- I ... 34 UNIVERSITA FASCISTA nel nostro ordinamento amministrativo coesistono, sabile alla vita dello Stato e al regolare funzio-:. concorrendo insieme a forniare quel complesso armo~ _ namento. della sua ammi~istrazione.' .ne c_onsegue . · che essa deve essere garantita a tutti 1. cosh : don• nico che è la gerarchia amm~nistrativa. La conferma di· questo principio noi possiamo trovare nella organizzaziòne delle più alte .cariche dello Stato : i Ministri, presi singolarmente,- in quanto cioè sono ·preposti _alla direzione degli affari. speciali di ciascun ministero, sono organi bu- .rocratici ; quando si tratta di delib~rare sugli atti di governo di maggiore rilievo e sopra gli affari che hanno un alto interesse .per lo Stato, essi si riuniséono in collegio, f ormancfo il consiglio . dei Ministri; e costituiscono perciò un organo collegiale. 55.- Tanto nella gerarchia delle persone, quanto nella gerarchia degli uffici, il prinçipio che regola l'azione del complesso organismo amministrativo è quello della coordinazione : cjascun organo, ciascun uffici-o è coordinato ali' altro in modo · •• che l'azione di tutti sia rivolta al conseg~imento di un fine, che sembra bensì particolare ad ognuno di ess_i ma che rientra nel quadro generale dei · · fini dello Stato : nell'organismo amministrativ~ ·si può agevolmente riscontrare la stessa coordinazione che sussiste fra le membra d~l corpo umano : ciascun membro ademp~e a una ·funzione specifica, che sembra diretta a raggiunger~ un fine speciale; ma tute le membra cooper~no armonicamente al raggiµngimento di un fine più generale, quale è la conservazione della vita e il benessere d~ tutto ' l'organismo umano. Allo stesso modo agiscono gli uffici della pubblica amministrazione. 56. - Ma oltre al principio della coordinazione, ve n'è· un altro, non meno importante, che ,r.egola l'azione dell'organismo amministrativo, ·ed è il principio della subordina_zione. . Dirò anzi che questò secondo. pi-incipio è di gran lunga più importante del· primo : senza la subordinazione di un organo ali 'altro, di un uffici~ ali' altro, non sarebbe affatto pos~ibile ottenere la coordinazione, ciò per una ragioné troppo evidente. Negli organismi na- . turali le singole membra sono fra di loro. coo1·dinate in virtù dell'istinto che le spinge irresistibil- · ~ente ad agire iri quel determinato mo~o : in ogni membro non risiede una volontà ·autonoma, che possa spingerlo a un movimento in contrasto con quella ·che ,.è la sua funzione naturale ; ma nello organismo amministrativo, nel quale agi~cono tante . volontà U!Dane, il contrasto si può• determinare ad ogni istante, distruggendo così la necessaria coordinazione. E -poich~ invece è ·assoiutameqte indispe~- · • ■ ■ 1no 18 CO de la necessità della subordinazione, nella quale più propriamente sta insi~o il concetto di gerarchia. Le volontà ·operanti nel seno dell'ammi~istrazione, se sono naturalmente libere, qon possono · p;rò essere autarchiche : è necessar~o che . quelle . che stanno in alto siano collegate a qu~lle che stanno in basso e viceversa, ond'è che la « subor- . dinazione gerarchica costituisce, per così dire, la catena che collegà in un tutto organico le ·sparse . membra dei singoli uffici pubblici, e fa sì che· l'in- . tera· azione amministrati va acquisti unità di indirizzo, per raggiungere più agevolmente e con maggiore ampiezza i fini d'interesse generale » ( GIRIODI). Da ciò discende che ·non è possibile c~ncepire un'amministrazione pubblica, prescindendo dal vincolo di subor~inazione, che deve 'legare gl~ agenti superiori. : l'unità di azione, -indispensabile . . - come abbiamo visto .- per la vita dello Stato e per il funzionamento del suo complesso organismo amministrativo, non potrebb'e~sere conseguita senza la subordinazione delle volontà ubbidienti alle volontà imperanti. Che cosa sarebbe di. ~n9 Stato, in cui ·ciascun. organo dell'amministra~ione · agisse per proprio conto, éon direttive proprie, senza coordinare la .propria azio~e a quella degli organi paralleli, · senza subordinarla ~ quella degli organi sovrastaJ}ti ? -Sarebbe quello lo Stato del disordine, dell'anarchia, della confusione, una vera torre di Babele. I Non è dunque possibile concepjre uno Stato · senza gerarchia, come non ~ possibile ~oncepire una pubblica . amministrazione, i cui organi, non· siano su.b. ordinati l'uno ali' altro, stretti cioè dal vinco lo gerarchico, che ·si' risolve praticamente in un do1'ere di obbedienza dell'organo inferiore all 'or- . gano supenore. • 57 ~ - Ma qui a· proposito ·dei dovere del- r ubbidienza si affacciano alcune . q~estioni, sulle quali è necessario spendere qu·alche parola. La frase dovere di ubbidire è una .di quelle che suona piuttosto amara all' or.e.cchio umano, il quale si sente indubbiamente più allettato dalla frase opposta : · diritto di comandare•. Ora poichè - coine abbiamo visto - il ~apporto di· subordinazione è pur n~cessario, perchè la pubblica amministruione possa sussistere e funzionare, e poichè detto ~app9rto .-
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