48 1.063 ,milioni a 1,323 milioni) di legnami (da 292 a 377 milioni), di pietre, t,erre e minerali non metaillici {da 669 a 818 -milioni) che costituiscono sopratutto materie pI1ime per i.I lavoro industr-iale dal quale potranno derivare anche nuovi elementi di esportazione per un pros- . . s1,moavvenire. Il ,Ministro delle Finanze al Senato ha .ribadito, per quanto riguarda glii aspetti economici del problema dell 'ltailia, le affermazioni e i rilievi del -Ministro dell'Economia Nazionale e ha, come di consueto, esposto con chiarezza le cifre illustrandone il significato. Le cifre dicono ,che nel bilancio 1925-26 l'a- . vanzo del 1 bilancio a fine magg,io si è elevato .a 81I milioni in confronto dei 668 miJioni del mese d,i aprile. E si può f aci,lmente ,prevedere che i,l bilancio al 30 giugno porterà un avanzo definitivo che supererà largamente il ,miliardo. Fatta qualsiasi riduzione, qualsiasi proporzione, questo è il ,più grande bilancio dalla fondazione del Regno ad oggi. Il Ministro ha poi .parlato dei cambi. La politica svolta dail Gov,erno Nazionale in tale materia può ' . . CO•SI r1assumers,1: RASSEGNE ali ',interno fu gradatamente ridotta la massa dei rapporti, riducendo ta- . le operazione alle sane nonne del Codice di Commercio. Le disposizioni emanate si pos- ' . sono cosi riassumere : a) divieto di compra-ven<:iita di ,d,ivise senza documentato bisogno; b) divieto a1 l1leBanche di ac- . . . qu1stare 1n proprio; · e) divieto di arbitraggi fra Banche· ' . d) divieto di addebitamenti contro valore in conti non ammessi dal Tesoro; e) ver~mento del controvalore • in lire contemporaneo al ritiro della divisa; -/) controllo continuo su tutte le operazioni dei cambi che si svolgono nell'interno. Il commercio delle divise fu con questi provved,imenti ridotto a1,le strette necessità dell'attività commerciale. I..Janostra manovra per la difesa della lira fu intesa nel vero significato dalle maggiori forze finanzarie straniere e fu concordemente lodata dai migliori critici internazionali, e più di tutto riconfermata buona dai fatti. Il risultato di una stabilizzazione relativa de1Ua nostra moneta Col decreto - legge 29 agosto 1925 fu data facoltà al Governo di emanare norme legislative per la disciplina del commercio di valute estere. Non furono finora emanati provvedimenti legislativi in .raipporto a questo decreto, ma attraverso una minuta analisi ed una attiva vigilanza, furono individuate le QPerazioni speculative a danno della lira ed impartite rigorose disposizioni per fronteggiarle, riducendo ii connner•cio dei· cambi alle misure strettamente necessarie per i bisogni reali e documentati dei pagamenti internaZJionali d,ipendenti da eff,ettive operazioni di commerciò r - ha detto il Ministro - mantenuta fìnchè la situazione internazionale lo ha consentito senza rischi apprezzabili da parte del Tesoro ha permesso senza dubbio alla fiorente o .necessi'tà dél turismo. ·Rer limitare le speculazioni ali' estero, si è atteso a limitare al ne- .. cessar,io ·,la circolaZJione della lira sui mercati internazionali, riducendo così la mas,sa di manovra degli speculatori esteri. A ciò si è voita con vigile cura la politica del Tesoro. Per sopprimere la speculazione Bibl·oteca Gino Bia co 'nostra industria e ai nostri commerci un ·periodo eccezionale .di calma e di lavoro, e ha potuto mantenere stabile uno dei capisald,i della vita economica del Paese ,e cio-è iii numero indice dei prezzi ali' ingto5so, che non si è mosso, nel J 925 e nel primo quadrimestre del 1926, dalle cifre di 646-647, e ha ottenuto di liv,ellare ,i prezzi oro aH'interno coi prezzi oro ali' estero •nella diff erenza, che era normale anche 1 prima deJla capacità di acquisto deltla nostra lira, superiore di circa il dieci per cento fra il mercato interno e il mercato estero. A proposito della ricostruZJione della lira e delle voci che ogni tanto si fanno correre sono state assai importanti le esplicite dichiara- • M ... zioni dell 'on. Volpi il quale ha detto che l'Italia sa ;bene che essa non può ,isolare il suo fatto monetari~ dal dinamismo delle valute degli altri paesi e dalle influenze delle situazioni di equilibrio relativo realizzato ,in alcuni grandi mercati esterii ; perciò il Governo Nazionale, quando crederà giunto il momento nell'esclusivo interesse del Paese, esaminerà ,il problema ricostruttivo della lira dal punto di vista internazionale. Ma ,è opportu•no si sappia da tutti che il problema monetario per l'Italia non è soltanto un problema tecnico che si possa risolvere con sol1imezzi di Tesoreria, ma che richiede anche il rafforzamento della struttura economica . Il Governo, quando affronterà un simile problema, dovrà avere presenti tutte le necessità economiche e sociali del Paese e i bisogni inderogabili della nostra attività produttiva, affinchè il bilancio dei nostri pagamenti ali' estero trovi il suo. saldo appoggio nel bilancio economico della Nazione ; dovrà pensare a quanti traggono i mezzi di sussist1enza da redditi fissi e da condiZtioni di rimunerazione che male si adattano a rapidi mutamenti del livello ,dei prezzi. In una parola devono essere predisposti diligentemente tutti quei f attor,i che rendono sicura ogni decisione, per-chè ogni tentativo non costrutto su solide basi non potrebbe che rendere più diffioile, invece che· facilitare, il problema fonda-· mentale. *** Il 9 giugno è stata accolta con viva so,d,disfazione ,la notizia uffieiiale del raggiunto accordo fra I'1tal•ia e la Romania per il regolamento del ,debito di guerra romeno verso l'Italia e per la conc-eSSiione di un prestito italiano di duecento milioni di lire alla Romania. T aie accordo, che indica e conferma la produttiva cordialità di rapporti fra i due paesi e la loro precisa intenzione di sviluppare una efficiente politica di collaboraZJione economica, è tanto più significativo in quanto è completato da un accordo pre-
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