Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

JADRANSKA STRAZA 29 lascia respirare con quella libertà che ci è necessario per . . ' . vivere una p1u potente vita. Nè dobbiamo d,imenticare: nel 1866, quando giungeva di eco in eco, per le isole, i canali, i seni e i golfi della Dalmazia· il rombo del cannone di Lissa, tutti i Dalmati erano ,in attesa, pronte nelle case le bandiere tricolori da sventolare per il nostro arrivo in giubilo di , vittoria. Ma il destino non volle, Custoza e Lissa dovevano chiudere quell'infausta campagna, e seppell,ire nei cuori tante speranze. Da allora si rovesciò contro l'italianità della Dalmazia quell'ondata di rinnegati che l'Austria aiutava a piene mani. Ma tutto ciò non annulla la legittimità del nostro diritto e tanto meno ,la necessità della nostra politica che per espandersi nel mondo deve . . essere sicura 1n casa sua. Stiamo ora disotterrando dalle sabbie libiC'he i miracoli deHa romana grandezza, al di là dell'Adriatico, a Salona, a Trani, a Perasto, a Spalato altri resti attendono, deturpati e manomessi dai barbari che si sono accampati su terre non loro ! FILIPPO GALLI , Chi è veramentt?p:atriota non perde il suo tempo a ciarlare nelle sale; ma vola a battersi in /accia ali' inimico, adempieai doveridi magistrato, procura rendersiutile alla Patria coltivando il suo spirito ed il suo cuore: voi lo ritrovate ov' è il bisognodella Patria, ·non dove la /olla 'lo chiama ; e, quando non ha vertm dovere di cittadinoda adempiere,ha quelli di uomo, di padre, di marito, di figlio, di amico. Il governo non · lo vede; ma guai a lui se non sa riconoscerloe ritrovarlo! VINCENZO CUOCO - " Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del I 799 ,,. • Biblioteca Gino Bi8nc

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