di cont,rizione: forse non avrò capito il Jibro e mi prometto ~i rileggerlo .pagina per pagina, cç,me pagina -per pagina l'ho letto, ma se mi è necessario espr,imerne un'opinione, la dirò francamente : parole, .parole-, parole, un mare di paro,le in cui nuotano pensieri, talora vivi, più spesso troppo volutament•e originali. Parole ed una fo1Ja di immagini, e fantasie l,i.riche che, non sempre felici, distur,bano, stancano, stordiscono. • Biblioteca Gino Bian o 35 Osservo : « Il Tragico Inganno » : . di chiaro, di vero, di preciso non c'è che la schietta efficace parola del Ciompo machiavellico. Il commento è un di più _pleonasticot ridondante, inutile. L'eterna, terribile ed assurda logica del -plebeo è già esplicita ed evidente per sè stessa : più esplicita e più evidente nella stessa dura semplicità del suo linguaggio. Leggo oltre : « La terra a cui ritorniamo ». Pulite la risciacquatura d 'annunziana e non vi resterà che un pe,nsiero discuti,bilissimo : che 1 1 'Asia M'inore è la terra deJla nostra futura -espansione. C'era bisogno per dir ciò di tanto impeto lirico e clangore di trombe ? « Lode al mio tempo ? n Ma a quale se 'l'autore fu discorde sempre con sè e con gl,i aJtri ? E che mania è questa mai di Or ano di sentirsi un precursore, uno sverginatore, 1 'avanguardista di tutte le avanguardie ? Ho detto, riprenderò il libro e allora gli darò prova di molti suoi passatism,i. . C:he è la -sua sconfitta di Spalato? Andò a predicare per l'in.ternazionalismo e si esa'ltòper la Patria : a che verità credeva aillora ? Fu il demone della sua discordia a giocargli .un t,iro ? Ora il suo libro non mi piace affatto•: non l'avrò capito; forse è stato ,lo stile. Ma quando io pen,so che· l 'au- · tore vo,glia ricopiar,e Carlyle, ricordo che quegli aveva un volo le mi-Ile miglia maggiore ; che vanamente egl,i tenta ripetere d 'Annunzio poichè questi fa razza da sè. E ,poi in pdlitica bisogna es·sere limpidi. ,Poche immagini e figure rettoric 1 he, ma nuda precisione. O per lo meno è necessario avere una capacità di usare di queste che Orano non ha. Assai invece mi è piaciuta la veste tipografica deil lib.ro,. e< Fascismo », lii fascicolo. Milano, Caesarea. È uscito il lii f ascicoilo di questa Limpida e interessantissima cronaca del fascismo. Vi si narra delle pri-

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