Vita Nova - anno II - n. 8 - agosto 1926

I MONTE Ebbe colla città la stirpe antica Fra magnanimi Toschi illustre grido. L' una fra• colli siede in parte assisa Non lungi all' Arbia, che s' en ·corre al lido: L' altra di pace e libertade amica Accrescea fama e pregio al· suo bel nido Ed amava la patria, amava il dritto Vieppiù che il regno i Tolomei d'Egitto. TORQUATO TASSO: Il Monte Ulivt.to Monte Oliveto!... Chiuso nella sua folta macchia ,cli cipressi stupendi, sotto il più puro cielo toscano, ·fra le asperità giallastre delle crete di Val d 'Arbia, ·1,Abbazia solenne . . rosseggia come invisibili fiamme l 'ac- ·cendessero perpetuamente de' loro -riflessi. Attorno è ·un preci pitare di .anfrattuosità, un digradaré di bassure, un ondulare di lievi colline che danno l'immagine di immobili dune. Più lontano il dolcissimo verde della val d' Arbia, le casette nitide di Buon Con- ,, vento, più lontano ancora, il profilo del paese di Montalcino che sparisce in una nebbia di sole. .. - OLIVETO Da poco più di un secolo, per _la. battaglia di Monteaperti, l'Arbia si er:i !atta verm!~ha del sangue de' Senesi e de' Fiorent1n1, scontrat1s1 ferocemente nel piano conteso: e il 1O maggio 1272 da Mino Tolomei e da Fulvia Tancredi, nacque il piissimo Giovanni. Di fervido cuore, di animo generoso, il giovinetto non stentò a dar prova di sè nello studio e nelle armi; nei primi, a soli sedici anni, ottenne la laurea di dottore in diritto, nelle seconde si guadagnò da Rodolfo I di Absurgo gli speroni d'oro. A simiglianza di Francesco di Assisi, il giovinetto senese ' • • • amava 1 tornei, 1 giochi, i conviti ; era valoroso e bellissimo; ma forse l' esempio dell ' Assisiate, del cui nome allora risonavano tutte le terre d'Italia, influì sulla sua . . . g1ov1nezza spensieE silenzio. ABBAZIA· DI MONTE OLIVETO MAGGIORE (Prov. di Siena) - Fondata nel XIV sec. rata. E, improvvisamente, svestita l'armatura e deposta la spada, Giovanni Tolomei si dedicò a. vita di ·meditazione e di penitenza, ascrivendosi alla confraternita di san- , ta Maria della NotUn silenzio altissimo popolato di pigolii, di voli di farfalle, di ronzii di api ... Il mondo è inesorabilmente lontano. Questi bianchi monaci, calzati di feltro, hanno certamente compreso ciò che agli uomini riesce così difficile capire: la gioia del silenzio. E per questo le loro voci sono quasi lontane; per questo i loro occhi sono pieni di azzurrità. lo ho indugiato a lungo nell'Abbazia solenne, fiorita di amerocali, dove anche il mio cuore inquieto ha provato una sensazione nuovissima, quasi di levità, quasi si fosse improvvisamente allontanato per sempre da tutto ciò che nella nostra vita quotidiana si chiama fatica e dolore. Ed. ho rievocato il tempo lontano, in cui, come per prodigio, un mite uomo sognò la n1aestà dell'Abbazia. Biblioteca Gino • 1anco / ., . . te - 1n cui strinse grande e pia amicizia .con Ambrogio Piccolomini e Patrizio Patrizi, che furono in seguito~suoi compagni nella fondazione di Monte Oliveto. E fu Patrizio l'un, l'altro compagno Picciol di nome e di valor fu magno. ., Così Torquato Tasso nel suo poema di Monte qljveto di cui, disgraziatamente, non rimangono che circa cento ottave. . D~d~catosi_all:insegnamento della giurisprudenza, 1n cui s1 acquisto grandissima fama Giovanni forse per lo studio soverchio, ebbe a perdere la visia. Ma ?ietr~ la sua preghiera disperata la Vergine compiè 11miracolo :

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