Vita Nova - anno II - n. 7 - luglio 1926

.. 56 to da vent'anni trascorsi in battaglia continua, a difesa di una idea pittorica e dei valori autentici. Di ,lui e della sua opera si è già detto, trattando delle mostre personali. Del gruppo romano chi :ha ragio-- ne di essere considerato è Oppo, èhe in un quadro di grande mi1 sura afferma la giustezza delle idee che infor·mano le sua opera d,i scrittore d'arte. La su,a « Susanna >; va considerata, oitre che per le sue ,doti artistiche, come un incitamento all'osservanza di una d,i,sciplina ed onestà che 011mai si incontrano di rado. · li .Donghi, a parer nostro, val poco o nulla ; e ci spi,ace ,l'assenza di ·Barrera, che fra i giovani romani ci ·è apparso, in altre occasioni, dei più dotati. Norberto Pazzìni ,è presente con due ,paesaggi, così teneri ed armoniosi da sparire quasi in mezzo alI'orgia cromatica ohe lii circonda. E e' è Antonio ,Mancini con un gruppo di opere recenti, . tali da scom1 busso,lare· molte idee di quelle che fanno presa nei cervelli •malati di snobismo ,e di ipersensibi.I:i,tà. Questo potentissimo e brutale dominatore deHa realtà ,plastica, sa vincere ancora le sue battaglie pittoriche con una baldél:nza e una foga ohe .testimoniano della .sua razza di gran pittore ; e sa fermare nell 'appar~nte caos delle sue espressioni, i più raffinati brividi lirici per Ja gioia di chi ,è ,pronto a rintrac,ciare ogni segno della grazia ed a goderne ,i doni. ,Mancini è troppo noto perch•è si possa ancora parlarne senza far la fìg,ura di .sfondare una porta aperta : basterà dunque richiamare 1 'attenzione su questa sua « ·Dama in rosso >>, il « tricorno >>, e su q1 uesto « Nludo n, che sono dei capolavori autentici e dei libri aperti per chi 5appia leggere ha le 11ighedi una scrit,tura spesse volte strapazzata e scomposta. · La regione toscana, oltre che da Soffici, è rappresentata da un grupBiblioteca Gino Bianco po di g,iovani pittori onestamente intenti alJo studio del vero, .senza eccessive preoccupazioni ,inteUettua1listidhe e sulle orme sicure dei m,igliori «•macchiaiol~». Le opere di Cal1igiani, Checchi, Dani, De Grada, Vagnetti, iRomiti, rispecchiano delle nature semplici e schiette, che piacciono di primo acchito; e fanno perdonare la presenza, qua e_ là·, di elementi espressivi pig,liati in prestito da Fattori o da Cézanne, s·econdo i casi; non derivati, cioè, da una spiccata inclinazione ad int•erpretare le cose in ·maniera originale. Ad ogni modo, la strada battuta da costoro è buona, e non è qui il caso di stare a m,isurare quanto di ,essa ognuno ab1 bia percorso. Si iè escluso volutamente Baccio M. ·Bacci, perchè le sue macchine pittoriche, se possono interessare qualc·he celebre cc moQtatore >>, non toccano nessuna corda del.la nostra sensi,bilità artistica. Anche Primo Cont,i ci dà, quest'anno, ragione deHa antipatia istinti va che le sue opere destarono in · noi fin dai tempi del,le cosidette cc :ricerche >>• È ormai chiaro il ,suo giuoco, che permette di ,bluffare su vasta scala ,e d,i stupire, naturalmente, chi giudica le cose dal di f.uori, senza conoscere tutte le trappole che si possono tendere ·alla buona fede, in caimpo di pittura non si può dunque fare altro che passar via,· senza far credito di a1 lcu-na speranza. - Uno che deve ·esser messo fra i toscani, pur sem'b,r.andoappartenere aille razze nomadi e spaesate eh' eg,li ama ed intepreta, è Via.n,i : eh~ è un artista; ma dhe sarehbe ar.bitrario accettare .senza discus1sione . come pittore. Abbiamo tenuto per ultimo il gruppo bologn1ese, non per i.I timore di sembrare provinciali parlando su1 biJo dei nostri, ma per iJ fa~to che i:l gruppo ,bolognese non esiste. cc •Madre e figlia >> di Garz,ia Fioresi, e gli cc Emigranti >>, son fra le opere più •serie, più com- ,.. ..,.. I • piute, più significative di un ordine spirituale che si vorrebbe diffuso . . . . . e r1conosc1uto, e 1n senso p1ttor1co pqro son lavori condotti con l'impeto contenuto che è proprio delle buone pitture : il « Villaggio adriatico >> di Pizzirani, è uno squi,l,lo d,i-limpidezza e un fremito d'arte fra mi,lle opere sorde e snervate : « Sogni n di Protti, ,è una delicata visi~ne resa in u~ ritmo di sfumature preziose e piacevoli : ma queste opere sfuggono alla scarsa attenzione della folla, più portata aUa comoda accettazione dei valori cc ,in blocco >>, c-he non afla fa ticosa cernita del grano dal loglio. Si è visto ancora una volta come sia necessaria ila formazione di un .. ·gruppo regionale, di cui faranno parte alciuni giovani pittori di qualch·e merito, i quali non intendono affrontare le guerriglia artistica in ordine sparso ed o•perano tuttavia. per ·giungere ad una efficace partecipazione alle adunate artistiche nazionali. Soltanto allora sarà giusto pref end ere una maggiore attenzione deiHa c11itica e del pu,bblico nei riguardi de.Il' arte bolognese ; · ma per intanto si deve constatare che l'opera dei nostri è sconosciuta o quasi, anche se alcuni scrittor.i dei più intelligenti e onesti ne han fatto cenno. Bologna non sembra ~ aver voce in capitolo d'arte moderna, e Giovanni Romagnoli, per ese-mpiò, - quando espone - non ha patria ben definita. Verrà tempo d,i mostrare coi f att•i ~1_1elche invece. possa significare ;l intervento ,del gruppo bolognese nella ·battaglia che si va combattendo ; ma per adesso bisogna riconoscere francamente che la ,partecipazione d•ei nostri non riesce a spo- · stare che di pochissimo ,i termini della lotta. · Non è il caso di parlare di una cc reg~one emiliana n poichè il discorso piglierebbe, senza rimedio, un tono sconsolante e· disperato. NINO BERTOCCHI· •

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