Vita Nova - anno II - n. 7 - luglio 1926

altre che già avevamo si è aggiunta Ja ,biografia del Duce di Giorgio Pini, i1 car,issimo amico nostro, Diretto,re dell'Assalto. Se, come altJrove fu notato da ' questa nuova vita dii 1 Benito Mussolini, non si ,possono pretendere notizie assollutamente ,inedite, chè ormai l'esistenza di questo nostro grandissimo statista nelle sue linee principal,i à ooiv•erS'aimente nota, lv biografia in discorso, pregevo ... le qualità della quale è la esattezza e la preoisione ,degli episodi che ,néllilJ"ap,er .la vivezza stilistica e_ la semplice, ordinata disposizione del suo disegno, merita ogni premurosa attenzione. A,nche perchè su quelle edite prima d,i essa, ha iii vantaggio indiscutibile, pur trascurando la modicità del suo prezzo di vendita, di poter di ffondersi con ,certa speranza ,di profitto in tutti gli ambienti e presso tutte le classi sociali. Scendendo ai particolari di questo pregevole volumetto, diremo che ;la ,parte migl,iore è quella che da-I capitolo « Guer.ra comba!tuta ». scende ai nostri giorni, nei quali la vita mussoliniana lha segnato la ,sua ,più fulg,ida ascesa; fat~o questo, Ja più espressiva trattazione deHa materia cioè, facilm·ente spiegabile se ·si ,pensi come l'autore, co•mbattente prima e fasci sta poi, abbia pohlto apprendere durante detto periodo le vicende d,ell 'azione e d,el pensiero mussoliniano di ,propria cognizione, coH'ausilio d,i esservi ,illuminato da senbirnenti di fraternità fervorosa e fed,ele. .Mentre plaudiamo aill 'amico Pini, ci auguriamo che 'la sua fatica sopratutto ,per il bene del Partito, oltr~chiè consensi ampi ,e pieni, trovi 11ea1lizzaz,ionipronte e fortunate. DoTT. MARIO GIANTURCO - La legislatione sindacale fascista e la riforma costituzionale. Genova, Ed. Imperia, 1926. Se Benito .Mussoli,ni, la ,cui tacitiana severità di linguaggio è nota, ha detto che la nuova legislazione sindacade f aiscista segna il RASSEGNE definitivo crollo dello Stato 1liberale, anche volendo ,ignorare la lunga storia del sindacalismo che è stato il movimento pr,edominante del quale in quest'ultimo ventennio tutto l'ambiente politico e s<?'ciale ha subito ,le i,mpronte, neoessario è conveni,re che il rnisultato più alto cui la nostra rivo- . luzione internamente 1poteva giungere ,era appunto questa legislazione, ordinatrice di una realtà viva e inesorabile. Però, come è sempre !Ileoessario che le ,idee, specie di così alta importanza, siano acquisite ,dalla grande massa affinchè n,ella intierezza dei Imo caratteri e scopi vengano co,mpre•se e va,lutate, bisognava pure che ne.I nostro campo si iini2Jiasse la divulgazione dei ,principi che informano la legge suddetta. Da ciò una prima lode al ,libro. Vediamone ora la trattazione : di v.iso in due parti, dalla nitida e semplice d~finizione, vi Sii parla anzitutto della ~ibertà si,ndacale e d,el1la posiziotne che ,lo Stato aveva ,di fu-onte tali . . . ' organ1zzaz,1on1, cosi pro,speramente ~nvadenti. Ciò ,ch1 e dà modo al1I'autore di porre in tutto il suo rilievo il ,principio oggi g1iuridicamente affermato, della sovranità dello Stato, cui - secondo la formula mussoliniana - nruHa può essere fuori o contro : ,ma tutto pro e dent,ro. Poscia vi si intraprende I' esame della rlegge Mussol,ini-Rocco co,nsid,erandone i due istituti fon: <lamentali : il riconoscimento del1 'organizzazione e l1 a obbligatorietà dei contratt,i .collettivi, nonchè l '.istituto giudizia·le della ,magistratura del lavoro. Nella seconda ,parte l'autore si occupa i1 nv,ece del movimento sind~cale ~ondi.ale· con un' esposizione chiara ,e ,~ronologic-a 1delle varie di&posizioni legislative e dei molteplici scritti che ipossono ,int·eressare la quest,ione 1 sindacale. ,Notiamo che il li1b,rodel Gianturco precede necessaa-iamente I' ultimissimo_ regolamento sindacale, alla st1:1,d10d,el quaile può resser.e, però, ,e per 1'utti, .di guida e di luce. ~ GIAN LUIGI lMERCURI Bib ioteca Gino Bia co 43 ECONOMIA POLITICA Accennai in un mio articolo precedente che nella trattazione dei problemi di economia politica, bisogna procedere con metodo elastico, tenendo presenti tutti i punti di vista da1iquali una questione singola deve essere trattata, aflìnchè il sostantivo economia non finisca col primeggiare in senso assoluto e col fare dimenticare l'aggettivo politica. Ogni question~ economica non si può imposta,re e tanto meno risol- . . . vere se non s1 ,pone 1n rapporto coi fattori politici, che ne costituiscono iii presupposto necessario. Ho r~letto in questi giorni du~ opere notissime, che avevo letto quando ,ero ancor giovanetto, r~portandone soltanto una impressione di . . . . ' . 1ns1eme, 1n cui pero erano zn nuce gl,i elementi analitici, che il rileggere tali opere in occasione di nuove edizio,ni mi ha fatto apparire chiari aUa mente. Alludo alle Considerazioni sulla violenza di GIORGIO SOREL, tradotte da Antonio Sarno, co•nuna introduzione di Croce (N1uova Edizione con aggiunte, Editore Laterza - Bari, 1926) e a,l Capitale di Carlo Marx, riassunto da G. Deville (N.uova Edizione, Casa Editrice Sociale - M,ilano). La introduzione di Benedetto C1 roce sul pensiero ,di Gio,rgio Sorel è molto perspicua. Croce, come egli stesso afferma, cerca di mettere in rilievo, servendosi quasi sempre delle •paro1ledel1 'autore, ,l',idea fondamentale del libro del Sorel. Il Sorel è cont,rario ali' abbraccia- · mento universale, agli accomodamenti e transazioni, che co,mpromett~no gli interessi profondi e du ... ratur1. · « In ciò ·per l 'appu,n,to (Introd., pag. IX) mette rradici la sua teoria si,ndacatl,ista. Tenendo fel'lmo ai risultati ~a,pit~•li, e cioè al modo generale .1n cui ,Marx pone id problema ~eHa •~iviltà moderna e del proletariato, 11 Sorel nota ch,e c'è un ,problema, ,noo studiato dal Marx, •

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